Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

domenica 19 agosto 2012

Caldo d'estate e freddo d'inverno


In questi anni non fa più semplicemente caldo o freddo. No, fa sempre “molto” caldo e sempre “molto” freddo. Sono almeno cinque o sei anni che sento parlare del luglio “più caldo del secolo”, dell’agosto più piovoso del millennio e dell’inverno più mite da quando esiste l’uomo sulla terra.
Non è una anomalia? Non è una buffonata?
Non è fornire informazioni sbagliate su un tema piuttosto delicato che influenza anche, e non poco, lo stile di vita delle persone?
Il meteo è una cosa seria e sicuramente “fa notizia”. Renderlo troppo il centro dell’attenzione forse è sbagliato. Personificarlo dando ai vari anticicloni nomi fantasiosi come Minosse, Scipione, Attila… è un gioco perverso che tra l’altro in fasce deboli come gli anziani genera moltissimo allarmismo.
Sarei curioso di capire se viene tutto fatto per questioni di share. Immagino quindi che il meteo se “spettacolarizzato” possa anche essere un metodo per fare business sulla pelle della gente.
Sappiamo che dobbiamo stare in casa, bere di più, non ubraicarci, non vestirci con cappotti di lana a luglio. Ma sappiamo anche che d’estate fa caldo. Punto e basta. Poi dipende anche dove ti trovi. Ma a Torino (la mia città) d’estate c’è da sempre l’afa, a Torino d’estate sovente arriviamo a oltre 30 gradi. Non è una anomalia. E’ caldo. A volte insopportabile, ma è sempre caldo.
E d’inverno siamo sempre al freddo. Ma è inverno e fa freddo.
E’ chiaro che il clima è cambiato, ma mettere a tutti il terrore addosso per una temperatura che sale un po’ troppo è da delinquenti.
Ci sono  città in cui si toccano i 40/50 gradi ad Agosto e assicuro che sono tutti vivi e vegeti e lottano ancora con noi. Magari hanno caldo, ma non pensano che da un momento all’altro, solo perché lo hanno sentito in TV, arrivi l’Apocalisse.

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