lunedì 30 novembre 2009
Marco Confortola sul K2
Il diavolo fa le pentole ma.................
Sarà l'astuzia o la fortuna ,ma hanno adoperato un indirizzo Web mai così ricercato nel Gambarogno . Ecco il nome indovinato http://www.gambarogno.ch/
Or bene questo nome andava a pennello al nuovo comune ,ma purtroppo chi tardi arriva male alloggia .......ed essendo occupato si dovrà guardare altrove o arrivare a miti consigli .
Speriamo che qualche scenziato non arrivi anche a pagarlo . Pare che trattative siano in corso per riavere il nome del proprio paesello.
Vaticano: «Dalla Svizzera segnale negativo»
Prepariamoci al peggio?

Spiegel - Il divieto avrà conseguenze pesanti, e porrà la Svizzera internazionale in situazione difficile, afferma lo "Spiegel". A farne le spese sarà l'economia: le banche in primis, ma probabilmente anche il turismo. L'approvazione dell'iniziativa ha inoltre danneggiato la credibilità di Berna quale mediatrice nei conflitti.
Frankfurter Allgemeine Zeitung - Gli autoproclamatisi "difensori della patria" dell'UDC hanno ottenuto un successo che darà da fare al paese, fa eco la "Frankfurter Allgemeine Zeitung". La Svizzera mostra segnali di paura, ristrettezza e chiusura.
Süddeutsche Zeitung - Per la "Süddeutsche Zeitung" il voto è stato caratterizzato dalla rabbia e dalla frustrazione, anche dovuti alla "fine del segreto bancario" e dalla vicenda degli ostaggi trattenuti dalla Libia. L'"estero" non va molto di moda, al momento, nella Confederazione e visto che il governo non sta facendo una bella figura, la decisione è da interpretare anche come un schiaffo all'esecutivo.
Times - Per il "Times" la proibizione decisa dagli svizzeri è da inquadrare nei diversi movimenti populisti presenti in Europa. Per il foglio inglese l'esito del voto deve semplicemente essere ribaltato. La questione non è comunque da comparare alla diatriba sulle caricature danesi: allora in primo piano era la libertà d'espressione, non quella religiosa.
La neve è arrivata


Foto CdT Nicola Demaldi
È arrivata la neve in Ticino, accompagnata dai primi disagi della circolazione. In Leventina infatti la circolazione è difficoltosa tra Faido e Biasca. Al portale nord del Gottardo, tra Amsteg e la galleria, la strada è chiusa a causa di un incidente. Sono innevate pure le tratte tra Olivone, Camperio, Campra, Campo Blenio e
Comune del Gambarogno anche un po’ azzurro
Il Partito Popolare Democratico del Gambarogno fa sapere che parteciperà con entusiasmo alla nascita del nuovo Comune. E’ un occasione storica e irripetibile per creare qualcosa di nuovo, e il PPD intende collaborare con le altre forze politiche e portare il suo contributo di idee e lavoro.
Un apposito gruppo è già all’opera da alcune settimane per preparare la fase di avvicinamento alle elezioni comunali del 25 aprile 2010.
Invitiamo amiche, amici e simpatizzanti a riservare la data del 15 gennaio 2010, ore 18.00 per una serata dove si potranno discutere le idee guida per questa campagna elettorale e si cenerà assieme. Informazioni più precise seguiranno. A tutti tanti auguri di Buon Natale.
PPD Nuovo Comune del Gambarogno.
domenica 29 novembre 2009
Lista giovani avanti tutta
Il 25 aprile sembra lontano, ma in realtà è lì, dietro l’angolo. Già i grandi movimenti sono cominciati. Quando si era ancora prima della votazione popolare, si diceva che l’aggregazione avrebbe portato nuova gente a interessarsi di politica, a fare politica. Si pensava ai giovani e a qualche persona matura che era sempre rimasta a guardare. Adesso che il treno è in marcia, possiamo chiederci se veramente vi sarà aria nuova o aria fritta. Sarà che i partiti si legheranno alle vecchie famiglie che curano in particolare il proprio orticello, o si tenteranno vie nuove, anche a rischio di qualche peccato di gioventù? E sarà possibile mettere sullo stesso treno giovani e politici “navigati”? una cosa è certa: Gambarogno significa comune del futuro e il futuro se lo devono costruire coloro che ci vivranno. E non sarà pensabile, osiamo sperarlo, che quelli del passato, pensino ai giovani senza farli partecipi, interpellarli, impegnarli. Se non vogliamo che i giovani del Gambarogno siano solo ospiti nel fine settimana del Vanilla e se non vogliamo che vadano a vivere vicino alle città o dentro le città, dobbiamo dargli un ambiente e delle strutture in cui si possano ritrovare e maturare i loro interessi. Speriamo che non servano solo per far voti, ma che diventino una delle forze trainanti del nuovo comune. E’ così impensabile che i giovani del Gambarogno si mettano assieme non solo per lo sport, ma anche con una lista propria, come già fa qualche movimento giovanile a livello cantonale?
Gerra Gambarogno:Passeggiata annuale
MERCATINO NATALIZIO e mostra dei presepi
di VERONA Sabato 12 dicembre 2009
Ormai il tutto esaurito fa presumere una giornata da non dimenticare.
In attesa di qualche fotografia ricordo la Red. Voce del Gambarogno augura il buon viaggio a chi parte.
Il 67,7% dei ticinesi non vuole i minareti

