giovedì 1 aprile 2010

Dallo smog all’ictus

Dallo smog all’ictus
Uno studio effettuato a Como dimostra lo stretto legame
M.M.



Che l’inquinamento atmosferico sia dannoso non è certo una novità per nessuno. Senza alcun dubbio, lo smog è il nemico numero uno per il sistema respiratorio. Al punto che spesso causa decessi per tumori ai polmoni.

Ora si viene a sapere che lo smog provoca anche ictus cerebrali: uno studio svolto per la prima volta in Italia, e più precisamente a Como, dimostra infatti questa correlazione. Pm10, biossido di azoto, ossido di carbonio e ozono favoriscono l’insorgere degli ictus ischemici. Lo prova lo studio realizzato da un team composto da medici dei reparti di neurologia degli ospedali Sant’Anna e Valduce di Como e Niguarda di Milano che, con l’aiuto di uno statistico, hanno seguito e elaborato gli ictus registrati in provincia di Como negli ultimi tre anni.

Pubblicato su Neurological Sciences (la rivista scientifica ufficiale della Società Italiana di Neurologia), il lavoro ha messo in evidenza la correlazione tra inquinamento e ictus. Il legame risulta essere maggiormente marcato in inverno, periodo durante il quale a causa dell’aria maggiormente inquinata i casi di ictus aumentano dell’8%. La correlazione tra inquinamento atmosferico e ictus è già stata dimostrata nel Nord America e nel Sud-est asiatico.

La ricerca con il coinvolgimento dei cardiologi dei tre ospedali impegnati nello studio tende ad evidenziare una correlazione tra le sostanze nocive e le trombosi cardiache. Motivo in più per combattere l’inquinamento atmosferico e non solo con misure estemporanee.

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