“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

sabato 27 agosto 2011

Sponda Sinistra :Con l’aggregazione impieghi garantiti

Le promesse di pulcinella
Avviso agli amici della Sponda Sinistra(sinistra si dice di una cosa inquietante, minacciosa.Wikipedia) attenzione alle promesse di pulcinella. 
Una volta eletto il municipio nomina chi ca...vuole e chi gli fa più comodo e solo e comunque a chi fornisce garanzie per i partiti e non per i requisiti  e se vi va bene arriveranno pure da qualche comune esterno al vostro .Per saperne di più guardate la sponda dove spunta il sole d'inverno.
Una garanzia: la riorganizzazione del personale amministrativo della Grande Locarno verrà condotta « senza procedere a licenziamenti ». Ma semmai « stimolando le riqualifiche di funzione che si rendono necessarie mediante l’acquisizione di conoscenze specialistiche ». Eventuali “esuberi” dal punto di vista della sostenibilità quantitativa dell’apparato amministrativo verranno regolati non sostituendo il personale partente, o quello che andrà al beneficio della pensione.
Il passaggio da 7 a un Comune solo di Sponda sinistra (semmai ci sarà) non riserverà dunque brutte sorprese dal punto di vista occupazionale. Degli attuali impiegati, per dirla in altre parole, nessuno rimarrà a casa contro la sua volontà. La promessa è stata messa nero su bianco, nel suo rapporto, dalla commissione di studio del progetto aggregativo che il 25 settembre andrà in votazione consultiva.
Complessivamente, scuole comprese, le unità lavorative della futura Amministrazione comunale saranno 570. « Grazie allo sfruttamento di nuove tecnologie di lavoro e a una razionalizzazione interna – si legge nel rapporto – si può ipotizzare un risparmio complessivo, a medio termine, del 2 per cento della spesa complessiva del personale, ciò che comporta una riduzione dell’ordine di circa 1 milione di franchi annui ». In più, esisterebbero le premesse « per andare oltre questa percentuale di risparmio, adottando una riforma dell’Amministrazione che potrà essere effettuata dal nuovo Comune ». Come? Mettendo in rete le varie infrastrutture esistenti e « liberando eventuali spazi che i singoli Comuni oggi occupano in affitto ».
Una grossa incognita è come la nuova situazione influirà sul “morale delle truppe”. È insomma tutt’altro che scontato un passaggio completamente indolore, per tutti, dall’attuale alla futura situazione lavorativa. Specialmente laddove funzionari con alti gradi di responsabilità (partendo dagli attuali segretari comunali) dovranno rivedere il proprio ruolo e la propria collocazione nel nuovo organigramma. Ritrovarsi in qualche modo sottoposto, da capo che si era, non è evidente, come non lo è dover modificare abitudini radicate negli anni, affrontare nuove dinamiche relazionali e magari cambiare luogo di lavoro.
Questa nube di incertezza addensatasi sulle Amministrazioni comunali avrebbe potuto essere dispersa con mesi di anticipo sulla pubblicazione dello studio, avvenuta poche settimane fa. Sarebbe bastato elaborare una bozza di organigramma, coinvolgendo gli impiegati dei singoli Comuni per far capir loro entro quali confini erano ipotizzabili dei cambiamenti. Ma non è stato fatto. O almeno non fino in fondo. In realtà un organigramma “di massima” esiste, e indica chiaramente, fra l’altro, che la presenza di “front office” nei singoli Comuni consentirà di mantenere in gran parte inalterata la situazione lavorativa sia degli impiegati dal medio livello a scendere, sia degli operai delle squadre comunali, che per la stragrande maggioranza continueranno a operare come e dove fatto finora. Perché dunque questo strumento non è stato utilizzato per coinvolgere a tempo debito gli impiegati? Perché in commissione di studio una proposta in tal senso non ha trovato l’unanimità. Secondo i reticenti, spetterà soltanto al nuovo Municipio approfondire questi aspetti. Una versione del tutto irrispettosa delle legittime preoccupazioni preventive di tutti gli impiegati interessati al cambiamento.
Assemblea sindacale
Proprio per capirci qualcosa in più, un’assemblea sindacale è stata convocata da Ocst, Vpod e Sit, in collaborazione con le commissioni del personale della Città di Locarno e del Comune di Minusio, per giovedì 8 settembre dalle 17.30 nell’Aula magna della Vignascia a Minusio. Tutti i dipendenti dei 7 Comuni potranno « discutere e approfondire aspetti di ordine sindacale come la garanzia del posto di lavoro, il regolamento organico, i diritti acquisiti, la cassa pensioni, eccetera ». Un altro obiettivo, scrivono i promotori, è « ottenere garanzie concrete da parte dei politici. Dai sindaci (membri della Commissione di studio) si vogliono informazioni che permettano al personale di farsi un’idea sulle future condizioni di lavoro e di poter votare con cognizione di causa ». Presenti il capo della Sel Elio Genazzi, il consulente esterno per il progetto aggregativo Christian Vitta e alcuni sindaci.

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