Primi dati dal Ticino dopo lo spoglio dei voti in una quarantina di comuni. E secondo le tendenze della SSR l'iniziativa antiminareti potrebbe essere accolta anche in Svizzera
Dopo lo spoglio dei voti in una quarantina di comuni ticinesi ci sono i primi dati sulle votazioni federali odierne. I dati definitivi dovrebbero essere noti verso le 14.30.Ebbene in Ticino l'iniziativa contro l'edificazione dei minareti è nettamente accettata (67,7% di si). Il divieto di esportazioni di armi è bocciato (vincono i "no" con il 61,7% dei voti). E vincono invece i "si" nel voto sull'uso dell'imposta sul kerosene (61,3%). E secondo le tendenze della SSR l'iniziativa antiminareti potrebbe essere accolta anche in Svizzera.
Dio li fà poi li manda nel municipio di Gerra

c
sabato 28 novembre 2009
Svizzera "Hai perso il lavoro? Le ferie sono vietate"
"Hai perso il lavoro? Le ferie sono vietate"
Una sentenza del Tribunale federale elvetico ha stabilito che la ricerca di un nuovo lavoro non ammette pause, pena la perdita del sussidio
Chi è disoccupato in Svizzera può dimenticare le vacanze, pena la perdita del sussidio. È questo, in estrema sintesi, il messaggio contenuto in una sentenza che il Tribunale federale elvetico ha reso pubblica nella giornata di ieri. La corte è stata chiamata a decidere in merito a un ricorso che vedeva come protagonisti un giovane ingegnere, disoccupato da circa un anno e l'Ufficio del lavoro del Canton Berna. Quest'ultimo, che era tenuto a corrispondere un sussidio pari all'80 per cento del salario e per la durata di due anni, aveva deciso di fare causa all'ingegnere perché, subito dopo essere stato licenziato, non aveva rinunciato a partire per le ferie: prima in Marocco e poi in Bretagna. Il giovane si è difeso spiegando che l'azienda presso la quale lavorava esigeva che tutti i dipendenti prendessero le ferie allo stesso momento e che le ricerche per un nuovo impiego le aveva comunque portate avanti, appena rientrato a casa, circa un mese più tardi.
In totale, ha precisato l'ingegnere, le richieste effettuate erano state circa una ventina, non abbastanza secondo il Servizio cantonale bernese per l'impiego e nemmeno per il Tribunale Federale. La decisione alla fine è stata sfavorevole per il giovane con la motivazione che durante le vacanze, quest'ultimo avrebbe potuto darsi da fare e trovare delle occupazioni. L'ingegnere non ha soddisfatto dunque completamente il suo obbligo legale che prevedeva di ridurre il danno arrecato dalla perdita dell'impiego, spiega la suprema corte losannese nella sentenza. La ricerca di una nuova occupazione non ammette pause: dopo aver appreso che era stato licenziato, l'uomo avrebbe dovuto rinunciare al viaggio all'estero, visto che oltretutto non aveva ancora prenotato l'albergo né l'aereo. Avrebbe così potuto iniziare subito la ricerca di un nuovo lavoro.
giovedì 26 novembre 2009
Patriziato Gerra
Musica e scultura, successo per il ‘gala’ a Magadino
Nuova impronta per i concerti della Filarmonica gambarognese
Di, Diego.Invernizzi.
Il concerto di gala che chiude la stagione bandistica della Filarmonica gambarognese era stato preannunciato ricco di novità, aggiungendo curiosità all’attesa del pubblico che non manca mai a questo appuntamento. Il salone di Magadino infatti, era gremito in ogni ordine di posto e la coreografia, arricchita dalla magia di “spot” luminosi e dalla presenza, ai due lati del palcoscenico, di una ventina di sculture prestate da due bravi scultori (Edgardo Ratti e Angelo Ferrari) era quella di un grande evento. E l’attesa non è stata tradita. Il perché dell’abbinamento “musica e arte” (quest’ultima incentrata sulla figura della donna) l’ha spiegato al pubblico Rebecca Sala, in apertura del concerto: «Ogni opera esposta è abbinata a un brano, così da aggiungere all’ascolto riflessioni e sensazioni attraverso la contemplazione di testimonianze del nostro patrimonio artistico (...) L’orientamento del concerto fa riferimento a brani musicali di lungometraggi famosi incentrati sulla figura della donna, il cui ruolo ha un’importanza intrinseca e insostituibile in ogni settore di una società in fermento e dalle frontiere sempre più allentate. Basta pensare che proprio a cinque donne, quest’anno, sono stati assegnati cinque premi Nobel (in quattro delle sei categorie contemplate (medicina, economia, chimica e letteratura) frutto di un impegno stupefacente». Fatta questa doverosa premessa, un cenno all’esecuzione musicale è doveroso: il gruppo, fortemente ringiovanito e preparato a dovere dal maestro Alan Rusconi, ha entusiasmato i presenti. Qualche inevitabile e insignificante sbavatura dovuta all’emozione è passata quasi inosservata. L’ondata di applausi che ha fatto seguito ad ogni brano (di non facile interpretazione) e le lacrime del presidente Luciano Caldara al momento del congedo (del concerto, non certo della carriera... malgrado i 49 anni di presenza), hanno ribadito l’amore dei gambarognesi per la loro Filarmonica infarcita di gemme nuove che il giovane maestro sta facendo germogliare.
Domenica, per la banda, è stato il giorno del rilancio dopo un breve periodo di difficoltà che ha fatto seguito alla partenza di Fernando Dueri (il grande maestro che durante un trentennio ha operato nel Gambarogno) e di alcune defezioni. Un rilancio riuscito su un terreno fertile che Alan Rusconi ha già dimostrato di saper coltivare.
mercoledì 25 novembre 2009
Magadino.Strada per la stazione FFS
Qualche cosa si muove.
Nasce la lista civica ?
AGGREGANEWS
Achtung work in progress
martedì 24 novembre 2009
UDC: stop alla libera circolazione

