Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

lunedì 7 giugno 2010

La montagna, l'ultimo grande spazio di libertà


Il 2009 è stato un anno particolarmente favorevole per i rifugi alpini svizzeri, che hanno registrato un numero record di pernottamenti. Semplice effetto della crisi o c'è dell'altro? Swissinfo.ch ne ha discusso con la guida alpina Mario Casella.


359'000 nottate in capanna, ovvero l'11% in più rispetto all'anno precedente, con un fatturato di 28 milioni (+13%): è il risultato eccezionale registrato dal Club alpino svizzero (CAS) durante l'ultima annata.

Comunicando questi dati, il CAS stesso ha avanzato alcune possibili spiegazioni: la crisi economica, che ha spinto molti svizzeri a restare in patria per le vacanze; l'estate particolarmente calda; l'inverno propizio alle gite con racchette e pelli di foca, senza dimenticare l'attenzione mediatica suscitata dall'apertura di nuove strutture.

Per analizzare questo fenomeno, swissinfo.ch ha interpellato Mario Casella: guida alpina dal 1985, giornalista e documentarista, nonché responsabile del CAS sezione Ticino. infosuisse

http://www.swissinfo.ch/ita/index.html

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