Dopo la riuscita del
referendum (si voterà
in primavera) è stata
la prima occasione
per una verifica
degli orientamenti
della popolazione.
Soltanto cinque contrari o indecisi
su una cinquantina di presenti.
L'assemblea del PPD del Gambarogno
ha quindi espresso a grande
maggioranza la sua approvazione al
contributo di 300mila franchi votata
dal Consiglio comunale per il Palacinema.
Decisione contro la quale
è riuscito il referendum promosso
dalla Lega e quindi sarà sottoposta
al voto popolare.
Da notare che il
gruppo PPD era stato l'unico a votare
compatto a favore dei credito
nella seduta del Legislativo.
L'assemblea popolare-democratica
di ieri pomerìggio è statala prima
occasione pubblica su quello che
sarà sicuramente un dibattito molto
acceso in vista della consultazione
che si terrà presumibilmente in
maggio. C'è da aggiungere che la discussione
è stata quasi a senso unico,
ma in sala c'era anche chi ha firmato il referendum e ha esplicitato
il suo legittimo dissenso. Ma l'esito
della votazione assembleare, sollecitata
da Mauro Clerici per una verifica
concreta degli orientamenti, è
stato chiaro. Alla fine, come sempre,
sono i numeri a contare.
Il tema è stato introdotto da Tiziana
Zaninelli, presidente dell'Ente
regionale di sviluppo del Locarnese
e della Vallemaggia. «II Palacinema
- ha detto - riveste un carattere
più ampio, di interesse per l'intera
regione e il credito non andrà alla
città di Locamo, ma a vantaggio di
tutta la regione».
In parecchi, fra cui John Derighetti,
hanno rilevato che l'investimento
di 300mila franchi, spalmato
su dieci anni, non costituirà assolutamente
una palla al piede per le finanze
del Comune, né penalizzerà
altri investimenti, come quello per
potenziare il Centro sportivo.
Pierluigi Vaerini ha lamentato
una chiave di riparto penalizzante
per il Gambargono, ma bisogna
aggiungere che alla fine il Consiglio
comunale ha dimezzato la cifra proposta
dal Municìpio. Quindi è una
somma molto sopportabile.
E se è vero che le ricadute per la
sponda sinistra del Verbano non
saranno molto rilevanti, «questa
è l'occasione per dimostrare che il
Gambarogno fa pane del Locarnese
- ha aggiunto Mauro Clerici - e
che non siamo litigiosi anche se non
sempre il Locarnese ci ha trattati
bene. Inoltre è una dimostrazione
di unità di intenti nei confronti dei
Comuni vicini, che, a differenza di
noi, non hanno saputo aggregarsi».
Una lezione politica.
È stato anche rilevato che II Consiglio
comunale non ha certo dimenticato
la popolazione del Gambarogno
poiché, nella stessa seduta,
ha votato un credito dì lOOmila frachi
di carattere squisitamente sociale
a favore dei bisogni quotidiani
dei suoi abitanti.
L'assemblea, aperta a tutti, è stata
diretta dal coordinatore sezionale
Elio Derighetti e ha toccato naturalmente
molti temi locali anche con
la municipale Carmen Gabbani, il
granconsiglìere Claudio Franscella
e il consigliere nazionale Fabio Regazzi. T.v.)-
RispondiEliminaadesso capisco perché i partiti borghesi perdono semmpre voti nelle elezioni,agiscono sempre nel loro interesse e mai per la vera gente il solito clietelismo.
ad aprile 2015 sarà una nuova conferma.ciao