“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

lunedì 18 luglio 2011

Dalla palude..............

Il Martin pescatore sussurra
..ancora una volta di fretta si parla, e come i saggi sanno la fretta è cattiva consigliera e porta spesso a scelte non propriamente soddisfacenti.
A passo di marcia (sostenuto) tutto il Gambarogno dovrà fornirsi di contatori per la fornitura dell’acqua potabile, scelta discutibili, ma di principio abbastanza condivisibile.
Un po’ meno condivisibile è però stata la scelta del prodotto fatta dal Municipio (o dall’illustrissimo ufficio tecnico), infatti se sulle prima si é venduto il prodotto come svizzero, come uno dei migliori, con il miglior rapporto prezzo prestazioni, ora forse qualche stellina la dovrebbe togliere.
Sembrerebbe che i contatori di classe C made in Svizzera acquistati tramite le Aziende industrializzate di Lugano (AIL) siano fermi su una nave proveniente dal Portogallo, forse per mancanza di vento o di qualche visto d’importazione dall’UE.
Questi contatori svizzeri, oltre che provenire dal Portogallo, nota colonia svizzera, parrebbero avere una garanzia di servizio di SOLI 10 anni.
Sembrerebbe poi che il montaggio, oltre che doversi rivolgere alle ditte d’impianti sanitari autorizzate dal Municipio, dovranno intervenire anche i montatori elettricisti,
particolare questo fin’ora mai emerso e che andrà sicuramente a pesare direttamente o indirettamente sulla nostre tasche.
Forse con un po’ di meno fretta si poteva fare altre valutazioni, e optare per dei prodotti già disponibili in magazzino nel nostro Cantone, e la certezza della garanzia ventennale.
Staremo a vedere, per ora attendiamo la nave dal Portogallo con i prodotti svizzeri, e seguiremo i primi pionieri nell’installazione.

1 commento:

  1. Bè è ora di fare come il Bignasca con il centro culturale di Lugano, se è così effettivamente: sospendere la fornitura e verificare se il prodotto corrisponde effettivamente a quanto proposto in CC e a quanto richiesto in fase di concorso.Qualcuno lo aveva detto fin dall'inizio che forse la scelta non era azzeccata e che il solo nome AIL potesse essere sinonimo di garanzia, in quanto il prodotto non era loro.Per tanto così visto che si collabora già con la SES perchè non andare in questa direzione??Che si trovino le soluzioni definitive e relative garanzie prima dell'inizio del montaggio!!!

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