Carpe in pericolo. Rottami ovunque. Secondo Besomi violata la legge sulla protezione degli animali. Chiesto l'intervento del Cantone
"Non si capisce bene che cosa stia succedendo alla pesca sportiva di S. Antonino, ma sta andando tutto a rotoli e sono in pericolo sia una ventina di carpe che diversi ulivi secolari. Inoltre una cloaca come quella che c'è attualmente al posto della pesca sportiva è l'ambiente ideale per la zanzara tigre. Abbiamo dunque deciso di denunciare il tutto al Consiglio di Stato e ai media, affinché la gente sappia che siamo intervenuti e soprattutto affinché i diversi dipartimenti risolvano la situazione".La dichiarazione è del presidente della SPA di Bellinzona Armando Besomi, che dopo un sopralluogo alla pesca sportiva di S. Antonino, ha dunque deciso di chiamare una pattuglia della polizia cantonale e di avvertire il responsabile dei guardiacaccia Fabio Croci. La situazione, spiega ancora Besomi, è la seguente: "Gli impianti della pesca sportiva sono disattivati e ovunque vi sono rottami. I due bacini contengono uno strato di limaccio di circa trenta centimetri di profondità, in quanto non vi è alimentazione d’acqua. Uno ospita una ventina di carpe di grosse dimensioni che arrischiano di morire per mancanza d’ossigeno in caso di giornate calde. Alcune presentano segni di malattia. Boccheggiano e vanno recuperate e collocate in luogo adeguato. Vicino all’entrata, vi è un cagnolino legato alla rete metallica con un catena di un metro in una situazione inaccettabile". "La Legge federale sulla protezione degli animali - conclude Besomi - è stata violata". La palla passa ora al Cantone.
"Non si capisce bene che cosa stia succedendo alla pesca sportiva di S. Antonino, ma sta andando tutto a rotoli e sono in pericolo sia una ventina di carpe che diversi ulivi secolari. Inoltre una cloaca come quella che c'è attualmente al posto della pesca sportiva è l'ambiente ideale per la zanzara tigre. Abbiamo dunque deciso di denunciare il tutto al Consiglio di Stato e ai media, affinché la gente sappia che siamo intervenuti e soprattutto affinché i diversi dipartimenti risolvano la situazione".La dichiarazione è del presidente della SPA di Bellinzona Armando Besomi, che dopo un sopralluogo alla pesca sportiva di S. Antonino, ha dunque deciso di chiamare una pattuglia della polizia cantonale e di avvertire il responsabile dei guardiacaccia Fabio Croci. La situazione, spiega ancora Besomi, è la seguente: "Gli impianti della pesca sportiva sono disattivati e ovunque vi sono rottami. I due bacini contengono uno strato di limaccio di circa trenta centimetri di profondità, in quanto non vi è alimentazione d’acqua. Uno ospita una ventina di carpe di grosse dimensioni che arrischiano di morire per mancanza d’ossigeno in caso di giornate calde. Alcune presentano segni di malattia. Boccheggiano e vanno recuperate e collocate in luogo adeguato. Vicino all’entrata, vi è un cagnolino legato alla rete metallica con un catena di un metro in una situazione inaccettabile". "La Legge federale sulla protezione degli animali - conclude Besomi - è stata violata". La palla passa ora al Cantone.
TICINONEWS
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