“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

domenica 11 febbraio 2018

AlpTransit, metrò del turismo sui laghi

Mentre a Milano comincia la Bit, Borsa Internazionale del Turismo, anche in provincia ci si interroga sulle opportunità del settore per il Varesotto. E lo si fa all’indomani dell’incontro tra i sindaci su AlpTransit. «Treni merci e cisterne cui non interessano gli splendidi scenari dei laghi. Perché non pensare a farci passare anche le persone?
- propone il sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, che lancia l’idea di una “metropolitana del turismo dei laghi” - Italia e Regione Lombardia hanno avuto un ruolo passivo fino ad oggi sulla questione delle opportunità che può offrire AlpTransit.Un progetto che porterà sicuramente vantaggi economici e logistici a Svizzera e operatori del settore. E al turismo regionale e al territorio? Stiamo assistendo passivamente all’implementazione di un’opera che va a deturpare l’ambiente e a portare disagi alla popolazione che dovrà rassegnarsi a cambiamenti viabilistici. Ma potrebbe portare anche altro - suggerisce Molgora - Una forma di turismo, di qualità e lento, a cui sarà dedicato anche il 2019, come ha annunciato il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini».
Il sindaco di Angera insomma propone che la ferrovia di Alp Transit diventi anche un’infrastruttura per portare turisti nelle zone dei laghi. E spiega l’idea con alcuni dati: «A gennaio sono stati approvati dal ministero il piano straordinario della mobilità turistica, dove centrale diventa l’intermodalità, e la legge 2 del 2018 sulla valorizzazione delle piste ciclabili. Forse è giunto il momento che chi andrà a governare la Lombardia si renda conto che non esiste turismo senza mobilità: facciamo in modo che le comunità anche con Alp Transit possano vivere con gli attraversamenti e non solo subirli». Per Molgora sarà un argomento che il futuro governo regionale dovrà prendere in considerazione «E fare in modo che la Lombardia si impegni per progetti che indirizzino il turismo verso i laghi”».
ale.fav.la prealpina


«Alptransit? Prima la sicurezza»


Provincia e sindaci chiedono garanzie su rumore e ambiente. Lettera alla Regione

Arrabbiati e delusi, ma anche vigili. I sindaci dei territori varesini attraversati da Alptransit (le nuove linee ferroviarie del corridoio Genova-Rotterdam) non ci stanno a vedersi calare dall’alto, senza coinvolgimenti reali, uno dei maggiori progetti viabilistici europei dell’ultimo mezzo secolo. Su una ventina, solo quattro (di area leghista) si sono dissociati dalla protesta che venerdì mattina li ha riuniti a Villa Recalcati intorno al vicepresidente Marco Magrini: «Vogliamo che la Regione percepisca le istanze del territorio per predisporre coi sindaci un accordo di programma in cui declinare con certezza interventi, tempi, investimenti». Perché sembra proprio che Ferrovie Italiane e Regione Lombardia si siano “dimenticate” di concordare con i primi cittadini le opere compensative relative a salute, sicurezza, ambiente, rumorosità. Il primo ad “attaccare” è Maurizio Leorato, sindaco di Vergiate: «Via libera a novanta-cento treni merci al giorno? Bene, tutto traffico tolto dalla strada, peccato però che a subirne i danni in termini di sicurezza e rumori, notte e giorno, saremo noi. E peccato che non si sia pensato alle compensazioni prima dei lavori sulla linea. E adesso come si fa?». Esemplifica così Adriano Giacobazzi, sindaco di Porto Valtravaglia: «La ferrovia spacca il paese in due. Abbiamo una fabbrica, una delle poche rimaste in zona, che conta duecento dipendenti. Alla vecchia richiesta di allargare un sottopasso per evitare ai Tir di fare un giro lungo e stretto per giungere alla ditta, le Ferrovie ci risposero di no, figuriamoci adesso che passeranno treni in continuazione». C’è poi il nodo dei passaggi a livello: quindici verranno eliminati entro un paio d’anni con una spesa di 30 milioni di euro. E il fattore-turismo, essenziale in una parte di Varesotto che vive soprattutto di quello? Lo stesso Magrini lancia la provocazione: «Non vorrei che l’apertura dell’Arcisate-Stabio, linea passeggeri, penalizzi il flusso turistico sul Lago Maggiore». Non è il solo a pensarla così. Lo ha detto anche Andrea Pellicini, sindaco di Luino, e lo ha ribadito ieri l’assessore Alessandra Miglio: «È importante che Alptransit costituisca un motore per l’economia locale».la prealpina

1 commento:

  1. E i nostri sindaci che fanno. Speriamo che non si lascino scappare in treno, visto che siamo in tema. I nostri vicini, come si vede, si stanno organizzando a breve e medio termine.

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