giovedì 16 febbraio 2023

Porto dove sei?

 Bella domanda questa dopo alcune dichiarazioni sulla stampa di qualche mese fa, elargite dal municipio .

Si ha l’impressione che una forte nebbia sia calata su questo progetto.

Molte delle obiezioni e critiche sorte al momento del credito suppletorio e susseguente referendum stanno purtroppo affiorando con marcata sostanziosità:  crediti, sorpassi, modifiche, problemi, ubicazioni  e via di questo passo.

Purtroppo l’autorità , nonostante il sopralluogo sul cantiere con i consiglieri comunali ( invero pochini presenti) e la seduta definita “ chiarificatoria” avvenuta a Magadino, non è riuscita a fugare quei dubbi che più passano i mesi, più aumentano. 

Un primo punto impressionante l’affermazione del municipio che conferma i sorpassi , ma non sa quantificarli, nonostante ci siano ancora 3 anni di lavori.

Possiamo affermare che la situazione attuale , se il cantiere fosse terminato, arriviamo ai 25 milioncini, includendo anche il mancato introito causato dai ritardi?

Ma come detto l’inaugurazione, se avverrà, sarà solo tra 3 anni e purtroppo le sorprese non mancheranno, ipotizzando le più pessimistiche previsioni , rispettando il progetto approvato dai cittadini, si arriverà ad un costo finale di 30 milioni?

E ora qualcuno si scandalizzerà di fronte a queste ipotesi, perché per il momento sono solo ipotesi che ci si vorrebbe fossero smentite.

Per cecare di contenere i costi ora qualche maghetto stà cercando di individuare dove risparmiare.

Ma il progetto non può essere cambiato senza l’avvallo del cc. E qui il gatto si mangia la coda.

Il pasticcio è grande.

Le domande si rincorrono: il cantiere è nuovamente oramai praticamente fermo dalla fine della posa dei ferri in acqua, terminata a novembre.

A quel punto , se si fosse proceduto con un programma di lavori degno , avrebbero dovuto iniziare la posa dei cassoni frangiflutti. Invece chi ha allestito le delibere ha pensato bene di far eseguire sul posto tali cassoni.

Ci sono ditte lavorano il calcestruzzo industrialmente e sicuramente più adatte a tale lavoro, e che avrebbero potuto già produrre le casse a partire dall’inizio del cantiere.

Ma torniamo sulla questione costi e sorprese. Oramai è voce comune che sott’acqua stà avvenendo qualcosa di preoccupante : i materiali sembrerebbe stiano subendo delle mutazioni velocemente, in modo imprevisto , qualcosa che comunemente si definisce corrosione o banalmente ruggine.

Riteniamo che chi ha progettato questa tipologia artificiosa non siano proprio degli sprovveduti

nonostante la primizia mondiale. E allora cosa sarà che affligge il fondale artificiale?

Lo stesso è ancorato alla roccia verticale con dei bracci a prominenza che si spingono fino a

120 m  di distanza ai quali poi verranno fissati i  famosi cassoni.

Una struttura enorme, percepibile dall’estero solo dai pali  che affiorano sulla superficie.

Cosa succederà ora? Solo ipotesi per il momento, ma misure per salvaguardare quanto posato

andranno intraprese . E probabilmente non saranno le classiche mani di minio.

E da questa situazione potrebbero scaturire le cifre citate , aleggianti ai 30 milioncini ?

Ci saranno delle responsabilità? Il progetto non ha approfondito la situazione sott’acqua?

Il materiale previsto , possibile che non tenesse conto delle situazioni ambientali?

Oppure chi ha ricevuto l’appalto non ha rispettato le prescrizioni o a sua volta è stato imbrogliato dalla qualità dei materiali?

È ora e tempo, crediamo che si ponga un punto fermo alla situazione di questa opera.

Non sarebbe possibile, tanto i ritardi già sono accumulati, fare un fermo di tutto e far eseguire una perizia esterna da professionisti , che già abbiano avuto esperienze con questa tipologia di lavoro e materiali?

Evidentemente agli occhi del cittadino, le responsabilità devono essere assunte dalla politica.

Che sia la precedente amministrazione o la nuova , non si ritiene di assumere una volta tanto la difesa del comune e dei cittadini di fronte ad una situazione che arrischia di protrarsi per diverso tempo compromettendo anche progetti futuri dedicati ai residenti ?

Se già ora l’orizzonte temporale era 2025 per l’inaugurazione, le cose potrebbero ingarbugliarsi  e non di poco. E il collaudo dell’opera non potrà che avvenire a occupazione completata, in quanto solo a quel momento la struttura dovrà rivelarsi atta a sopportare tutte le forze che saranno generate dalla massa di barche e pontili.

Nulla di quanto sopra è da ritenere tutta la verità, ci si aspetta delle risposte trasparenti e chiare una volta per tutte, anche se a qualcuno creerà il mal di pancia.

Speriamo in una smentita almeno parziale.

 

 

 

5 commenti:

  1. Siamo nel periodo gogliardico dell'anno, che sia uno scherzo di carnevale?

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  2. Ci sono delle persone con le mani in pasta in questa opera ..... che hanno una faccia tosta !!!!! da non credere................... altre non se ne rendono piu' conto (età avanzata) .....la natura ha cancellato nelle loro menti ,buona parte dei misfatti , altri sene sbattono e succhiano ....Se il Porto affonda se ne vanno altrove , rimaniamo solo noi Veri Gambarognesi a godersi i frutti dei misfatti.....

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  3. COMPLICE NE é ILPOPOLO SILENTE E CHI LI RAPPRESENTA

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  4. Che al Sass di sciat ci sia una eruzione di liquidi corrosivi?Difficile dare credito: il lago è zeppo di strutture composte da palificazioni, binari , boe, catene ecc ecc, e mai sono emersi problemi del genere. Altri porti del bacino svizzero sono ancorati con catene ed elementi metallici, e sebbene in zone molto meno esposte alle intemperie mai hanno denotato degradi marcati in poco tempo. Che si tratti di metallo riciclato?

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  5. Intanto le boe che segnalano i bracci anteriori del falso fondale stanno affondando. Sono le boe difettose o sotto qualcosa stà cedendo? È lì da vedere in questi giorni.
    Ma sicuramente gli addetti avranno già verificato.

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