giovedì 25 giugno 2015

Mentre Chiasso chiede il treno pompieri ,nel Gambarogno sembrano aumentare i trasporti Bomba.

,Gambarogno urge ridurre la velocità dei treni merci a 50 km orari

"Bombe chimiche" sulle rotaie  chiesti controlli sistematici alle frontiere

BELLINZONA - In Ticino, ogni anno, circolano oltre 3 milioni di tonnellate di merci potenzialmente pericolose. Un incidente potrebbe avere conseguenze molto gravi, e gli errori non mancano
, come riferisce oggi laRegione: in tre mesi, tra il 2012 e il 2013, è stata rilevata più di un'irregolarità a settimana (15 in totale) durante i controlli effettuati dagli specialisti di FFS Cargo alla stazione merci San Paolo, a Bellinzona
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Per il sindacato SEV urgono "controlli mirati e sistematici alle frontiere da un ente super partes". Berna ammette il problema, ma mette le mani avanti: bloccare tutti i treni alla frontiera avrebbe conseguenze pesantissime sull'efficienza del traffico merci internazionale, e sull'economia di vari Paesi, non solo della Svizzera.Tio

Da la Regione

Nel carro c’è un gas tossico ma non è indicato. Il propano è registrato in testa al treno, ma è in coda... In 3 mesi trovate 15 lacune sui merci controllati a Bellinzona. Rivelazioni che inquietano, perché ogni anno 3 milioni di tonnellate di merci pericolose transitano in Ticino. Il Sev chiede più sicurezza: controlli sistematici alle frontiere. Berna non ci sta.

Nella cisterna c’è un gas tossico, ma non è segnato. La sequenza dei carri non è quella registrata, quindi non si sa quale vagone trasporta quali veleni. Carri marcati come vuoti, sono pieni. E ancora: la documentazione elettronica segnala un liquido infiammabile, ma in realtà nella cisterna c’è un gas tossico. I dati elettronici del ‘merci’ sono stati scambiati con quelli di un altro treno.
E la lista degli errori (o meglio degli orrori) continua. In caso di deragliamento, i pompieri guardano la documentazione elettronica del treno per decidere se intervenire con acqua, schiuma, se evacuare uno o più agglomerati. Ma succede che la documentazione dei treni merci è sbagliata, come dimostrano controlli fatti in Ticino, dove ogni anno transitano oltre 3 milioni di tonnellate di merci pericolose su binari congestionati, linee di montagna e città densamente popolate. Treni che partono, ad esempio, dal Belgio diretti a Gallarate, vengono controllati solo alla partenza: i dati di ogni carro vengono immessi in una documentazione elettronica spedita alle varie nazioni dove transita. Treno e documentazione a volte non corrispondono. Un bel rischio: ‘bombe’ su rotaia, errori umani e nessun controllo sistematico in frontiera.
Sull’arco di 3 mesi, dal 5 dicembre 2012 al 27 febbraio 2013, gli esperti Ffs Cargo della stazione merci San Paolo a Bellinzona, hanno trovato 15 irregolarità (più di una a settimana) nei treni merci in transito esaminati. «Hanno scoperto, ad esempio, che un carro indicato in testa al treno si trovava in coda; che l’etichetta del carro menzionava la presenza di merce pericolosa, ma questa non era indicata nella documentazione; che la merce pericolosa segnalata sul carro non corrispondeva a quella menzionata nella documentazione; che alcune valvole dei contenitori sui carri merci non erano adeguatamente chiuse...», spiega il segretario del Sev Angelo Stroppini . Un documento scottante. Per lui, la soluzione è una sola: «Vanno reintrodotti controlli mirati e sistematici alle frontiere da un ente super partes. Solo così il trasporto ferroviario rimane il più sicuro».
Preso atto dell’elevato numero di irregolarità, il sindacalista scrive (siamo nel giugno 2013) alla ministra dei Trasporti Leuthard segnalando le irregolarità dei ‘merci’ in transito su suolo elvetico, riscontrate a Bellinzona.
La ministra risponde l’8 agosto 2013: «Le anomalie segnalate confermano le lacune del sistema rilevate dall’Ufficio federale dei trasporti (Uft) che ogni anno controlla a Basilea, Bellinzona e Chiasso più di 250 convogli per un totale di 4’000 carri». Berna ammette di rilevare gli stessi errori: «I controlli saltuari dell’Uft non bastano», insiste Stroppini. Con i colleghi europei (altrettanto preoccupati per quanto transita su rotaia nei loro Paesi) farà pressione. Inoltre, scopriamo che chi non è in regola e viene scoperto, non viene nemmeno multato (vedi box).
Per far sì che la rotaia resti il mezzo più sicuro, è indispensabile sapere quale carro trasporta quale merce. Per Berna il rischio è accettabile: «La reintroduzione dei controlli tecnico-operativi sistematici ai confini svizzeri avrebbe un effetto negativo sull’efficienza del traffico merci internazionale», scrive Leuthard. L’economia... prima di tutto !
Berna conferma i problemi ma non vuole controlli sistematici ai confini per non rallentare il traffico merci internazionale

1 commento:

  1. Attraverso il Comune del Gambarogno non devono piu' passare quelle porcherie.E`una vera vergognosa arroganza sia delle Lobby sia dell Consiglio Federale, che se ne FREGANO della popolazione Gambarognese e fanno passare queste bombe su una strada ferrata di 150 anni costruita per il traffico pendolare e 2 o 3 treni merci di 20 o 30 vagoni al giorno (come a inizio del secolo scorso ), si puo' notare in diversi punti lo stacco dell terreno dai muri di sostegno a monte causato dalle vibrazioni , convogli di 600 o 700 m che quando transitano fanno tremare il terreno circostante
    Su questa linea FFS passa di tutto .......articolo della REGIONE di oggi 26 giugno .
    Serve a poco ridurre la velocità, occorre trovare altre soluzioni o bloccare tutto.....

    un gambarognese DOC

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