Il gruppo parlamentare propone nuove trattative con l'UE
La proposta di elaborare la mozione è stata appoggiata all'unanimità con due soli astenuti, ha comunicato l'UDC. Il gruppo parlamentare intende in particolare limitare i diritti dei cittadini dell'UE: stando ai democentristi, dovrebbero soggiornare in Svizzera più a lungo prima di poter beneficiare delle prestazioni delle assicurazioni sociali e del ricongiungimento familiare. Nel contempo, la Confederazione dovrebbe avere un margine di manovra maggiore nella politica d'immigrazione. Su questi temi, l'UDC auspica anche un dibattito urgente in parlamento.
ats
San Nazzaro Piazzogna la crisi sta rientrando

Crocifissi, minareti e presepi.
Sono scesi tutti in campo, chi da una parte chi dall’altra, per spiegare la propria posizione. Ma veramente mi chiedo se queste posizioni, queste opinioni, possono essere spiegate. Da noi, che siamo tutti un pò cresciuti a Peppone e Don Camillo, che abbiamo riso delle gesta del battagliero curato di paese (una specie ormai in via di estinzione) quando inforcando la sua bicicletta cercava di osteggiare i rossi Comunisti, nemici della chiesa e dei padroni.Chi non ha fatto il tifo almeno una volta per uno dei due, nemici dichiarati ma al contempo uomini legati da un profondo affetto?
Ieri, nel paese di Don Camillo hanno vietato i crocifissi, mentre da noi sono spariti già da tempo dalle nostre scuole e questo per rispetto delle altre comunità religiose.E domani? Forse spariranno dalle piazze gli alberi di Natale e i presepi, ai San Nicolao verrà proibito l’accesso ai piazzali delle scuole e per rispetto di tutti la vita pubblica dovrà diventare monotona e piatta.
Si può essere credenti, semicredenti oppure atei, ma non si può negare che le nostre radici sono legate al suono delle campane, ai cannoli e alle torte vendute sul sagrato della chiesa. Un luogo dove si riuniva l’intero paese, compreso il Peppone di turno, l’ateo dichiarato ma pronto a sostenere la tal associazione, la Pro-oratorio e via dicendo, pronto a fare un’offerta per restaurare l’altare, la sagrestia, il tetto della chiesa o l’acquisto di nuove campane.
Sicuramente lo stesso vale nei paesi musulmani, dove il venerdì si va alla preghiera e si lascia un’offerta all’imam. Anche i fedeli islamici raccontano degli incontri di un’intera comunità di fronte al luogo di preghiera, anche loro avranno più o meno gli stessi ricordi che abbiamo noi, ovviamente in un contesto e in un paese diverso.Credo che non serva accettare la presenza di un minareto per agevolare l’integrazione, né basterà a dimostrare tolleranza verso il prossimo. Come non basta portare una maglia rossocrociata per sentirsi svizzeri e nemmeno avere la criniera per sentirsi dei leoni.
da ticinolibero BruMa
Arte
Il rapinatore della stazione avia si allenava a sparare
Il rapinatore della farmacia si allenava a sparare
Non era uno sprovveduto e andava al poligono di tiro prima delle rapine. Si indaga sui possibili complici dell'uomo, interrogato oggi in carcere dopo l'arresto per il tentato omicidio di viale Milano
Non è uno sprovveduto e forse non ha agito sempre da solo, Carmelo Ragusi, il 39enne accusato della rapina in viale Milano per cui gli viene contestato anche il tentato omicidio del farmacista. L’uomo è stato interrogato a lungo, oggi dal gip Giuseppe Battarino. E dall’ordinanza di custodia cautelare emerge il quadro di un rapinatore seriale, potenzialmente molto pericoloso, che si allenava a usare le armi da fuoco prima di usarle e che, tra l’altro, aveva già sparato contro un benzinaio in Svizzera. Poteva colpire ancora, Ragusi, viene descritto come un rapinatore seriale, che ha disposizione un arsenale in un garage a Luino, dove la Guardia di finanza fa irruzione il 5 novembre. Ma non solo. Ragusi è in malattia ma percepisce un reddito da lavoro in Svizzera anche se sta per essere licenziato. Ha scelto di tamponare una temporanea difficoltà economica con le rapine ma ha disponibilità: possiede un’Alfa e una Bmw, oltre che una moto usata per la rapina di Cunardo, e tre telefoni cellulari.
Come si diceva, si stava esercitando con le armi e risulta anche dalle indagini: nella macchina e in casa gli hanno trovato tracce di allenamenti regolari al poligono di tiro, c’erano anche riviste specializzate di armi e di recente aveva fatto richiesta di autorizzazione per il porto di fucile. Un altro particolare è invece da chiarire: aveva complici? E’ possibile, e sono ancora tutti da individuare. E’ infatti da chiarire perché avesse un tesserino della polizia penitenziaria, una circostanza per adesso inesplorata dalle indagini.
lunedì 23 novembre 2009
IL GAMBAROGNO festeggia Bruno Martignoni e i suoi sportivi

