Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

lunedì 7 giugno 2010

MA CERON CASA TE COMBINI

Il Mondiale vietato all'Armando...
Le telecronache della Svizzera dal Sudafrica senza la voce di Ceroni

GINEVRA Sorpresa l'altra sera sul canale di RSI La2 che trasmet­teva in diretta la partita tra Svizze­ra e Italia. Al microfono, contra­riamente al solito, non c'era Ar­mando Ceroni, che da un paio d'anni commenta le partite dei rossocrociati, bensì Giampaolo Giannoni in coppia con Antonio Esposito.
Che è successo? Una malattia im­provvisa dell'Armando? Un inci­dente?
Niente di tutto questo. Benché le bocche a Comano siano chiuse, sembra che Armando Ceroni non solo non abbia commentato Sviz­zera-Italia, ma dovrà anche ve­dersi da casa - o dallo studio - tut­to il prossimo Mondiale sudafri­cano, per una decisione dettata dai vertici dell'azienda.
Eppure venerdì, durante una con­ferenza stampa nella quale la di­rezione della nostra televisione ha presentato la megagalattica spedizione dei suoi in terra suda­fricana (ancora una volta all'in­segna della razionalità e del con­tenimento delle spese...) nulla è stato detto a proposito del silura­mento di Ceroni, che sembra sia maturato a Crans Montana, do­ve gli inviati della RSI (e parlia­mo della televisione, non della radio) non si sono fatti notare sol­tanto per la presenza di una folta pattuglia di inviati che non se la sono sentita di far ritorno a casa dopo la partita di Sion e prima di quella di Ginevra, ma anche per qualche... capriccio della prima voce dei telecronisti, che a Zurigo sembra non sia stato particolar­mente apprezzato.
A questo punto, se Ceroni rimar­rà a casa e sarà sostituito da un collega che già fa parte della spe­dizione non cambierà pratica­mente nulla, ma visto che alla fac­cia dei presunti risparmi a Coma­no si largheggia come e più di pri­ma, magari si troverà il modo di raddoppiare i sostituti e richia­mare in servizio qualche altro «veterano» oltre a Sergio Ostinel­li. A noi non resta che aspettare: magari qualcuno a Comano cor­reggerà il comunicato stampa di venerdì.CdT

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