Basso Gambarogno: quale rilancio?
Come riportato sotto, l’articolo apparso su La Regione recentemente, cerca di portare a conoscenza dei cittadini di un lavoro di ricerca eseguito , per concretizzare la situazione del Basso Gambarogno, dal punto di vista delle residenze primarie e secondarie, dei servizi presenti , viabilità ecc,ecc.
Sicuramente è stato un impegno temporale non indifferente, ma già all’inizio il mandato ha dato l’impressione più di una ghettizzazione di una parte molto interessante del nostro comprensorio. Il tutto è nato a dire il vero dalla inopportuna e ingiustificata chiusura della sede scolastica di Gerra. ( Foto Gambarogno al tramonto)
Il problema della
secondarizzazione delle residenze non è un problema del Basso Gambarogno, ma è
una epidemia che , in modo subdolo si stà allargando anche a est, dove
vistosamente anche nel paese di San Nazzaro, e relativi agglomerati i cartelli
“ si vende “ si sprecano e già si allungano verso Vira. Il tutto anche favorito
da alcune alchimie di legge che
permettono di snaturare i nuclei , favorendo la speculazione edilizia che prima
era messa all’indice come le case di vacanza, ma che ora non sono altro che
oggetti di investimento che oramai rimangono chiuse tutto l’anno.
Lo studio, per chi ha avuto
la possibilità di leggerlo e rileggerlo , porta ben altre proposte di quelle
piuttosto leggere, enfatizzate nell’articolo pubblicato. Non che non appaiono
nei riassunti presentati, ma la sostanza è quella che già appariva nel progetto
aggregativo ( come mai non se ne parla e non è stato rivisto?) voluto e
approvato dalla cittadinanza quasi una quindicina di anni fa.
Lo studio dice a chiare
lettere che il comune deve impegnarsi maggiormente nella promozione delle
residenze primarie, sfruttando le potenzialità già di sua proprietà . E qui, dando seguito a
questa basilare indicazione, la politica non ha saputo far di meglio che
destinare un importante terreno pianificato a primario, a posteggio privato
riservato agli impiegati del porto regionale.
Lo studio propone inoltre
delle facilitazioni fiscali e agevolazioni sul territorio per chi verrebbe a
stabilirsi in questo comparto: la decisione del municipio è stata quella di
aumentare il moltiplicatore in modo esponenziale (misura fortunatamente caduta
per mano di un attento consiglio comunale) Lo studio indica inoltre la carenza
di posteggi, difficoltà di reperimento. Prendendo atto di
questo la misura adottata dal municipio è sta quella di salassare i cittadini
aumentando ingiustificatamente tutte le tariffe di posteggio oramai i più cari del Ticino (a notte si
possono oltrepassare abbondantemente i 10.-)
I residenti e soprattutto i
nostri ospiti , hanno affermato di apprezzare in particolare quei momenti di
aggregazione estivi, le feste popolari, le ricorrenze, animate da volontari dei
paesi con abnegazione e sacrifici: chi tanto apprezza ha auspicato che vengano
mantenute nella forma , senza andare a creare eventi tipici delle città movida.
Anche qui il municipio ha saputo cogliere la palla al balzo: a chi organizza
queste feste vengono ora imposti balzelli marcati per poter usufruire di quelle
attrezzature di base per poter dare una presentazione decente a queste feste.
Evidentemente alcuni hanno tirato i remi in barca e altri lo faranno.
Senza entrare nel kit di sopravvivenza Vivere in Gambarogno, quello di importante che viene evidenziato e ripetuto, ( dimentichiamo i volteggi sulla piazza virtuale) è la riattivazione di un centro di interesse,( intergenerazionale ??) a Gerra. Un centro di interesse esiste e rimane attivo se vi è una attività quotidiana e continuata durante tutto l’anno. Evidentemente da evitare assolutamente una priorizzazione delle famose sale terza età, per i lavoretti manuali, o il gioco delle carte, anche se queste attività aiutano la socializzazione.
L’unica attività che creerà un centro di interesse per tutti , e attorno al quale potrà nascere una rivitalizzazione del comparto ,sarà la riapertura di una sede scolastica destinata a scuola di infanzia seria e definitiva, attorno alla quale , per esperienza si sa che nascono una miriade di altre iniziative che coinvolgono e creano effettivamente la piazza del “paese”.
E anche qui il municipio ha previsto
subito, a scanso di equivoci, di mettere mano a un intervento di restauro dei
locali a Vira utilizzato
attualmente quale asilo ( e non scuola dell’infanzia)
E per il momento finiamola
qui, che i fogli si appiciccano alle dita .
Una proposta sarebbe di
allargare da subito la conoscenza di questo documento almeno a tutta la parte
rivierasca del Gambarogno. E questo per non dimenticare il costo di 25000.- che
soltanto per la fattura merita ben più attenzione e approfondimento.
Se vogliamo veramente salvare tutto il Gambarogno unito, ci vuole progettualità e lungimiranza. Le considerazioni che oramai siamo destinati a un territorio solo di case aperte 3 settimane all’anno, ha fatto il suo tempo, e sono solo espressioni di rinuncia e accomodamento.
Zio Bill
Hei zio bill ,hai perfettamente fatto centro .
RispondiEliminaBuona riflessione!
RispondiEliminaCari compaesani del basso Gambarogno. Il municipio ha già investito per voi 25000.- bigliettoni per lo studio per la vostra rinascita. Per cui ora basta pretendere ancora qualcosa. Il comune ha deciso che in tutti i casi per i prossimi 4 anni non verrà pestato chiodo in zona, se non per l'illuminazione pubblica e un pezzo di fognatura. Il comune è impegnato in ben altre opere valorizzanti il nostro bel Gambarogno, creando una fantastica pista per le biciclette sui crinali del Gambarogno e del Paion, sfruttando i sentieri attuali rimessi a nuovo. Opera che convoglierà frotte di turisti nelle nostre case di vacanza e nei ritrovi pubblici nostrani.
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