D.I.
L’emozione per un evento che ha fatto echeggiare l’inno svizzero in terra africana in occasione del trionfo rossocrociato ai campionati mondiali di calcio Under 17 tiene ancora banco nel Gambarogno. La si leggeva sul volto delle duecento persone accorse venerdì sera nel salone comunale di Magadino per rendere omaggio a Bruno Martignoni che ha contribuito al successo, dimostrando determinazione e classe in tutte le sue apparizioni sul rettangolo di gioco, fino alla finale giocata lo scorso 15 novembre.
Il momento più toccante della serata di Magadino ha visto protagonista proprio Martignoni che, con un sorriso luminoso, ha estratto da una borsa la maglia numero 14 indossata il giorno del trionfo e l’ha regalata al presidente dell’Us Gambarogno, la società dove ha dato i primi calci al pallone. Impressionante l’ovazione giunta dalla sala.
Ma i 90 minuti di festa (come quelli di una partita di calcio) hanno concesso spazio anche a quattro atleti gambarognesi impegnati in altre discipline, autori di prestazioni maiuscole nel recente passato: Bruno Invernizzi, campione svizzero di maratona nel 2007 e protagonista nel Triathlon a livello internazionale; Sebastiano Robbiani, più volte campione svizzero nello Snowboard e nel Wakeboard e primo attore in gare importanti oltre i confini nazionali; Reto Invernizzi, campione svizzero nel lancio del martello in diverse fascie d’età e tra i migliori elvetici in altre discipline; Daniele Angelella. perla della velocità in pista, che vanta diversi titoli nazionali e che a due riprese si è distinto quale ‘Ragazzo più veloce della Svizzera’. Ai cinque sportivi il sindaco Tiziano Ponti (anche lui emozionato) ha consegnato una busta-omaggio da mettere sotto l’albero di Natale. Chiusa la parentesi ‘ufficiale’ a Bruno Martignoni sono stati chiesti i tempi supplementari per firmare decine di autografi. A rendere ancor più suggestiva la serata ci hanno pensato alcuni elementi della Filarmonica che hanno dedicato al calciatore due brani popolari.
© LaRegioneTicino
domenica 22 novembre 2009
Giovane gravemente ferito da un orso a Berna

Per motivi non ancora chiariti, verso le 16.10 il giovane è salito sul muro di cinta utilizzando una scala nei pressi del fiume Aar ed è poi caduto nel parco degli orsi, quattro metri più in basso, ha riferito ieri sera la polizia cantonale. Il giovane è finito nella zona riservata a Finn, un maschio di quattro anni, che ha attaccato l’intruso.
I presenti hanno cominciato a gridare e a gettare oggetti nel tentativo di distogliere l’orso, che non ha però mollato fino allo sparo del poliziotto. Solo allora, ferito, il plantigrado si è rifugiato nel suo antro, dove un guardiano lo ha rinchiuso, permettendo così ai soccorritori di raggiungere il 25enne, ha spiegato il portavoce della polizia cantonale Franz Märki.
Il giovane è stato ricoverato all’ospedale dopo le prime cure sul posto. Secondo quanto ha dichiarato un testimone alla TV romanda TSR, “era coperto di sangue”. L’orso è stato visitato da un veterinario.
La polizia non ancora potuto fornire informazioni sulle condizioni dell’uomo, e neppure dell’orso. Il consigliere municipale responsabile della sicurezza, Reto Nause, giunto sul posto dopo l’incidente, ha affermato che l’animale sta un po’ meglio rispetto a
Giornata di Fuoco

Le cause che hanno causato il rogo nella parte nuova della struttura alberghiera, al momento chiuso per la stagione invernale, non sono al momento note.
Sul posto sono giunti i pompieri di Locarno in forze che hanno subito iniziato le operazioni di spegnimento. A titolo precauzionale anche i sanitari del SALVA ma, stando alle prime informazioni in nostro possesso, nessuno sembra essere rimasto ferite.
Attualmente i vigili del fuoco stanno ancora lavorando e sono impegnati anche a liberare i locali dal denso fumo che ha invaso la struttura.
La Polizia Cantonale ha immediatamente inviato delle pattuglie dei reparti mobili sul posto per i primi rilievi e con la collaborazione dei colleghi della Comunale hanno provveduto ad isolare la zona.
Come detto sarà compito della Polizia Scientifica stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto. I danni riportati sembrano essere ingenti.
Rubrica Votazioni :C'è posta per te
Cara (e)lettrice e caro (e)lettore del nuovo comune Gambarogno
Hai idee nuove? Pensi di essere progressista? Allora dovrai votare socialista il 25 aprile. Come mai? E’ quanto leggiamo nell’invito del PS del Gambarogno per una serata tenuta a San Nazzaro. Come dire che la sinistra ha la privativa di saper guardare avanti. Ho paura ma due fatti smentiscono questi “progressisti”.
In GC il Gambarogno ha un solo consigliere che, guarda caso, è socialista. Come si è comportato in occasione della votazione per l’aggregazione a 9? Progressista? o i socialisti gambarognesi si distanziano da lui?
Da analisi mediche effettuate negli scorsi giorni risulterebbe che nelle vene di qualche socialista gambarognese si sia trovato sangue non rosso. Malattia? Trasmigrazione da altri partiti? Si diventa progressisti solo per il fatto che si passa sull’altra sponda?
Pensaci bene, cara elettrice, pensaci bene, caro elettore prima del voto del 25 aprile 2010!
Ed ecco il perché non si fà largo ai giovani.
L'articolo chiarisce come mai a far funzionare ,il futuro gambarogno ci siano ancora gente che dovrebbe godersi la pensione e non partecipare alla nascita del gambarogno.
Gente che ha governato per anni concludendo ben poco ,Il tutto é li da vedere,e purtroppo li si trovano a cagare sentenze di come organizzare il futuro,basta non lasciare spazio ai giovani.Le riunioni (di tutti i Gruppi) avvenute in questi giorni,sarà per paura dei voti sarà per chissa che, a quanto ci risulta nessuno ha avuto il coraggio di dire adesso tocca a noi ,anzi qualcuno dichiaratamente contrario é riuscito ad infiltrarsi nei comitati di studio. Ben venga l'articolo di Giò Rezzonico che spiega l'andazzo di come costruiremo un gambarogno nuovo,ma già vecchio di ideee e persone.
da il caffé
Il cambiamento fa sempre paura Giò Rezzonico
Uno degli insegnamenti più preziosi dei miei studi universitari, ahimè ormai lontani, è racchiuso in un libro del mio professore di sociologia politica, Luciano Cavalli, dal titolo “Il mutamento sociale”. Si tratta di un’antologia nella quale l’autore presenta la posizione di vari autori di fronte a questo tema fondamentale per la società. Ogni studioso ha un approccio diverso, ma un denominatore comune li associa tutti: la constatazione che proporre cambiamenti è difficile, perché si incontrano molte resistenze. Nella vita sociale l’individuo preferisce tendenzialmente conservare ciò che ha, ciò che conosce, anche se la nuova realtà prospettata potrebbe proporre un miglioramento. Una delle difficoltà maggiori con cui si scontrano i politici e gli operatori economici e sociali è dunque quella di vincere questa resistenza radicata nell’individuo. D’altra parte in politica come nelle altre attività della società in generale è vincente chi sa prevedere e anticipare i cambiamenti ed è in grado di reagire in tempi brevi.
Terminati gli studi universitari mi sono avvicinato alla psicoanalisi. Una delle scoperte maggiori, anche in questa disciplina, è stato per me constatare come l’individuo, anche quando soffre e sta male, preferisce permanere nella situazione difficile in cui vive, piuttosto che cambiare, anche se ha la prospettiva di stare meglio. Per evitare questi mutamenti la psiche umana mette in atto meccanismi incredibili, perversi. L’uomo ha paura dell’ignoto e cerca sempre di affrontare il futuro in base a ciò che è, che sa, che conosce. Il compito difficile dello psicoanalista è quello di accompagnare il paziente nel cambiamento non accettato, di incoraggiarlo ad affrontare sfide nuove smascherando i meccanismi di difesa messi in atto per evitare il mutamento.
Sia a livello di società, sia a livello individuale l’attitudine dell’uomo è dunque fondamentalmente quella di temere il nuovo. La vita ci mette però quotidianamente di fronte alla necessità di affrontare mutamenti per adattare le situazioni sia sociali sia individuali alla realtà che cambia. È certamente questo uno dei fattori più problematici della nostra esistenza: essere sempre costretti ad affrontare nuove situazioni dovendo vincere resistenze interne ed esterne. A livello individuale è una fatica quotidiana che crea spesso stress psicologico. A livello politico e sociale più in generale questa resistenza la può vincere il leader in grado di convincere, magari facendo sognare, che il mutamento proposto comporta vantaggi. Ma non sempre, purtroppo, cambiare significa migliorare. Non tutte le nuove situazioni che la società ci costringe ad affrontare sono positive: basti pensare alle problematiche ambientali. Ma non possiamo far finta che non esistano, le dobbiamo affrontare, anche se sono negative. E per tutte, positive o negative che siano, è necessario vincere l’innata resistenza al mutamento.
Queste riflessioni mi sono venute alla mente l’altra sera, mentre assistevo a Locarno a un dibattito sull’aggregazione comunale. La situazione, come ha riassunto bene Luigi Pedrazzini concludendo la serata, è evidente. I dati economici indicano chiaramente come il Locarnese sia in difficoltà e debba darsi una mossa per uscire da una crisi cronica che rischia di soffocarlo. D’altra parte se si guarda la regione dall’alto appare chiaramente come un’unica città da Gordola a Brissago. Una città non può però essere governata da diciassette diverse amministrazioni, pena il degrado. L’aggregazione non è la soluzione, ma è un presupposto indispensabile per affrontare il futuro. Ammettere però la necessità del cambiamento è difficile, soprattutto per chi rischia di perdere potere o vantaggi.
sabato 21 novembre 2009
Incredibile ma vero

