“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

giovedì 28 ottobre 2010

ED ORA ARRIVA L'AEROPORTO A CHI DIRE GRAZIE?

Progetti Dopo la A2-A13 riflettori sull'aeroporto
Evitati i conflitti con la nuova strada, prossimi mesi decisivi


 In realtà da tempo ormai erano stati scongiurati i potenziali conflitti fra i due progetti, ma negli ultimi anni quello del collegamento veloce fra il Locarnese e la rete autostradale pareva prioritario. Ora che, finalmente, dopo una lunga procedura, il tracciato ideale per la A2 A13 è stato scelto e inviato a Berna, sul Piano di Magadino gli occhi possono nuovamente posarsi sull'aggiornamen to delle infrastrutture dell'aeroporto cantonale, confinato in... sala d'attesa degli uffici federali ormai dal 2005. Tan to che, a più riprese, varie istituzioni (dal Governo stesso, all'ex Regione Locar nese e Vallemaggia - oggi Ente di svi luppo regionale -, fino alla Commissio ne intercomunale dei trasporti) aveva no più volte bussato alle porte del Con siglio federale affinché il dossier ripren desse la via del decollo. Ora, finalmen­te, gli ultimi dettagli ancora da chiarire parrebbero definiti e per i primi mesi dell'anno prossimo sono attesi svilup pi concreti.
Iniziamo col dire che la recente deci sione riguardante la variante del colle gamento fra Locarnese e rete autostra dale non compromette gli sviluppi fu turi dell'aerodromo locarnese. Almeno non quelli a medio termine. «Fin dal 1999 - spiega al CdT
 Davide Pedrioli , delegato cantonale per l'aviazione civi le -, con la decisione del Consiglio di Stato di limitare gli interventi al man tenimento dell'attuale tipologia di traf fico, è venuto a cadere il pericolo che, anche puntando sull'odierno tracciato della vicina strada cantonale, le due op zioni venissero in conflitto». In buona sostanza, dunque, il previsto allunga mento della pista di 170 metri verso est è realizzabile anche se il nuovo colle gamento A2-A13 seguirà, in linea di massima, l'attuale tracciato, così come auspicato da Bellinzona. È chiaro, pe rò, che una simile scelta bloccherà irri mediabilmente eventuali potenziamen ti della struttura aeroportuale a lungo termine. Un'ipotesi, quest'ultima, che sembra comunque assai poco proba bile. Almeno ad oggi. Visto che sia Can tone sia Confederazione puntano, co me detto, sul mantenimento del nume ro e del tipo di movimenti odierni. Ma per raggiungere tale obiettivo è comun que necessario intervenire, soprattut to per garantire i criteri minimi di sicu rezza nel cui ambito era stato pensato l'allungamento della pista, elemento principale del progetto di aggiornamen to all'aeroporto di Locarno-Magadino. Un intervento che, dopo qualche ten tennamento, è finalmente stato sotto scritto in modo deciso, a inizio anno, anche dal Dipartimento federale del l'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), cosa che ha permesso di inserirlo nella relativa scheda del Piano settoriale dell'infra struttura aeronautica (PSIA).
Un passo importante, quest'ultimo, che dovrebbe ora finalmente sbloccare una procedura ormai praticamente ferma dal 2005. Se tutto andrà come previsto, infatti, entro i primi mesi dell'anno pros simo, Berna dovrebbe finalmente met tere in consultazione la scheda PSIA di cui parlavamo sopra e, in concomitan za, potrebbe pure essere messo in pub
blicazione anche il progetto di aggior namento dell'aerodromo locarnese. Due passi che il Ticino attende da tem po e che permetteranno di garantire un futuro certo ad un'infrastruttura che, non dimentichiamolo, è pur sempre nei primi cinque posti a livello nazionale per numero di movimenti e che garan­tisce oggi oltre duecento posti di lavo ro. Senza contare che le opere previste andrebbero a completare il quadro, po nendosi accanto a quelle recentemen te eseguite presso l'aeroporto militare, con un investimento complessivo di 60 milioni di franchi.
Intanto dovrebbe presto tornare da Ber na con un preavviso positivo anche il progetto per la realizzazione della nuo va base destinata agli equipaggi della Rega, che sarà costruita accanto a quel la attuale. Tempi più lunghi invece, pre sumibilmente, per la nuova aviorimes sa della Gofir SA, società che si occupa del trasporto aereo di persone sia da Agno sia da Magadino. Il relativo pro getto, che prevede un investimento di circa quattro milioni di franchi, era sta to pubblicato nel 2004 e, a livello can tonale, non era stato osteggiato da al cun ricorso. Il dossier era poi partito al la volta dell'Ufficio federale dell'avia zione civile, sul cui tavolo si è «arena to». È presumibile che la Confederazio ne intenda attendere l'esito delle pros sime procedure relative all'aggiorna mento delle infrastrutture aeroportua li prima di pronunciarsi sull'hangar che la Gofir vorrebbe realizzare presso lo scalo locarnese.
 da CdT

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