Il Lago Maggiore, e le possibilità che offre per turismo ed economia del Gambarogno, è stato uno dei protagonisti della seduta del Consiglio comunale, lunedì sera. Diversi i temi legati al Verbano: non solo gli attracchi temporanei (con due crediti per due progetti distinti), ma anche i problemi nei porticcioli delle frazioni, causati dal livello basso delle acque, che ormai più che un’eccezione è una costante da molti mesi. A sollevare la questione è stato Pierluigi Vaerini (Il Centro): DA LA REGIONE
«Al piccolo porto del nucleo di Vira la melma depositatasi sul fondale nel corso degli anni ha raggiunto uno spessore tale che, con il lago basso, diverse barche fanno fatica a ormeggiare. C’è stata un raccolta di firme per chiedere l’intervento del Comune, che è proprietario della struttura. Ma finora l’ente pubblico si è limitato a fare rimuovere la spazzatura che c’era sul fondo. Il problema del limo resta».La soluzione, in apparenza, è semplice. Ma solo in apparenza... Il sindaco Gianluigi Della Santa ha spiegato: «Anche al porticciolo di Gerra c’è uno spesso strato di limo che crea problemi. Purtroppo non è possibile dragare la melma e ributtarla nel centro del lago. Il Cantone non lo permette. Bisogna prelevare dei campioni e analizzarli per capire se sono contaminati da idrocarburi o da altre sostanze inquinanti. In seguito è possibile pianificare la rimozione e lo smaltimento corretto della melma». Ovviamente i costi sono alti: potrebbero aggirarsi attorno ai 200mila franchi per ciascun porticciolo. Anche perché scavando, potrebbe emergere la necessità di consolidare gli antichi muri della struttura. In ogni caso, ha assicurato il sindaco, il lavoro andrà eseguito e verrà programmato. Il Legislativo ha concesso, con una larghissima maggioranza (un solo astenuto, tutti gli altri favorevoli), il credito di 230mila franchi per la costruzione di un attracco turistico a Gerra. Verrà realizzato in zona lido. Tra i dubbi sollevati dai consiglieri comunali, quello dei costi dell’opera, lievitati rispetto a un primo preventivo del 2019. Il municipale Giampietro Ferrari ha spiegato le ragioni dell’aumento, da imputare essenzialmente all’incremento dei prezzi delle materie prime (in questo caso l’acciaio). Non è escluso, gli ha fatto eco Della Santa, che si riesca a risparmiare qualcosa durante la fase esecutiva.
Vira, per il primo progetto aumento eccessivo dei costi
Il sindaco ha poi ribadito la volontà di creare diversi attracchi temporanei, da Magadino a Dirinella, come richiesto a suo tempo dal Consiglio comunale, per incentivare il turismo via lago. In questo discorso si inserisce pure l’acquisto (approvato all’unanimità) di un ex pontile militare a Vira, per un costo di 50mila franchi. «Non sappiamo ancora come potremo muoverci in questa frazione. Il nostro primo progetto per un attracco temporaneo si è scontrato con un aumento eccessivo della spesa. Comprare l’ex pontile militare ci apre nuove possibilità, magari da abbinare a un percorso pedonale che da quella zona porti verso il nucleo». Il primo progetto, ha aggiunto Ferrari, era situato in prossimità del vecchio porticciolo: «Il Cantone ci ha chiesto di spostarlo, ciò che ha fatto lievitare i costi a 270mila franchi. In seguito le autorità di Bellinzona ci hanno imposto altre modifiche e la rinaturazione di una fascia di terreno sulla riva. Ci siamo resi conto, a quel punto, che l’investimento sarebbe salito a quasi 400mila franchi e quindi ci siamo fermati».
Per il Consiglio comunale è risultato evidente che l’acquisto del pontile da Arma-Suisse per una spesa totale di 50mila franchi – che comprende 10mila franchi per la sistemazione dell’accesso – è da considerare un affare. Se non potrà essere utilizzato come attracco temporaneo, ha spiegato il Municipio, potrà essere rivenduto, ricavando sicuramente un guadagno (che per contratto andrà spartito con la Confederazione).
Vaerini ha chiesto lumi sulla base legale e sul regolamento per l’uso degli attracchi temporanei. Come su può escludere che qualche diportista indisciplinato li utilizzi abusivamente anche per pernottare? «Ovviamente ci sarà una vigilanza – ha affermato il sindaco –. Non abbiamo ancora deciso come saranno regolati. Verosimilmente fisseremo un tempo massimo, attorno alle quattro ore. Improbabile, invece, il pagamento di una tassa di posteggio». In sostanza, il regolamento sarà simile a quello applicato in altri casi simili sul bacino svizzero del lago. Da segnalare, infine, la concessione di un credito di 15mila franchi per lo studio di fattibilità di una passerella di collegamento tra le frazioni di Sant’Abbondio e Caviano, come richiesto da una mozione presentata da Cleto Ferrari (Per Gambarogno).
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