"«Con i ripari fonici il rumore raddoppia»":
C`é da chiedersi come mai gli
abitanti del Gambarogno vengano trattati con cosi poco rispetto dalle autorità
federali: la vicinanza della ferrovia alle case rende la situazione difficile da
sopportare soprattutto perchè non c`é un momento di quiete nemmeno durante la
notte. Sarà perchè siamo in pochi e poco agguerriti,già rassegnati che tanto non
c`é piu`niente da fare?
La gente che vive vicino all àeroporto di ZH
puo`contare su un periodo notturno di quiete; i TIR non viaggiano di notte sulle
autostrade(che solitamente non traversano centri abitati).... perché un`intera
regione , a vocazione turistica poi , non ha diritto a un periodo di
quiete?
E poi smettiamola con la storia tanto cara agli ambientalisti che il
treno sia il mezzo di trasporto ecologico per eccellenza: l`enorme quantita di
corrente elettrica che serve per la sua alimentazione non viene di certo
prodotta dai capi delle FFS pedalando sulla cyclette
la parte iniziale dell'articolo é condivisibile, il finale invece é una scioccheuua degna di discrisi da bettola..
RispondiEliminai treno oggi come oggi rappresentano ancori i mezzi trasporto per MERCI piì sicuri ed ecologici.
Iniziamo noi consumatori a consumare meno e più cose locali, poi forse i treni si accorciano e i tir diminuiscono.
se viaggiano le merci é solo per fare un servizio che noi, direttamente o indirettamente paghiamo
carlo S.
Anche se tutti gli abitanti del Gambarogno cessassero di consumare, i treni passerebbero lo stesso.
RispondiEliminaPerciò cercare di convincere il mondo come suggerisce il commentatore di prima è una soluzione praticabile solo nei sogni.
È noto che non solo in bettola ma anche nelle università la verginità ecologica del treno è messa in discussione soprattutto se si considerano le polveri fini, ossido di azoto e per noi inquinamento fonico.
In quanto a sicurezza non dimentichiamo i morti di Viareggio.