HCAP: Bäumle, Kutlak, Gautschi, Law, Brunner, Pestoni, Casserini, Kobach, Demuth, Clarke, Murovic, Stirnimann, Bundi, Duca, Westrum, Walker, Mattioli, Schönenberger, Botta, Bianchi, Juri.
SCL TIGERS: Conz, Reber, Lüthi, Moser, Cunti, Helfenstein, Moser C., Naumenko, Moggi C., Gerber, Moggi S., Blum, Murphy, Daigle, Cmanzind, Brooks, Gmür, Flückiger, Lemm, Haas, Schild.
Reti: 1'59'' Camenzind (Murphy, Helfenstein) 0-1; 2'15'' Daigle (Brooks) 0-2; 26'24'' Brooks (Daigle, Camenzind / Esp. Juri e Flückiger) 0-3; 29'34'' Moggi S, (C. Moggi) 0-4; 35'44'' Brunner (Walker) 1-4; 38'14'' Walker (Bianchi) 2-4; 39'11'' Clarke (Law, Duca / Esp. Westrum e Reber) 3-4; 48'16'' Westrum (Walker, Demuth) 4-4.
Penalità: 9x2 contro l'Ambrì; 9x2 contro il Langnau.
Arbitri: Eichmann, Mauron, Schmid.
Note: Horak e Schneider (feriti); Marghitola e Stephan (in sovrannumero).
Seconda sfida consecutiva a distanza di 24 ore tra l'Ambrì ed il Langnau.I biancoblù scendono in pista con la stessa formazione di ieri; unica novità l'innesto del giovane attaccante numero 18 Inti Pestoni (classe 1991).Inizio di primo periodo decisamente sfavorevole per i ragazzi di Laporte, già sotto di due reti al 2'15''.I biancoblù hanno poi superato un'inferiorità numerica senza che i tigrotti mettessero a segno la terza rete.L'occasione di giocare con un uomo in più é capitata anche all'Ambrì, ma Clarke é incappato a sua volta in una penalità vanificando il power-play biancoblù.Si é quindi arrivati al termine del primo tempo senza ulteriori scossoni e sul parziale di 0-2 per gli ospiti.Nel primi minuti del secondo periodo c'é stato un vero e proprio assalto da parte dei biancoblù alla porta di Conz, purtroppo senza nessuna segnatura.Si é poi scatenata una rissa che ha portato a diverse penalità, in 5 contro 4 é poi stato il Langnau a segnare la rete del 3 a 0 con il TopScorer Brooks e qualche minuto dopo anche la quarta marcatura con i gemelli Moggi.Nel finale di secondo tempo l'Ambrì ha reagito segnando tre reti con Brunner prima, con Bianchi e con Clarke poi, riaprendo la partita.La grande rimonta della fine del secondo tempo continua con il pareggio realizzato da Westrum nel corso degli ultimi 20'.Si va ai supplementari e poi ai rigori dove l'Ambrì ha vinto, dopo una grande rimonta, la partita.
Gambarogno:Lega dei Ticinesi

