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venerdì 26 agosto 2016

Nuovi ostacoli (ticinesi) per il Porto del Gambarogno

I lavori non inizieranno a settembre. Tre ditte locali hanno infatti ricorso contro l'appalto a imprese italiane

Slitterà, molto probabilmente, l'inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo Porto regionale del Gambarogno, a San Nazzaro.

Il Municipio prevedeva di poter partire a settembre, ma nel frattempo sono giunti tre ricorsi contro l'assegnazione a imprese italiane delle opere principali, per circa 9 milioni di franchi (su una spesa complessiva di 15,5 milioni).
A darne notizia è La Regione, precisando che i tre ricorsi al Tribunale cantonale amministrativo sono stati presentati da altrettante aziende ticinesi.
Il Municipio ha ora tempo fino al 15 settembre per presentare le proprie osservazioni.


10 commenti:

  1. La telenovela continua.
    Prendere il coraggio di abbandonare questo progetto.
    I cittadini non lo vogliono.

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  2. Lo dico io e la maggior parte di coloro che non ha ancora perso il senso della realtà.

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  3. E allora perché non ti firmi?

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    1. Metti il tuo di nome, leone da tastiera!

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  4. Ma anche i pochi fautori a questo sicuro BUCO NELL'ACQUA dovrebbero mettere il suo nome se sono cosi sicuri .......o magari sono impastati ?

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    1. I fautori non mettono i loro nomi perché sono tre gatti!

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  5. Fatelo siete ancora in tempo.

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  6. Anch'io spero che questo porto non si faccia e che il progetto anneghi nelle teste di quei megalomani che si ostinano a non vedere quali siano le priorità del nostro Comune. m.rosa

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  7. Abbandonare questo tipo di progetto e realizzare una struttura come quelle che esistono.
    Autorità politica con la filosofia del salame a fette. Quando saranno investiti 10 milioni chi dirà di no ai successivi crediti?

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