Un Grazie a tutti i presenti.
Domani verra pubblicato il Discorso di Dario Robbiani .
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le origini della cappella. Grazie a persone anziane di Gerra, sono riuscito a sapere che il Bis Nonno di Massimo Pini, Giacomo Balestra
(nato il 1832 deceduto nel 1903)era proprietario dei terreni sopra e sotto l`attuale strada Cantonale dal Cimitero fino al Riale “Vallegion”.
Sopra di noi aveva una stalla con un paio di mucche, maiali, conigli e galline ed un po` di vigna, una piccola risorsa dove la Famiglia Balestra accudiva, per trarre il che di vivere. Su una parete della stalla brillava la Madonna con in braccio Gesù Bambino,
simbolo della religiosità profonda che animava quella famiglia umile, timorata di Dio alla fine dell` 800.
Quando nel 1903 morì Giacomo Balestra, lasciò al figlio Massimo Balestra tutte le sue proprietà con la promessa di mantenere sempre l`effige della madonna.
Il figlio Massimo (nonno di Massimo Pini) era già un uomo affermato, Console in Venezuela, commerciante ad alto livello a Milano, decise di costruire un`abitazione per la sua madre Carolina nata Gilardi ed ai suoi due figli Walter e Lina poi diventata moglie di Aleardo Pini, ed alla moglie Contessa Alessandrina nata Calui.
Così nel 1913 ebbe inizio i lavori per quello che diventerà Villa “Miralago” fiore all`occhiello delle costruzioni nel Gambarogno .
La stalla con la madonna venne demolita per far posto alla nuova costruzione, ma nella mente di Massimo Balestra resta sempre la promessa fatta a suo padre.
Incomprensioni nascono anche con il parroco “Don Marcellino Scaroni” e Massimo Balestra.
Uomo di grande rettitudine, vuole ovviare a questa situazione scomoda e promette a Don Scaroni di innalzare una cappella in onore della madonna.
Nel 1931 la parrocchia di Gerra, con alla testa Don Scaroni, chiama il Famoso pittore di quei tempi, “MAINO” per rinfrescare i dipinti della chiesa all`interno e ridipingere le pareti all`esterno.
Da persona intelligente, Massimo Balestra non si lascia scappare il pittore Maino che coadiuvato dai fratelli Silvio e Piero Baccaglio di Minusio eseguono la nascita di questa cappella.
Sono passati quasi ott`anni ed il tempo aveva ridotto la cappella in uno stato compassionevole.
Ma grazie all`intrapprendenza di Eros Taddei possiamo dire con fierezza che è stata riportata nella giusta luce artistica , dal pittore artista Paolo Scherini.
Un grazie di cuore a Eros e Paolo che senza nessun aiuto finanziario hanno portato al completo restauro della cappella, che Massimo Pini aveva espresso prima di morire.
Un atto dovuto a Massimo per la forte amicizia che aveva con tutti noi.
Abbiamo qui presente Giannino Balestra preso dal pittore Maino quale modello di Gesù Bambino in braccio alla madonna.
Massimo Pini nell`incontrarlo non mancava di sussurragli : ..Ecco il nostro Gesù Bambino del Pittore Maino…
Pini amava fermarsi davanti alla sua cappella e nel ricordo dei suoi Avi si raccoglieva in preghiera in profondo silenzio. Italo Demarchi
Ringraziamenti a tutti chi con qualsiasi gesto ha aiutato ,la riuscita della festa
Don Nicola Zanini
Dario Robbiani
Ente turistico Gambarogno
Corpo pompieri Gambarogno
Fiori Cavalletti Bellinzona
Proprietari Condominio
Arch. baggio Gianluigi
Domani verra pubblicato il Discorso di Dario Robbiani .
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le origini della cappella. Grazie a persone anziane di Gerra, sono riuscito a sapere che il Bis Nonno di Massimo Pini, Giacomo Balestra
(nato il 1832 deceduto nel 1903)era proprietario dei terreni sopra e sotto l`attuale strada Cantonale dal Cimitero fino al Riale “Vallegion”.
Sopra di noi aveva una stalla con un paio di mucche, maiali, conigli e galline ed un po` di vigna, una piccola risorsa dove la Famiglia Balestra accudiva, per trarre il che di vivere. Su una parete della stalla brillava la Madonna con in braccio Gesù Bambino,
simbolo della religiosità profonda che animava quella famiglia umile, timorata di Dio alla fine dell` 800.
Quando nel 1903 morì Giacomo Balestra, lasciò al figlio Massimo Balestra tutte le sue proprietà con la promessa di mantenere sempre l`effige della madonna.
Il figlio Massimo (nonno di Massimo Pini) era già un uomo affermato, Console in Venezuela, commerciante ad alto livello a Milano, decise di costruire un`abitazione per la sua madre Carolina nata Gilardi ed ai suoi due figli Walter e Lina poi diventata moglie di Aleardo Pini, ed alla moglie Contessa Alessandrina nata Calui.
Così nel 1913 ebbe inizio i lavori per quello che diventerà Villa “Miralago” fiore all`occhiello delle costruzioni nel Gambarogno .
La stalla con la madonna venne demolita per far posto alla nuova costruzione, ma nella mente di Massimo Balestra resta sempre la promessa fatta a suo padre.
Incomprensioni nascono anche con il parroco “Don Marcellino Scaroni” e Massimo Balestra.
Uomo di grande rettitudine, vuole ovviare a questa situazione scomoda e promette a Don Scaroni di innalzare una cappella in onore della madonna.
Nel 1931 la parrocchia di Gerra, con alla testa Don Scaroni, chiama il Famoso pittore di quei tempi, “MAINO” per rinfrescare i dipinti della chiesa all`interno e ridipingere le pareti all`esterno.
Da persona intelligente, Massimo Balestra non si lascia scappare il pittore Maino che coadiuvato dai fratelli Silvio e Piero Baccaglio di Minusio eseguono la nascita di questa cappella.
Sono passati quasi ott`anni ed il tempo aveva ridotto la cappella in uno stato compassionevole.
Ma grazie all`intrapprendenza di Eros Taddei possiamo dire con fierezza che è stata riportata nella giusta luce artistica , dal pittore artista Paolo Scherini.
Un grazie di cuore a Eros e Paolo che senza nessun aiuto finanziario hanno portato al completo restauro della cappella, che Massimo Pini aveva espresso prima di morire.
Un atto dovuto a Massimo per la forte amicizia che aveva con tutti noi.
Abbiamo qui presente Giannino Balestra preso dal pittore Maino quale modello di Gesù Bambino in braccio alla madonna.
Massimo Pini nell`incontrarlo non mancava di sussurragli : ..Ecco il nostro Gesù Bambino del Pittore Maino…
Pini amava fermarsi davanti alla sua cappella e nel ricordo dei suoi Avi si raccoglieva in preghiera in profondo silenzio. Italo Demarchi
Ringraziamenti a tutti chi con qualsiasi gesto ha aiutato ,la riuscita della festa
Don Nicola Zanini
Dario Robbiani
Ente turistico Gambarogno
Corpo pompieri Gambarogno
Fiori Cavalletti Bellinzona
Proprietari Condominio
Arch. baggio Gianluigi
Lafranchi Ivano
Balestra Giannino
Balestra Germana e Mario
Carmen Baresi
Pasquale Progano
Taddei Mario
Balestra Giannino
Balestra Germana e Mario
Carmen Baresi
Pasquale Progano
Taddei Mario
Mattino online
Urech Gerard e
Demarchi Italo
Urech Gerard e
Demarchi Italo
operai comunali
e tutti i presenti
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