venerdì 3 agosto 2018

Continuano i disagi per i marinai ex NLM

Lo denunciano i sindacati, che parlano di situazione "insostenibile" e disfuzioni del servizio. "Non è un film di Hitchcock"

Per i marinai ex NLM i disagi continuano e si moltiplicano. Lo denunciano i sindacati SEV, Unia e OCST che in un comunicato, parlano di una situazione sempre più "insostenibile" per i dipendenti e anche disfunzioni del servizio. Dopo la nascita del Consorzio,
voluto per migliorare la qualità del servizio, la situazione sarebbe invece peggiorata.
"Di fatto gli scali di Gerra, Ranzo e Vira sono chiusi" si legge nella nota. "In Gambarogno non c’è più il servizio all’utenza e a Magadino ci sono problemi di comunicazione con i bus per informare sulle coincidenze. A San Nazzaro, inoltre, ci potrebbero essere problemi di sicurezza con la vicinanza del Lido, non essendoci più una presenza a terra in grado di avvisare i natanti su possibili pericoli. Sono inoltre state soppresse delle facilitazioni finanziarie per l’utenza".
Oltre a queste disfunzioni, anche il lavoro quotidiano dei marinai "è costellato di difficoltà", sottolineano i sindacati: "Consegna tardiva dei piani di lavoro, mancato pagamento delle trasferte aziendali, irregolarità nel pagamento della differenza salariale versata con denaro pubblico e improvvisi cambiamenti dei turni legati a una pianificazione lacunosa. Nonostante queste difficoltà e la totale assenza di certezze, i marinai danno l’anima e tutto la loro professionalità per garantire il servizio".
I sindacati parlano poi di stuazione di stallo per quanto riguarda i negoziati sui salari dei dipendenti: "Di fatto il datore di lavoro, come già denunciato più volte, non vuole negoziare veramente con i sindacati e con le maestranze. Perlomeno è quanto è successo finora. Perché la sua linea è questa: imporre unilateralmente la sua visione rifiutando ostinatamente le dinamiche del partenariato sociale, che è una caratteristica dei rapporti di lavoro in questo nostro Paese".
Facendosi portavoce delle maestranze, i sindacati ricordano che "SNL beneficia di denaro pubblico". Invece l'azienda "intende praticare un vergognoso dumping salariale. Dal 1° gennaio 2019, infatti, i salari per gli ex dipendenti NLM sarebbero quelli previsti dalla scala salariale del Regolamento aziendale SNL. Riduzioni quantificabili attorno al 15% e oltre, che in particolare sui salari più bassi incideranno in modo pesante".
"Se questo non è un film di Hitchcock, con tutto il carico di ansia e di angoscia per i protagonisti e per le loro famiglie, poco ci manca" concludono i sindacati.

 ticinonews

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