le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

lunedì 3 febbraio 2014

Contributo al Palacinema: sì a grande maggioranza

Dopo la riuscita del referendum (si voterà in primavera) è stata la prima occasione per una verifica degli orientamenti della popolazione.


Soltanto cinque contrari o indecisi su una cinquantina di presenti. L'assemblea del PPD del Gambarogno ha quindi espresso a grande maggioranza la sua approvazione al contributo di 300mila franchi votata dal Consiglio comunale per il Palacinema. Decisione contro la quale è riuscito il referendum promosso dalla Lega e quindi sarà sottoposta al voto popolare.
Da notare che il gruppo PPD era stato l'unico a votare compatto a favore dei credito nella seduta del Legislativo. L'assemblea popolare-democratica di ieri pomerìggio è statala prima occasione pubblica su quello che sarà sicuramente un dibattito molto acceso in vista della consultazione che si terrà presumibilmente in maggio. C'è da aggiungere che la discussione è stata quasi a senso unico, ma in sala c'era anche chi ha firmato il referendum e ha esplicitato il suo legittimo dissenso. Ma l'esito della votazione assembleare, sollecitata da Mauro Clerici per una verifica concreta degli orientamenti, è stato chiaro. Alla fine, come sempre, sono i numeri a contare. Il tema è stato introdotto da Tiziana Zaninelli, presidente dell'Ente regionale di sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia. «II Palacinema - ha detto - riveste un carattere più ampio, di interesse per l'intera regione e il credito non andrà alla città di Locamo, ma a vantaggio di tutta la regione». In parecchi, fra cui John Derighetti, hanno rilevato che l'investimento di 300mila franchi, spalmato su dieci anni, non costituirà assolutamente una palla al piede per le finanze del Comune, né penalizzerà altri investimenti, come quello per potenziare il Centro sportivo. Pierluigi Vaerini ha lamentato una chiave di riparto penalizzante per il Gambargono, ma bisogna aggiungere che alla fine il Consiglio comunale ha dimezzato la cifra proposta dal Municìpio. Quindi è una somma molto sopportabile. E se è vero che le ricadute per la sponda sinistra del Verbano non saranno molto rilevanti, «questa è l'occasione per dimostrare che il Gambarogno fa pane del Locarnese - ha aggiunto Mauro Clerici - e che non siamo litigiosi anche se non sempre il Locarnese ci ha trattati bene. Inoltre è una dimostrazione di unità di intenti nei confronti dei Comuni vicini, che, a differenza di noi, non hanno saputo aggregarsi». Una lezione politica. È stato anche rilevato che II Consiglio comunale non ha certo dimenticato la popolazione del Gambarogno poiché, nella stessa seduta, ha votato un credito dì lOOmila frachi di carattere squisitamente sociale a favore dei bisogni quotidiani dei suoi abitanti. L'assemblea, aperta a tutti, è stata diretta dal coordinatore sezionale Elio Derighetti e ha toccato naturalmente molti temi locali anche con la municipale Carmen Gabbani, il granconsiglìere Claudio Franscella e il consigliere nazionale Fabio Regazzi. T.v.)-

1 commento:


  1. adesso capisco perché i partiti borghesi perdono semmpre voti nelle elezioni,agiscono sempre nel loro interesse e mai per la vera gente il solito clietelismo.
    ad aprile 2015 sarà una nuova conferma.ciao

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