venerdì 17 luglio 2009

SERVITI DI BARBA E CAPELLI

Chiasso. Cisalpino. Alptransit. SI sta perdendo il treno.

La manifestazione tenutasi a Chiasso contro la soppressione della fermata del treno nella città di confine decisa “unilateralmente” dalla Cisalpino SA ha fatto discutere. Si può discutere sulle modalità adottate dalla sopra citata azienda ferroviaria, sia per la comunicazione e l’interazione con le autorità di Chiasso, sia per la scelta in sé. D’altra parte le critiche che si possono rivolgere alla Cisalpino SA sono notevoli, dalla puntualità alla qualità dei suoi treni, ecc.
***
Ma come ha ben scritto Edy Bernasconi nell’editoriale apparso su La Regione del 9 luglio, la questione è un po’ più complessa. La soppressione della fermata a Chiasso per i treni Cisalpino è solo un primo atto. Lo scenario con il quale dovremo confrontarci nei prossimi anni comporterà, volenti o nolenti, la soppressione di altre fermate. È l’alta velocità, bellezza. E in Ticino si sono aperti due grandi cantieri di Alptransit, quello del S.Gottardo e quello del Ceneri, per dotarci di un’infrastruttura ferroviaria nuova. Non avrebbe nessun senso far percorrere sulla nuova linea ferroviaria i treni a 80 km/h, e altresì non si può pensare che una linea ferroviaria pensata per far viaggiare i treni a 200-300 km/h si fermi ogni 20 km in una stazione. Non avrebbe ragione di esistere. Basti pensare ai tempi di decelerazione e frenata che un treno veloce deve avere per fermarsi in una stazione.
***
Lo scenario con il quale dobbiamo iniziare a confrontarci è diverso da quello a cui siamo abituati. La ferrovia collega agglomerati in tutta Europa, accorciando i tempi di percorrenza. Una volta entrata in funzione AlpTransit si collegheranno velocemente gli agglomerati di Milano con Zurigo e Basilea, e quest’ultimi con Stoccarda e Francoforte. Le fermate intermedie verranno cancellate e servite casomai da linee ferroviarie regionali.In Ticino, nel precedente Piano direttore cantonale, era prevista una sola stazione Alptransit Ticino, ubicata fra Camorino e S. Antonino. Attenzione! Non è scontato che quella stazione si faccia. Se la Repubblica e Cantone del Ticino non sarà coesa nel rivendicarla, quella stazione potrebbe anche sfumare. E in quel caso per i ticinesi che vogliono “connettersi” con l’alta velocità ferroviaria europea, le stazioni più vicine sarebbero Milano o Lucerna.
***
Non è un segreto, la Città di Lugano ha messo gli occhi sulla stazione. L’ipotesi più accreditata è quella di costruirla a Lugano-Muzzano. Anche se in nessun Piano direttore cantonale si parla di questo progetto, è chiaro che la città sul Ceresio al momento giusto avanzerà la sua proposta (non è un bel segnale per il Sopraceneri che nel nuovo Piano direttore cantonale non figuri più la stazione a Camorino/S.Antonino, ma d’altronde in Governo vi sono tre luganesi, Borradori, Pesenti e Sadis).È evidente che Lugano già dispone di una “piattaforma” di collegamenti internazionali come l’aeroporto di Agno, cosa di cui il Sopraceneri non dispone. Logica vorrebbe che se l’aeroporto sta a Lugano, nel Sopraceneri si facesse la stazione Alptransit Ticino.
***
Cosa significherebbe se a Camorino/S.Antonino non si facesse la stazione Alptransit, per il turismo del Locarnese? Gli operatori turistici del lago Maggiore pensano che basti “masturbarsi” la mente con fantomatici Musei del Territorio per salvare un turismo in crisi di ossigeno? Non sarebbe ora che la classe dirigente del Locarnese (politica e imprenditoriale) inizi ad interrogarsi se la stazione Alptransit Ticino a sud di Bellinzona sia un elemento strategico per il loro sviluppo o meno? O strilleranno quando i buoi saranno già usciti dalla stalla, come spesso accade?Forse bisognerebbe rendersi conto che non sono le “manovre” del Consiglio di Stato a rilanciare l’economia, bensì la capacità di focalizzarsi su quei progetti strategici che possono ridisegnare gli assi di sviluppo economico della nostra regione. E per far ciò è essenziale fare “sistema”, creare un vasto consenso politico e di opinione pubblica, fare “fronte comune” nel rivendicare e progettare l’attuazione delle priorità.
***
Le priorità. Per fare la stazione Alptransit in Ticino è di assoluta priorità mettere all’ordine del giorno la galleria Sementina-Gnosca, che raggiri il centro abitato di Bellinzona, dove i treni sicuramente non possono andare ad alta velocità.Secondo. Elaborare un progetto forte di stazione Alptransit Ticino a Camorino/S.Antonino ripensando anche a tutta l’area del Piano di Magadino.Terzo. Mantenere l’attuale linea ferroviaria e trasformarla in un importante vettore di trasporto regionale.In caso contrario, se i politici ticinesi si ostineranno a “vendere” uno scenario vecchio di vent’anni per incassare qualche consenso a corto termine (ecco la manifestazione per una fermata in meno del Cisalpino), saremo prima o poi confrontati con un Ticino che ha perso definitivamente il treno (ad alta velocità). E per chi non se lo ricorda, facciamo presente che lo sviluppo del nostro Cantone è sempre stato determinato dalla Via delle Genti fra Milano e Zurigo-Basilea. Divenire solo un corridoio di transito non garantisce nessun futuro.
Fra-Flo TICINOLIBERO

Nessun commento:

Posta un commento