FACEBOOK – PERDITA DI TEMPO O OPPORTUNITA’ DI CRESCITA?
E’ di pochi giorni fa la notizia che é stato bloccato l’accesso a Facebook, il Re dei social network, ai propri dipendenti. La novità è stata fin da subito accolta da polemiche e presto è diventata un caso nazionale. C’è chi urla alla lesione dei diritti dei lavoratori, chi si giustifica dicendo che lo usava per comunicare con i colleghi e chi, quasi sottovoce, è soddisfatto di questo provvedimento.Ma partiamo da più lontano, cos’è Facebook ormai è noto ai molti quindi limitiamoci ad analizzare le caratteristiche che lo hanno reso così popolare e, perché no, pericoloso.Facebook, chiamato scherzosamente “Faccia Libro” da molti italiani, ha la capacità di trovare fra tutti i suoi utenti i parenti, gli ex compagni si scuola e di lavoro di colui che si iscrive, attraverso poche informazioni inserite al momento della registrazione. I vantaggi che comporta questo meccanismo sono notevoli, inoltre con questa funzionalità si evita di creare una netta scissione fra quello che è il mondo reale e il mondo del web convincendo anche i più scettici che “male non può fare”.Una volta effettuato l’accesso l’utente potrà controllare tutte le ultime attività svolte dai suoi amici, condividere con loro foto video e pensieri , questa nuova forma di interazione, molto divertente e utilizzata, ha portato la privacy degli utenti ai minimi storici, ma d’altronde son scelte, chiunque può scegliere di non caricare foto o scrivere pensieri quindi questo aspetto di Facebook non può essere considerato come una nota negativa, semmai come un punto di forza per attirare orde di curiosi che, si sa, in Italia e nel mondo non mancano.Parlando delle opportunità che offre questo sito non possiamo non citare le comode funzionalità di creazione di gruppi e organizzazione di eventi, la prima permette di creare delle pagine a tema alle quali ci si può iscrivere e pubblicare file multimediali e note, spesso vengono utilizzati per esprimere la propria opinione, positiva o negativa, nei confronti di fatti accaduti, la seconda funzione invece permette di organizzare degli eventi e diffondere l’invito nella rete, che ormai conta oltre 200milioni di utenti, per stimare quante persone vi parteciperanno e raccogliere consensi e consigli. Entrambe queste funzioni negli ultimi tempi vengono tenute sotto osservazione dai mass media e sono diventate, se appoggiate da un gruppo numeroso di utenti, un valido metodo per far sentire la propria voce al di la del web.Visto così Facebook sembrerebbe un mondo quasi utopico senza difetti ne effetti collaterali, sarebbe bello ma purtroppo la realtà è diversa, difatti una volta connessi si possono trovare milioni di cose da fare, più o meno divertenti, che spaziano dai giochi, spesso quasi assuefanti, ai questionari dai risultati improbabili, insomma un’infinità di modi per perdere tempo.Tutte queste caratteristiche, buone o cattive che siano, stanno incrementando il numero di iscritti ad un ritmo di oltre 41mila nuovi utenti l’ora, e pensare che nello stesso tempo al mondo nascono solamente 15mila bambini. Anche se fa riflettere non è questo il dato che ha fatto correre ai ripari la Regione, ben più preoccupante è l’aumento del tempo trascorso su Facebook dagli italiani (11 milioni di utenti), l’anno scorso “solo” un’ora e mezza al giorno mentre quest’anno ha raggiunto le 5 ore giornaliere.Non vogliamo certamente accusare il più popolare social network al mondo di provocare assuefazione e di essere una perdita di tempo, i vantaggi che offre sono indiscutibili e degni di lode, semplicemente consigliamo a tutti i suoi utenti di, come per certe sostanze, “assumerlo con moderazione” e tener sempre presente che avere il punteggio più alto in uno dei milioni di giochi offerti su Facebook non li renderà persone migliori, forse è meglio cliccare sulla chat e farsi una chiacchierata con un amico, no?
Da il Giornale del friuli.net
Seegugio e Photo Stalker: c’è ancora privacy in Facebook?
Fino a oggi era praticamente impossibile vedere i profili di Facebook delle persone che non fanno parte della propria rete di amici. Ma ora - per la gioia dei ficcanaso - sono arrivate due nuove applicazioni: Seegugio e Photo Stalker, le quali consentono di vedere le foto di tutti gli utenti, incluse quelle delle persone che non conosciamo e senza che queste lo vengano a sapere.
Le due applicazioni si installano facilmente (si trovano su Facebook), dopodiché attraverso un motore di ricerca interno si dà il via alla caccia all’utente: si inserisce il nome e il cognome di chi si vuole vedere e in pochi istanti si avrà la lista dei suoi album e delle sue foto.
Photo Stalker è stato sviluppato dall’americano Josh Carcione e viene utilizzato mensilmente da circa 80mila utenti, mentre Seegugio è una concezione italiana e i suoi utenti attivi sono circa 34mila.
La domanda che ci si pone è se queste due applicazioni violano il principio della privacy. Nella bacheca FB di Seegugio è indicato che l’applicazione non fa vedere tutte le foto presenti, ma solo quelle possibili e inoltre non fa nulla che non si possa già fare su Facebook. Quindi rispetta la privacy del social network.Josh Carcione, ideatore di Photo Stalker, spiega che il suo programma mostra solo gli album che gli utenti consentono di vedere. Se qualcuno sceglie di riservarli solo agli amici, Photo Stalker non funziona.
(Fonte: La Repubblica)
Me lo auguro,soprattutto per la fascia d'età 14/20,sento e vedo troppi ragazzini rincoglioniti in giro,che invece che uscire e divertirsi dal vivo preferiscono chiudersi in casa a chattare.
RispondiEliminaRisultato:amici su facebook 3800,amici con cui passare una serata 0.
Io mi sono iscritta e dopo 2 settimane mi son cancellata... mi ero iscritta perché così potevo chattare con il mio fidanzato, che è lontano da me per motivi di lavoro, ma non mi è piaciuto per niente!!!!!è un sito di curiosi pettegoli!!!!!!!!!!!!!!! infatti l'obiettivo principale è quello di "ritrovare" amici perduti... ma se io non voglio ritrovarli o che gli altri ritrovino me?!?!?! vi spiego: ancora anni fa litigai con alcune amiche, con altre mi persi di vista senza precisi motivi, ma, a distanza di tempo mi son resa conto fosse meglio così, non eravamo molto compatibili!legate più dal fatto di essere in classe insieme che da una vera amicizia: ora mi contattano e mi chiadono di essere "amici".. ma io non voglio... rifiuto, mi prendo della str***a e me la incarto! poi ci sono tutte quelle persone con cui sei costretto, per motivi di lavoro - studio, ad essere sempre gentile, ma che non sono amici ma solo conoscenti... bene, mentre nel primo caso non te ne frega niente di "negare l'amicizia" qui scoccia troppo dire no non ti voglio tra la lista amici a persone con cui devi avere un rapporto collaborativo ogni giorno, ma nello stesso tempo ti scoccia far sapere i cavoli tuoi a semplici conoscenti!!
RispondiEliminainoltre sembra che alcuni facciano a gare per avere il maggior numero possibile di contatti... che senso ha?!?!??! la cosa mi innervosiva!
infine mi dava troppo fastidio dire tutti i cavoli miei... a momenti ti chiedono quante volte vai in bagno! così mi son cancellata.