
Uno scenario come quello che in questi giorni si presenta agli occhi del passante (la
torre campanaria "imbragata" da ponteggi in uso nell'edilizia e "strozzata" da scalette
metalliche) non è nuovo a Contone. E1 nient'altro che la ripetizione "modernizzata" di
quanto già avvenuto nel mese di ottobre del 1958 quand'era stato innalzato il
campanile e posata la stella a otto punte (la Croce di Malta) sulla vetta. Era stato
ì'allora parroco don Fiorentino Galliciotti, capellano dell'Ordine, a voler dare un volto
più visibile al monumento sacro.
Il tempo che scorre veloce s'è portato via gran parte dei contonesi che avevano vissuto
da vicino l'evento e chi è rimasto...
ha ancora la possibilità di rivedere la scena e di
sfogliare qualche album di famiglia che conserva i ricordi. Silvano Rossi, presidente
dei Consiglio parrocchiale ci ha gentilmente informato su quanto sta succedendo: "Sono
passati più di cinquant'anni dall'innalzamento, la torre campanaria presentava macchie
non più tollerabili che facevano pensare (ingiustamente) all'incuria a chi è 'lontano1
dalla realtà parrocchiale". Allora, come si dice, avete saltato il fosso decidendo
d'intervenire ? "Esattamente: incoraggiati dal felice esito del risanamento delle
fondamenta (isolazione alla base per togliere infiltrazioni d'acqua) realizzato negli
ultimi tempi, abbiamo dato il via ai lavori di riverniciatura della torre campanaria e
della facciata della chiesa, quest'ultima pure in cattive condizioni". E i costi a quanto
ammontano ? "...Non dovremmo superare i 35-40W0 franchi, ma siamo incoraggiati
dalla generosità (già dimostrata concretamente) di molte persone legate al 'campanile
del villaggio' che risveglia in loro, al suono delle campane, ricordi lieti e tristi che si
allontanano nel tempo".
Diego Invernizzi
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