“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

giovedì 25 settembre 2008

Latte tossico dalla Cina, il Laboratorio cantonale: “Rischio inesistente per la Svizzera”

LUGANO - La crisi del latte contaminato in Cina ha catalizzato l’attenzione di tutti i media. Carlo Petrini, presidente italiano di Slow food, associazione nata dare la giusta importanza al piacere legato al cibo, ha invitato la popolazione ad evitare i ristoranti cinesi paventando il rischio di contaminazioni e avvelenamenti. Un allarmismo non condiviso da Marco Jermini, direttore del Laboratorio cantonale: “Una questione è un bambino che beve regolarmente latte in polvere, un’altra cosa è una persona che, una volta ogni tanto, mangia un biscotto o un raviolo all’interno del quale ci sono tracce di latte che a loro volta possono, magari, contenere piccole parti di elementi nocivi”



però intanto.
BERNA - Nestlé ha annunciato oggi di aver ritirato il suo latte Dairy Farm dal commercio a Hong Kong su richiesta delle autorità, dopo che erano state rilevate tracce di melamina. Il gigante alimentare assicura tuttavia che il suo "Dairy Farm UHT Pure Milk" non è prodotto a partire dal latte contaminato in Cina.
"La melamina può essere trovata in quantità minuscole nella catena alimentare in tutto il mondo. Le tracce riscontrate non comportano alcun rischio per la salute dei consumatori", ha assicurato all'ATS il portavoce di Nestlé Robin Tickle. Questi ha precisato che le tracce accertate sono di un livello 25 volte inferiore al limite imposto dall'Unione europea (Ue).

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