“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

sabato 20 novembre 2010

PPD a congresso a Chiasso, è finita l’era del Gigio Nel programma del partito, approvato oggi a Chiasso, viene “corretta” la linea di Luigi Pedrazzini sulle aggregazioni.


Si è tenuto quest’oggi al Cinema Teatro di Chiasso il congresso del Partito Popolare Democratico (PPD). All’ordine del giorno le relazioni dei candidati al Consiglio di Stato, la discussione e l’approvazione del programma elettorale e la presentazione dei candidati al Gran Consiglio.
Il PPD per il Ticino
Nel programma politico del PPD si evince la volontà di riaffermare il nostro Cantone nel contesto nazionale, e cerca di rispondere ai cambiamenti degli equilibri internazionali, accentuati dalla recente crisi finanziaria, che anche da noi, dopo anni di crescita e prosperità, hanno provocato un senso di incertezza e di inquietudine per il futuro.
Sono stati riaffermati i valori fondamentali “che hanno garantito lo sviluppo del nostro paese”, ossia la sovranità popolare, il federalismo, la sussidiarietà, la solidarietà e la neutralità.
Sono otto i punti in cui si articola il programma politico del PPD. Il primo punto è consacrato al benessere e lo sviluppo della famiglia, proponendo agevolazioni fiscali per le famiglie che si fanno carico dell’educazione dei figli, delle cure dei genitori anziani e dei familiari malati. Ma non solo. Il PPD propone misure per permettere il sostegno della coesione dei nuclei familiari, conciliando vita professionale e tempo dedicato alla famiglia, come ad esempio i congedi parentali, gli asili nido, … . Sostegno anche agli assegni familiari per gli indipendenti, a misure per la copertura delle spese socio-sanitarie, a strumenti per prevenire e combattere le dipendenze.

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