Piazzogna : arrivano i30 KM orari
Plr Gambarogno, via alle danze
Dall’assemblea luce verde alla nuova sezione
D.I.
Il Partito liberale radicale ha costituito la sua sezione del Gambarogno, aprendo le danze in vista delle elezioni di Municipio e Consiglio comunale del 25 aprile 2010.
Giovedì sera il Plr sezionale, uno dei maggiori partiti sulla scena politica della sponda sinistra del Verbano, si è riunito in assemblea; un passo importante per informare gli elettori sul cammino intrapreso e per sottoporre loro lo statuto della nuova sezione. Il presidente di circolo Giampietro Ferrari, affiancato dal sindaco di Magadino Tiziano Ponti e dal municipale di Vira Nicola Nembrini, ha orientato la sala – pur senza entrare nei dettagli – sui passi compiuti sinora per arrivare pronti all’appuntamento della prossima primavera. In un clima disteso, per nulla disturbato dalle turbolenze del partito a livello cantonale, è emersa la consapevolezza che quello del 25 aprile sarà un momento dal sapore storico e come tale va affrontato evitando sterili polemiche. «Oggi conosciamo la situazione – ha precisato Ferrari –. Domani speriamo di mantenere la nostra presenza dimostrando compattezza, coraggio, visibilità e passione». Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi di Nembrini e Ponti. Quest’ultimo ha precisato come l’apparente ‘silenzio’ (in materia di aggregazioni) degli ultimi tempi abbia smorzato l’entusiasmo che aveva fatto seguito alla votazione consultiva; quindi il momento per riprendere quota è arrivato e «il gruppo di lavoro sta affrontando con impegno i propri compiti, così che gli scenari futuri si stanno già delineando». Contenuti gli interventi della sala, anche perché non si è ancora fatto cenno alle candidature, nonostante qualcuno attendesse delle primizie. È stato poi approvato, con qualche ritocco, il nuovo statuto della neonata sezione (è sul sito plrgambarogno.ch). La parola è quindi passata a Walter Gianora, destinato a succedere a Giovanni Merlini in qualità di presidente cantonale del Plr. Il suo intervento ha raccolto consensi dalla settantina di presenti: «Dobbiamo lavorare uniti, parlarci, evitare qualsiasi raggiro. Dobbiamo saper accettare il confronto e sentirci onorati di far parte di un partito che ha alle spalle un passato glorioso». Così, con serenità e propositività, il Plr del Gambarogno ha concluso la serata, avviando il motore in vista del 25 aprile.
venerdì 20 novembre 2009
Un mese di furti e rapine, il punto della situazione
Un mese di furti e rapine, il punto della situazione
La polizia cantonale rende noti gli esiti delle operazioni che hanno portato all'arrresto di diversi ladri
BELLINZONA - La polizia cantonale è soddisfatta. Sono importanti i successi inanellati dalla polizia cantonale nella lotta a furti e rapine in Ticino. "Successi - si legge sul comunicato - che gratificano l’importante lavoro svolto dal Corpo di polizia che continuerà a mantenere un alto livello di guardia nel contrastare il fenomeno in collaborazione con le polizie comunali, guardie di confine e singoli cittadini". Rapina alla Shell di Minusio - Il 27 ottobre è stato arrestato un 35enne domiciliato nel Locarnese autore della rapina messa a segno il 20 ottobre al distributore di benzina Shell di Minusio. Poco prima delle 7 aveva minacciato la commessa con una pistola softair e si era fatto consegnare del denaro (bottino recuperato) per poi allontanarsi a piedi. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Nicola Respini. Rapina in gioielleria ad Ascona - Il 28 ottobre poco dopo le 13 nella gioielleria Charly Zenger SA in Piazza San Pietro ad Ascona è stata perpetrata una rapina a mano armata. Gli autori sono entrati nella gioielleria in due fasi differenti. I primi due, spacciandosi come clienti interessati a degli orologi esposti, hanno chiesto di aprire delle vetrine d’esposizione. Una volta raggiunti dagli altri correi, hanno chiaramente fatto intendere le loro reali intenzioni riuscendo a rubare orologi, gioielli e una consistente somma di denaro (ingente refurtiva in massima parte recuperata). I rapinatori hanno immobilizzato le due commesse. Grazie ad un importante lavoro di inchiesta è stato possibile intercettare e quindi trarre in arresto quattro persone residenti nella vicina penisola. Si tratta di un 34enne cittadino serbo, di un 48enne cittadino italiano, di un 68enne cittadino italiano e di una 55enne cittadina italiana. Le loro singole responsabilità nello svolgimento della rapina sono ancora al vaglio della magistratura. L’inchiesta è coordinata dalla procuratrice generale aggiunta Rosa Item. Inchiesta Spark - Lo scorso 4 novembre sono state arrestate 5 persone residenti in Italia (4 kosovari di cui due di 36 anni, uno di 32 anni e uno 33 anni e un 44enne italiano) nell’ambito dell’inchiesta denominata “Spark” coordinata dal procuratore pubblico Nicola Respini. Il quintetto (un sesto componente della banda è già stato identificato ma è ancora latitante) si è reso autore negli scorsi mesi di circa una ventina di furti con scasso a danno di aziende ticinesi. L’inchiesta, ha coinvolto per diversi mesi agenti dei vari reparti delle forze dell’ordine. Rapina all'Avia di Ranzo - Negli scorsi giorni, grazie alla fattiva collaborazione coi Carabinieri di Luino, è stato arrestato l’autore della rapina a mano armata perpetrata alla stazione di servizio AVIA di Ranzo il 5 giugno 2009, durante la quale era stato ferito gravemente il gestore dell’esercizio. L’autore è un 39enne cittadino italiano residente in provincia di Varese che già beneficiava a suo tempo di un permesso per frontaliero in Svizzera. È stato arrestato dagli inquirenti italiani a seguito di altri reati analoghi commessi in Italia, sempre a mano armata. Il confronto dei riscontri d’indagine acquisiti in Italia e in Ticino, hanno permesso di determinare la sua paternità anche per l’episodio di Ranzo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Antonio Perugini. Furto con scasso a Sementina - Infine, il 6 novembre a Sant’Antonino sono stati arrestati tre cittadini italiani, di 54, 52 e 44 anni mentre un quarto individuo è tuttora latitante. Il quartetto era fuggito a piedi dopo aver abbandonato l’auto a Camorino nel tentativo di sottrarsi a un controllo da parte di una pattuglia di polizia. Sono indiziati di aver commesso un furto con scasso in un’abitazione di Sementina. Durante la perquisizione della loro vettura con targhe italiane sono stati ritrovati numerosi attrezzi atti allo scasso. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Andrea Pagani. Cantone |
Collaborazione tra la Polizia cantonale e le Guardie di confine

