alla tartaruga crediamo un po di più :
cosi riporta pure il caffe
Bagnanti allarmati per tartarughe, lucci giganti e pesci siluroÈ mistero sul lagoche... mordeMauro Spignesi
C’è un predatore che sta seminando paura nel lago Maggiore. Ha colpito, potrebbe colpire ancora. Potrebbe essere un grande luccio, oppure un pesce siluro. O anche, perché no, una tartaruga gigante. L’unico fatto certo è che ha morsicato sei turisti che ieri mattina, sabato, s’erano appena immersi nelle acque accanto al camping Campo Felice di Tenero. Uno di loro è dovuto ricorrere alle cure del medico. Ma da chi è stato ferito? Secondo un’ipotesi del comandante della Polizia lacuale cantonale Raffaele Demaldi, che con i suoi uomini ha setacciato quel tratto di Verbano, potrebbe essere un luccio di grandi dimensioni, magari una femmina che aveva deposto le uova e cercava di proteggere il territorio. L’ipotesi potrebbe reggere perché il luccio arriva anche a 13, 14 chili, può avere sino a 500 microdenti piuttosto aguzzi, uncinati e sottili. Si nasconde sotto i canneti, negli erbai e lì attende le sue prede, altri pesci, piccoli uccelli, rane. Gli agenti della lacuale comunque, dopo diverse, inutili immersioni, hanno sistemato una rete di protezione. “Io non escluso alcuna ipotesi, ma personalmente non credo che a morsicare i bagnanti possa essere stato un luccio”, spiega Ezio Merlo, dirigente della Federazione ticinese della pesca: “Potrebbe invece essere stata una delle tante tartarughe californiane che molte famiglie hanno acquistato per i loro acquari ma che poi, una volta diventate grandi, vengono gettate nel lago”. Nel Verbano, ma anche nel Ceresio ultimamente sono stati avvistati anche pesci siluro. “Ma sono di piccole dimensioni - riprende Merlo, che è uno dei più esperti pescatori del Ticino - e non credo possano costituire un pericolo. Quelli che sono stati trovati nel Po erano giganti e mangiavano anche le papere”. Altri pericoli? “No, da noi non ce ne sono”, prosegue ancora Merlo: “Con la depurazione sembra di trovarsi nei laghetti alpini, io faccio il bagno da quando avevo 10 anni e oggi continuo a farlo a 60”.
Bagnanti allarmati per tartarughe, lucci giganti e pesci siluroÈ mistero sul lagoche... mordeMauro Spignesi
C’è un predatore che sta seminando paura nel lago Maggiore. Ha colpito, potrebbe colpire ancora. Potrebbe essere un grande luccio, oppure un pesce siluro. O anche, perché no, una tartaruga gigante. L’unico fatto certo è che ha morsicato sei turisti che ieri mattina, sabato, s’erano appena immersi nelle acque accanto al camping Campo Felice di Tenero. Uno di loro è dovuto ricorrere alle cure del medico. Ma da chi è stato ferito? Secondo un’ipotesi del comandante della Polizia lacuale cantonale Raffaele Demaldi, che con i suoi uomini ha setacciato quel tratto di Verbano, potrebbe essere un luccio di grandi dimensioni, magari una femmina che aveva deposto le uova e cercava di proteggere il territorio. L’ipotesi potrebbe reggere perché il luccio arriva anche a 13, 14 chili, può avere sino a 500 microdenti piuttosto aguzzi, uncinati e sottili. Si nasconde sotto i canneti, negli erbai e lì attende le sue prede, altri pesci, piccoli uccelli, rane. Gli agenti della lacuale comunque, dopo diverse, inutili immersioni, hanno sistemato una rete di protezione. “Io non escluso alcuna ipotesi, ma personalmente non credo che a morsicare i bagnanti possa essere stato un luccio”, spiega Ezio Merlo, dirigente della Federazione ticinese della pesca: “Potrebbe invece essere stata una delle tante tartarughe californiane che molte famiglie hanno acquistato per i loro acquari ma che poi, una volta diventate grandi, vengono gettate nel lago”. Nel Verbano, ma anche nel Ceresio ultimamente sono stati avvistati anche pesci siluro. “Ma sono di piccole dimensioni - riprende Merlo, che è uno dei più esperti pescatori del Ticino - e non credo possano costituire un pericolo. Quelli che sono stati trovati nel Po erano giganti e mangiavano anche le papere”. Altri pericoli? “No, da noi non ce ne sono”, prosegue ancora Merlo: “Con la depurazione sembra di trovarsi nei laghetti alpini, io faccio il bagno da quando avevo 10 anni e oggi continuo a farlo a 60”.
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