È in analisi da parte delle Commissioni comunali la richiesta di altri 3.25 MIO e la riduzione di opere previste fuori lago per poi concludere (si spera?) verso fine anno 2026 la costruzione del porto Gambarogno.
Al di la delle solite promesse non mantenute e della deplorevole mancanza di trasparenza che sfacciatamente continua a dominare questo progetto, ora la perizia finanziaria del Prof Nosetti diventa molto più prudente sui possibili guadagni. Già solo gli interessi passivi accumulati dal porto supereranno 1 MIO.
Risale al 2013 la prima richiesta di credito di 14,5 MIO (comprensiva di congrui indennizzi di precedenti attività) che a detta dei promotori era esaustiva e che assicurava l’inaugurazione del nuovo porto nel giugno del 2016. Con la richiesta nel 2018 di altri 4,5 MIO, per un progetto totalmente rivisto nella parte a lago, era stato promesso a chiare lettere l’apertura del porto entro 36 mesi ossia primavera 2022 e nessun lavoro straordinario imprevisto. Insomma il progetto era definitivo, sicuro e così ben studiato da non lasciare più spazio a imprevisti. Nel 2022 la Commissione Gestione dopo aver appurato il costo di più di un MIO di opere non previste (ora gli imprevisti sono saliti a 2,5 MIO) chiedeva al Municipio di presentare un’ulteriore richiesta di mezzi finanziari. Richiesta che approda solo ora in Consiglio Comunale dopo numerosi solleciti! La continua lievitazioni dei costi sostenuti per realizzare il porto, quasi raddoppiati, porterà a tariffe per posto barca che di certo non tutti i gambarognesi potranno permettersi. Un progetto quindi quello del porto sempre più esclusivo, per pochi, che potrà forse autofinanziarsi solo a lungo termine e realizzato a suon di mezzi pubblici. Questa operazione con un ritardo decennale ha influenzato la messa in cantiere di altre opere di interesse collettivo, fruibili per tutti. Se pensiamo alla ciclopedonale da Dirinella a Vira che nel 2016 era stata pubblicata in consultazione in fase A, prioritaria, dopo studio Ing. Allievi con mandato cantonale, ma poi totalmente sparita. Sarebbe pesata pochissimo alle casse comunali grazie a muscolosi finanziamenti federali ma è stata tolta per paure finanziarie. All’ultimo Consiglio Comunale è stato penoso vedere rappresentanti di partiti storici opporsi ad alcuni piccoli emendamenti presentati nella discussione del preventivo 2025. Opporsi alla concessione di un mini-importo di diecimila Franchi (ma anche alla metà) per promuovere il collegamento Autopostale tra Quartino e Riazzino, oppure netta opposizione del Municipio a 15000 Franchi per studiare se collegare frazioni a collina con ponti tibetani. Ma subito favorevoli a triplicare le tariffe degli affitti dei bagno spiaggia. Un barlume di speranza lo segna il fatto che si è riusciti dopo tre anni dalla sua morte (maestosa canfora secolare che ombreggiava famiglie e bimbi) a fare inscrivere a preventivo l’importo necessario per fare piantare un albero ad alto fusto nel bagnospiaggia di Gerra.
Ora da parte dei sostenitori del porto, dopo la frittata imposta, si pretende che la gente non sollevi obbiezioni al nuovo credito aggiuntivo di 3,25 MIO perché si farebbe un danno al Comune. Sostenitori che vogliono uscire in santità da questo imbroglio. I danni sono già stati fatti e continuano! Domina solo la sfacciataggine delle mezze verità. Per fare quadrare la perizia finanziaria di Nosetti rinunciano anche alla
costruzione di metà dei posteggi. Di questo porto si parlerà ancora a lungo e si chiederanno ancora altri finanziamenti per renderlo attrattivo, paralizzando la costruzione di interessanti e necessarie altre opere per tutti. Un progetto che sta scaricando in direzione univoca rischi sulle finanze di un Comune di soli cinquemila abitanti e che tanti si sentiranno obbligati a sostenere. Chissà se qualcuno saprà opporsi a questo giogo politico di scadente caratura?
Cleto Ferrari
Bravo Cleto, ma oramai i buoi son fuori dalla stalla da tempo.Amen
RispondiEliminawelcome to Africa
Purtroppo a causa di questo "buco nell'acqua" ne pagheremo le conseguenze per molto tempo, sia in termini finanziari (imposte) sia di mancati servizi alla popolazione.
RispondiEliminaTroppa leggerezza e superficialità, assecondate da dei consigli comunali acritici e dormienti. Ne pagheremo a lungo le conseguenze
RispondiEliminaI sostenitori del porto che mettano i propri risparmi per completare il porto, altro che stralciare richieste di piccoli crediti per opere ben più utili di un porto!
RispondiEliminaTranquilli che il porto lo finanziamo con i 3 franchi di entrata alla pista di ghiaccio o con il quasi raddoppio del costo della mensa scolastica a carico delle famiglie
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