
Il Presidente del patriziato di Vira Gambarogno fa notare quanto segue e pure io Taddei Eros membro dell'ufficio Patriziale Di Gerra Gambarogno non posso che sostenere quanto scritto da Davide Morotti .
Ho letto con piacere la bozza del programma politico
liberale,condivido e sostengo pienamente queste proposte, purtroppo
pero si dimenticano i Patriziati i maggiori proprietari di territorio
gambarognese con vaste superfici boschive,pascoli,alpeggi,acquedotti,
cascinali,appartamenti,ecc.. Si parla di uno sviluppo turistico
esclusivamente dai monti scendendo fino alla riva del lago?Quante
persone frequentano le nostre montagne i nostri boschi e i nostri
alpeggi?Con il nuovo comune i patriziati saranno un punto di
riferimento.
Attualmente lavorano con importanti progetti di valorizzazione del
territorio e per uno sviluppo del turismo "di montagna".
Si vogliono proprio escludere i patriziati ?
Morotti Davide
Ebbene finalmente anche i patriziati del Gambarogno, alcuni ricchi ed altri poverelli, si affacciano alla finestra, alla ricerca di collaborazioni e sinergie con il comune nascente.Purtroppo finora , al contrario di quanto traspare dalle considerazioni, si son ben guardati dal fare discorsi analoghi con i comuni attuali, tranne forse quando sono stati alla ricerca di sponsorizzazioni o finaziamenti per realizzare opere ,talvolta, perchè sussidiate, più costose che realizzate direttamente.Valorizzazione dei boschi? Bisogna fare delle scelte: realizziamo dei veri sentieri di montagna, favorendo un vero turismo pedestre, oppure si vogliono sfruttare i boschi , economicamente, con il taglio di legname che ne favorisce la rigenerazione, combattendo l'atrofizzazione degli alberi che sono costretti a crescere in modo sproporzionato?Nel secondo caso ci vogliono strade praticabili che diano accesso anche agli alpi, dove attualmente il lavoro è poco rimunerativo rispetto all'impegno e alle spese.
RispondiEliminaÈ da salutare positivamente questa ulteriore apertura da parte di questi enti, maggiori proprietari fondiari della zona.Ci vogliono proposte concrete!
E chissà che altri enti,od organizzazioni presenti nel Gambarogno, abbiano ad aprirsi a nuove sinergie con il pubblico, finalizzando il tutto ad un miglioramento del quotidiano vivere sulla sponda magra del lago!