ENERGIA:GB;CENTRALE EOLICA DA RECORD SU ESTUARIO TAMIGI/ANSA
(ANSA) - LONDRA, 13 MAG - La piu' grande centrale eolica sul mare del mondo verra' costruita nell'estuario del Tamigi ad una decina di chilometri dalla costa del Kent. Secondo quanto riporta oggi l'Independent, la London Array consistera' inizialmente in 175 turbine, su un'area di circa 233 chilometri quadrati, in grado di produrre fino a 630 megawatt di energia, evitando l'immissione in atmosfera di 1,9 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Dong Energy, E.on e Masdar - il consorzio che si occupera' della costruzione della centrale - hanno dato il via libera al progetto da 2,2 miliardi di euro in seguito ad alcuni cambiamenti del piano di incentivi per l'energia rinnovabile introdotti nell'ultima finanziaria del governo britannico. La costruzione dell'impianto iniziera' nel 2011 e la centrale dovrebbe entrare in funzione entro il 2012. In una seconda fase la centrale potrebbe essere estesa fino a comprendere 341 turbine, in grado di fornire energia ad un quarto delle abitazioni di Londra, facendo dell'impianto la struttura offshore di gran lunga piu' grande al mondo. La realizzazione del piano era in discussione gia' dal 2006, ma la scorsa estate Shell aveva deciso di non prenderne parte e qualche tempo dopo era subentrato al suo posto Masdar, il fondo di investimento di Abu Dhabi. A rendere possibile il progetto pero' e' stato appunto l'annuncio del governo di Londra di voler aumentare il sostegno al settore dell'eolico offshore. Le grandi centrali eoliche sono infatti un mezzo che per il Regno Unito si prospettano fondamentali per raggiungere il suo obiettivo di ottenere il 15% della propria energia da fonti rinnovabili entro il 2020, ma restano comunque un'impresa costosa: secondo le stime attuali, una centrale eolica offshore costa circa 3,3 miliardi di euro per gigawatt prodotto, contro i circa 2 miliardi di una centrale nucleare e i 660 milioni di una centrale a gas. ''La London Array manda un segnale importante sullo stato di salute del mercato delle energie rinnovabili in Gran Bretagna e sulla fiducia dei grandi fornitori e convalida quindi le decisioni prese nella finanziaria riguardo agli incentivi sulle rinnovabili'', ha dichiarato il ministro dell'Energia Ed Miliband. Nonostante la recente chiusura di una centrale a turbine sull'isola di Wight, che riforniva il mercato americano, sono molte ora le aziende che, grazie agli incentivi, sarebbero interessate a realizzare impianti nel Paese. ''C'e' molto interesse nel collocarsi qui - ha concluso - Miliband - e stiamo conducendo trattative con un certo numero di imprese''. (ANSA).
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