Piazzogna:AVVISO alla POPOLAZIONE
Piazzogna ai ferri corti con S.Nazzaro?

giovedì 19 novembre 2009
Buon viaggio a chi parte

Sono in partenza per il mio ottavo viaggio in Africa. Una spedizione nel cuore profondo dell’Africa.
Dopo avere salito i 5895 mt del Kilimanjaro nel 2002, il Rwenzori 5109 mt. - dopo il Mount Kenya 5199 mt - è la terza montagna in ordine di altezza del continente Africano e rientra in un mio progetto
di esplorare e salire le tre grandi montagne d’Africa.
I Monti Rwenzori, per quanto poco conosciuti, sono la più grande catena montuosa in Africa e comprendente ben 6 cime che superano i 4.500 metri di altezza.
Dante Bianchi di Locarno -alpinista e viaggiatore - sarà il mio compagno in questa nuova avventura che prenderà vita il 3 dicembre.
Da queste righe giungano anche i miei più sinceri auguri a Tiziano Ponti (amico e compagno nelle tre ultime spedizioni) in partenza per l’Ojos del Salado 6893 mt nelle Ande Cilene.
..…………avere dei progetti e sognare è già essere in cammino!
manlio del curto
Mense scolastiche si mangia così male?


LUGANO - “A me capita spesso di avere mal di stomaco dopo avere mangiato. E non credo sia un caso”. È il racconto di una studentessa del Liceo di Mendrisio che frequenta la mensa della sua scuola. Il suo, a quanto pare, non è un caso isolato. Tra gli studenti e i docenti ticinesi regna un certo malumore nei confronti di Comida, la ditta a cui il Cantone ha appaltato la gestione di numerose mense scolastiche. “Io una volta ho trovato un pezzo di vetro nel risotto – racconta Ricardo Torres, ex studente alla SUPSI di Trevano –. Da quel momento non ho più mangiato in mensa. Anche perché il cibo è sempre stato pessimo”.Malumori nascosti - Dalla CSIA al Liceo di Lugano 2. Dall’ASP alla casa dello studente di Lugano, passando per il Centro Professionale di Massagno… La Comida è un’azienda leader nel settore dei servizi gastronomici in Ticino. E nel corso degli anni è riuscita a vincere numerosi concorsi a livello cantonale. “Sarà – dice un docente del luganese –. Però io continuo a sentire lamentele da parte degli studenti. E so che anche nel Sopraceneri c’è questo problema. Qualcuno mi ha detto che la carne di pollo cucinata contiene iniezioni di antibiotici. Mi sono sentito dire che è una cosa normale. Mah…Il problema poi è che quando passano i consulenti alimentari a controllare e gli si fanno presenti queste cose ti fanno sentire come uno che esagera”.
Il peso sullo stomaco - “Da noi la pasta è sempre stracotta – sostiene una collaboratrice SUPSI che pranza regolarmente in mensa –. Spesso c’è poco sugo o è piena d’olio. La qualità è scadente e non capisco perché attraverso i sondaggi non emergono queste cose. Non è per fare gli schizzinosi, ma non è normale che dopo pranzo si abbia sempre un peso enorme sullo stomaco. Nonostante le lamentele non è mai cambiato nulla purtroppo”. Per la nostra interlocutrice il sentimento di disagio è diffuso. “Tanta gente si lamenta – conferma –. Sia studenti, sia docenti. E poi c’è qualcosa che non va anche a livello di personale. Ho girato anche altre mense, gestite dalla Comida, e mi sono accorta che chi ci lavora è sempre triste. Ho notato, inoltre, che sono tutti italiani. Forse li prendono per pagarli poco…” Stefano Bello, studente dell’ASP, invece, la pensa diversamente. “Io mangio regolarmente in mensa – ammette –. E devo dire che non mi dispiace. Di solito si mangia piuttosto bene, anche se le porzioni sono spesso troppo piccole”.

