giovedì 30 aprile 2009

64ema CAMERA CANTONALE DELL'AGRICOLTURA

64ema CAMERA CANTONALE DELL'AGRICOLTURA
Proposta di RISOLUZIONE RIVOLTA AGLI ENTI PUBBLICI CANTONALI (Tramite il lod. CdS)

Le sette Società agricole attive in Ticino (del Mendrisiotto, Luganese, Locarnese, Valle Maggia, Bellinzonese, Blenio e Leventina) sottopongono alla Camera cantonale dell’agricoltura la seguente risoluzione:

L’agricoltura ticinese è connotata e soffre per la fragile struttura fondiaria. Un’elevata parcellazione e poco terreno in proprietà degli agricoltori rendono difficoltosa e precaria l’attività delle numerose famiglie contadine ticinesi. In Ticino statisticamente conosciamo una media della proprietà del territorio agricolo agli agricoltori del 30%, mentre il dato nazionale è quasi all’opposto. Inoltre il numero di parcelle per ogni azienda agricola nella media cantonale è di più di 17 a fronte di un dato nazionale di sole 7. Questo dato è la testimonianza dell’eccessiva parcellazione e delle piccole dimensioni delle parcelle esistente. Conosciamo numerose aziende che per operare devono coltivare più di 100 mappali il che provoca elevati costi di lavorazione e amministrativi. Gli sforzi profusi attraverso la legge cantonale sull’agricoltura e con le numerose opere di raggruppamento terreni non hanno ancora raggiunto obiettivi tangibili.

Questa difficile situazione fondiaria è la premessa per un altro fenomeno, quello dell’uso improprio del territorio agricolo che ci preoccupa sempre di più. La forte urbanizzazione dei fondovalle fa si che numerosi privati proprietari di terreni agricoli usino il territorio in modo non conforme alla Legge federale e cantonale sulla pianificazione. Questa situazione è in continua espansione rendendo non solo più difficoltosa l’attività degli agricoltori ma creando anche le premesse per una banalizzazione del paesaggio agricolo. Un fenomeno molto preoccupante che, se non fatto rientrare, porterà anche ad una minore attrattività paesaggistica e turistica delle nostre vallate. Depositi, recinzioni private, terreni senza cotica erbosa a seguito d’improvvisate pensioni per equini, posteggi, depositi di imprese, terreni sottratti alla coltivazione e lasciati all’incuria snaturano le funzioni della zona agricola, sono in contrasto con la Legge e non sono sicuramente una decorosa presentazione del nostro territorio.

Con questa risoluzione chiediamo comprensione presso gli enti pubblici chiamati a gestire la pianificazione del territorio. In particolare invitiamo il lodevole Consiglio di Stato, autorità in primis chiamata a regolamentare il territorio cantonale a fare i necessari sforzi affinché quanto previsto dalla Legge federale e cantonale sulla pianificazione del territorio sia applicato.

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