Non c’è forse un nesso tra l’ultimo diaframma che cade in galleria e il fatto che la stazione di Lugano diverrà (secondo Ferrovia 2030) capolinea del cantiere del secolo. O forse ce n’è uno ed è la speranza di un treno ultrarapido che si trova davanti un muro. A Nicoletta Mariolini , municipale incaricata dei dossier ferroviari, chiediamo un parere su questa prospettiva.
« Penso – ci dice – come pensano tutti i ticinesi: battiamoci e facciamo di tutto affinché ciò non avvenga! Con questo spirito il Municipio di Lugano ha approvato la risoluzione a sostegno di una nuova linea ferroviaria attraverso le Alpi, completa da confine a confine, ribadendo sia la necessità della realizzazione della circonvallazione di Bellinzona sia il completamento a sud » .
I tempi di realizzazione sono però molto lunghi. Cosa fare nel frattempo?
« Vogliamo guardare alle opportunità che ci offre quest’opera storica e non solo alle sue criticità. Affinché gli ingentissimi investimenti infrastrutturali realizzati nei decenni scorsi sull’asse del Gottardo possano sviluppare appieno il loro potenziale, è essenziale garantire alle infrastrutture ferroviarie le necessarie risorse. In particolare, il nostro Municipio chiede di affrontare il potenziamento dell’asse Bellinzona-Luino-Gallarate quale soluzione intermedia atta a coprire l’accresciuto fabbisogno, in attesa del completamento di Alp-Transit a sud di Lugano. Questo potenziamento contribuirebbe a limitare l’impatto ambientale ed i rischi legati all’attraversamento della città di Lugano di un numero molto più importante di convogli, più lunghi e pesanti. La riqualifica della Stazione Ffs, la sua messa in sicurezza e la realizzazione dei ripari fonici sono pure passi essenziali per non farci trovare impreparati ».
« Penso – ci dice – come pensano tutti i ticinesi: battiamoci e facciamo di tutto affinché ciò non avvenga! Con questo spirito il Municipio di Lugano ha approvato la risoluzione a sostegno di una nuova linea ferroviaria attraverso le Alpi, completa da confine a confine, ribadendo sia la necessità della realizzazione della circonvallazione di Bellinzona sia il completamento a sud » .
I tempi di realizzazione sono però molto lunghi. Cosa fare nel frattempo?
« Vogliamo guardare alle opportunità che ci offre quest’opera storica e non solo alle sue criticità. Affinché gli ingentissimi investimenti infrastrutturali realizzati nei decenni scorsi sull’asse del Gottardo possano sviluppare appieno il loro potenziale, è essenziale garantire alle infrastrutture ferroviarie le necessarie risorse. In particolare, il nostro Municipio chiede di affrontare il potenziamento dell’asse Bellinzona-Luino-Gallarate quale soluzione intermedia atta a coprire l’accresciuto fabbisogno, in attesa del completamento di Alp-Transit a sud di Lugano. Questo potenziamento contribuirebbe a limitare l’impatto ambientale ed i rischi legati all’attraversamento della città di Lugano di un numero molto più importante di convogli, più lunghi e pesanti. La riqualifica della Stazione Ffs, la sua messa in sicurezza e la realizzazione dei ripari fonici sono pure passi essenziali per non farci trovare impreparati ».
Speriamo che tutti i Gambarognesi abbiano letto questa intervista e reagiscano , assieme alle autorità a questa prevaricazione.Le elezioni si avvicinano.Le scelte delle persone deve avvenire sopratutto su queste problematiche che possono determinare il futuro per generazioni .
RispondiEliminazoccole che parlano inutilmente .Saprà la Mariolini dove si trova il Gambarogno?
RispondiEliminaSempre complimenti per il linguaggio!! Ma non dovrebbe esserci un curatore del blog che controlla?
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