Chissa cosa mangiano a casa loro per far si che il pranzo gli resti sullo stomaco.
A noi non é mai capitato !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Almeno i trasporti funzionano.
Bellinzona ,Gambarogno
mercoledì 18 novembre 2009
Monteceneri: tutto da rifare
Il TF ha annullato l'aggregazione del nuovo comune a cinque. Si dovrà rivotare
Comune di Monteceneri: è tutto da rifare. Lo dichiara il Tribunale federale che ha accolto il ricorso presentato dal "Gruppo spontaneo per una giusta aggregazione in Alto Vedeggio", contrario alla nascita del comune a cinque (con Camignolo, Bironico, Medeglia, Sigirino e Rivera). Il Gruppo infatti era favorevole alla nascita di un polo forte per tutta la regione, includendo Mezzovico-Vira e Isone che però, lo ricordiamo, avevano respinto l'aggregazione a sette. "Secondo il Tribunale Federale - spiega il Gruppo - il Gran Consiglio non poteva esprimersi senza conoscere prima il parere della popolazione interessata in relazione all'aggregazione senza Mezzovico-Vira, elemento importante per il progetto".Viene così annullata la decisione del Parlamento ticinese che aveva decretato la nascita del comune Monteceneri a cinque. Ora secondo il TF si dovrebbe ripetere una votazione consultiva tra i cinque comuni. A questo punto il Dipartimento delle istituzioni intende sottoporre le sue prime valutazioni al Governo in occasione della seduta della prossima settimana. Si tratterà in particolare di decidere, previa consultazione dei Municipi interessati dei cinque Comuni, se e quando procedere ad una votazione popolare consultiva sul progetto “a cinque”, ma anche di valutare, tenendo conto dei tempi necessari per completare l’iter, se procedere alla convocazione delle assemblee popolari per indire le elezioni dei Municipi e dei Consigli comunali. Occorre infatti ricordare che la legislatura comunale 2004-2008 per i cinque Comuni è stata prolungata dal Consiglio di Stato per consentire la nascita del nuovo Comune. Si reputa pertanto opportuno un approfondimento giuridico per capire se è sostenibile l’ulteriore permanenza in carica degli organismi eletti nel 2004.tinews
Plr del Gambarogno, nasce la nuova sezione
D.I/RED.
Il tempo stringe e il 25 aprile 2010 il Comune unico ‘Gambarogno’ (da Dirinella a Contone) sarà realtà. I vari movimenti politici si stanno muovendo e i primi nomi di possibili candidati cominciano a circolare... Il Partito liberale radicale dà il ‘la’ alla campagna elettorale in vista del voto per il nuovo Municipio e il nuovo Consiglio comunale. Il Circolo Plr del Gambarogno, il cui direttivo è formato da tutti i presidenti delle sezioni locali, ha deciso di creare una sezione regionale. L’assemblea costitutiva avrà luogo domani, giovedì 19 novembre, alle 20.15 nel Centro scolastico di Vira. «Sarà un’importante occasione per essere informati direttamente sull’attuale stato dei lavori di preparazione in vista della creazione del nuovo Comune, ma anche per essere coinvolti nell’elaborazione di un programma che possa legittimamente raccogliere le attese della nostra popolazione».
I partecipanti dovranno approvare la proposta di statuto della nuova sezione, che prevede, fra l’altro, la facoltà di costituire delle Sottosezioni di frazione, a garanzia di un’adeguata rappresentanza degli attuali comuni. All’assemblea interverrà anche Walter Gianora, candidato alla successione di Giovanni Merlini in qualità di presidente cantonale. la regione
PS in attesa delle nuove bollette potete pagare la tassa anche con quella vecchia
Musica e sculture a Magadino

Gala speciale per la Filarmonica gambarognese
Può rilasciarci qualche anticipazione? «I primattori in sala saranno ovviamente i musicanti, ma a fungere da “vallette” vi saranno una ventina di sculture in pietra e in legno realizzate dagli artisti Edgardo Ratti e Angelo Ferrari. Un gioco di luci ne esalterà lo splendore al momento dell’esecuzione musicale. Non aggiungo altro per non privare il pubblico del gusto dell’interpretazione». Per entrare nelle viscere dell’evento, dopo aver scoperto che tutte le sculture “parlano al femminile” ci affidiamo al commento del maestro: «Quest’anno il concerto diventa un momento di riflessione sulla figura della donna nella nostra realtà. Da sempre ispiratrice di ogni disciplina artistica, ella ci accompagna in ogni nostra azione, piccola o grande che sia.(...) Grazie alle opere di Edgardo Ratti e Angelo Ferrari, due artisti ticinesi, maestri della scultura, sperimenteremo insieme come diverse discipline artistiche, quali scultura, pittura, e non da ultimo la musica, riescono a convergere regalandoci una lettura affascinante e ricca di spunti di riflessione sulla figura femminile. Il giubileo del centenario della musica da film non poteva passare inosservato. Un ulteriore intreccio sarà proprio quello che coinvolge alcune tra le più famose colonne sonore dell’ultimo secolo, tratte inevitabilmente anch’esse da opere che hanno come protagoniste la donna».
Viste le premesse è facile prevedere il “tutto esaurito”. Ne prendano nota gli interessati per non correre il rischio di perdere il treno. Il concerto di domenica 22 novembre inizierà alle 16.
Aeroporto di Magadino nel mirino delle associazioni ambientaliste.

Wwf, Pro Natura e Ficedula danno anche alcuni suggerimenti sui posti di lavoro che andranno persi, indicando semplicemente che per gli stessi sia valutato seriamente il loro trasferimento in altri sedi.Una soluzione che se rammentiamo bene, a Bellinzona per le Officine delle FFS portò oltre 10 mila ticinesi in piazza.
Gli ambientalisti oltre a chiedere il drastico ridimensionamento dell’ Aerodromo, in attesa di trovare la soluzione, chiedono di scalare successivamente il numero di movimenti ammessi, in particolare in primavera, per diminuirne l’impatto: esse ritengono che la diminuzione da 63 a 55 mila movimenti annui prevista dal Piano Direttore sia insufficiente. Si tratterebbe pur sempre di 150 movimenti al giorno e secondo le tre associazioni ancora troppi per le Bolle.ticinolibero