Assicurazioni dell'USTRA sul futuro collegamento veloce del Locarnese con l'autostrada
Marco Borradori ha consegnato oggi a Berna le proposte cantonali sul collegamento veloce A2-A13 sul Piano di Magadino. Tre le varianti promosse dal Cantone, su indicazione del gruppo di lavoro insediato dal Territorio, che aveva espresso una chiara preferenza per la sistemazione (con parziale interramento in prossimità degli abitati) dell’attuale strada cantonale.
In alternativa il Consiglio di Stato caldeggia il tracciato parallelo alla ferrovia con tratti interrati a Quartino e a est di Cadenazzo e quello dell’intero percorso in galleria (6 chilometri). Ora la palla passa all’USTRA, prima che della questione vengano investiti Governo e Camere federali.
Il messaggio sarà sottoposto al parlamento federale il prossimo anno, nell’ambito del piano settoriale delle strade, con cui la Confederazione si impegna a realizzare le nuove strade cantonali. Il pacchetto sarà votato nel 2012 ed entrerà in vigore nel 2014. Il Locarnese potrà essere collegato all'A2 non prima del 2025.
Intanto però oggi a Berna il Cantone ha avuto rassicurazioni sull’importanza del collegamento a livello nazionale e sull'intenzione della Confederazione di assumersi i costi di realizzazione e di manutenzione dell'opera.
Sembra quindi ripartire il progetto, che aveva avuto una pesante battuta d'arresto nel settembre 2007 con la bocciatura in votazione popolare della Variante '95. I nuovi tracciati proposti dal Cantone sembrano però godere di un maggiore consenso.
PS.speriamo che Berna non sia miope come i ticines
Ci si augura veramente che a Berna,liberi dalle pressioni locali, sappiano veramente valutare una soluzione che risponda alle aspettative di un collegamento che garantisca un collegamento veloce e diretto tra Locarno e la A2.Quello scelto dai famosi esperti dimostra ancora una volta la poca competenza e volontà di risolvere un problema in sospeso da quasi quarant'anni!
RispondiEliminae se la tempistica migliore é la consegna nel 2025 ma + probabile 2030 la variante 2 nasce già vecchia, in poche parole dove oggi sono previste le rampe per la protezione dell'aglomerato nel 2030 l'aglomerato avrà già superato quelle rampe quindi la tesi della variante 2 per la protezione delle abitazione non regge.
RispondiEliminaSarà un'ulteriore cannata dei nostri politici, perchè tale è la scelta e non tecnica o funzionale.Oramai si sono resi conto tutti che non sta in piedi, ma per paura che Berna dica no, fanno silenzio, sia chi era favorevole prima che i contrari.
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