Padroneggia l’arte del mimetismo ed è maestra di comparse a effetto.
Il suo colore è talmente ben adattato a quello del suolo che persino a distanza ravvicinata è difficile individuarla. Per lo meno, finché non ci si avvicina troppo. A quel punto, la cavalletta celeste balza in aria e spiega le sue ali turchesi e nere. Il tempo di meravigliarsi per questo sorprendente gioco di colori che lo spettacolo è già finito:
pro natura
l’insetto torna a terra e viene letteralmente inghiottito dal paesaggio. L’animale dell’anno 2023 vive in aree calde e secche con scarsa vegetazione. Nel corso dell’ultimo secolo, molti suoi habitat naturali sono stati distrutti. Cave di ghiaia, siti ferroviari o altre «lande desolate» offrono a questo insetto benvenuti biotopi sostitutivi, ma si tratta di paradisi naturali effimeri che necessitano di una cura mirata affinché la cavalletta celeste possa continuare a vivervi. È dunque più importante che mai proteggere e ripristinare gli ambienti di vita originari della cavalletta celeste: i paesaggi golenali, e i prati e pascoli secchi.
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