Elaborato un pacchetto di misure per incentivare le tecnologie ecocompatibili in Svizzera
Il Consiglio federale vuole impegnarsi in favore di un'economia più sostenibile con l'obiettivo di far diventare la Svizzera, entro il 2020, paese leader nelle tecnologie pulite.A tale scopo è stato elaborato un piano direttivo inteso a rafforzare il settore «cleantech», presentato oggi dai responsabili politici dell'economia e dell'ambiente, Doris Leuthard e Moritz Leuenberger, che sarà presto messo in consultazione.Se tutti gli abitanti della Terra vivessero come gli Svizzeri, ci vorrebbero più di due pianeti per far fronte alle loro necessità, ha sottolineato il titolare del DATEC uscente. «Dobbiamo adattare il nostro sistema di vita e puntare sulla sostenibilità», ha aggiunto la responsabile del Dipartimento federale dell'economia Doris Leuthard, che prenderà il posto di Leuenberger il primo novembre prossimo..«La Svizzera è forte, ma l'estero è più avanti», ha ammesso Doris Leuthard. Negli ultimi dieci anni, il nostro Paese ha perso il vantaggio che aveva in questo campo a livello internazionale. Ne sono la prova la diminuzione della parte elvetica nei brevetti cleantech e il calo delle esportazioni di questo genere nel commercio mondiale.Il rischio, ha riconosciuto la titolare dell'Economia, è che con questa politica diminuisca il gettito fiscale ma occorre pensare sul lungo periodo. Nel 2020 il volume delle tecnologie pulite salirà dagli attuali 2000 a 2900 miliardi di franchi. Uno sforzo sarà fatto anche a livello di informazione della popolazione, in particolare sull'impatto ambientale dei vari prodotti.In Svizzera il settore della tecnologia «verde» dà lavoro a circa 160'000 persone, ossia il 4,5% della popolazione attiva. Ogni anno genera un valore aggiunto lordo di 18-20 miliardi di franchi, cifra corrispondente al 3-3,5% del PIL. Questi dati sono simili a quelli prodotti dal turismo, ha sottolineato Leuthard.
Il Consiglio federale vuole impegnarsi in favore di un'economia più sostenibile con l'obiettivo di far diventare la Svizzera, entro il 2020, paese leader nelle tecnologie pulite.
A tale scopo è stato elaborato un piano direttivo inteso a rafforzare il settore «cleantech», presentato oggi dai responsabili politici dell'economia e dell'ambiente, Doris Leuthard e Moritz Leuenberger, che sarà presto messo in consultazione.
Se tutti gli abitanti della Terra vivessero come gli Svizzeri, ci vorrebbero più di due pianeti per far fronte alle loro necessità, ha sottolineato il titolare del DATEC uscente. «Dobbiamo adattare il nostro sistema di vita e puntare sulla sostenibilità», ha aggiunto la responsabile del Dipartimento federale dell'economia Doris Leuthard, che prenderà il posto di Leuenberger il primo novembre prossimo..
«La Svizzera è forte, ma l'estero è più avanti», ha ammesso Doris Leuthard. Negli ultimi dieci anni, il nostro Paese ha perso il vantaggio che aveva in questo campo a livello internazionale. Ne sono la prova la diminuzione della parte elvetica nei brevetti cleantech e il calo delle esportazioni di questo genere nel commercio mondiale.
Il rischio, ha riconosciuto la titolare dell'Economia, è che con questa politica diminuisca il gettito fiscale ma occorre pensare sul lungo periodo. Nel 2020 il volume delle tecnologie pulite salirà dagli attuali 2000 a 2900 miliardi di franchi. Uno sforzo sarà fatto anche a livello di informazione della popolazione, in particolare sull'impatto ambientale dei vari prodotti.
In Svizzera il settore della tecnologia «verde» dà lavoro a circa 160'000 persone, ossia il 4,5% della popolazione attiva. Ogni anno genera un valore aggiunto lordo di 18-20 miliardi di franchi, cifra corrispondente al 3-3,5% del PIL. Questi dati sono simili a quelli prodotti dal turismo, ha sottolineato Leuthard.
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