giovedì 2 agosto 2018

Tanto per ricordare i diritti popolari a chi non accetta la democrazia diretta.

La La libertà di cui gode la Svizzera è un prezioso lascito che abbiamo ricevuto delle generazioni precedenti e che occorre preservare per il futuro: lo afferma nella sua allocuzione per il Primo d'agosto 2017 il consigliere federale Ueli Maurer, che invita il popolo a essere critico e a gridare a volte "il re è nudo" come nella famosa favola. Il ministro ha fatto anche riferimento all'importanza di non avere giudici stranieri e ha auspicato un pizzico di "democrazia all'inglese" in più in relazione alle decisioni popolari. "Qualcuno deve avere il coraggio di far presente la verità, i fatti nudi e crudi", afferma Maurer stando al testo scritto del suo discorso diffuso in serata a Berna. "Anche a rischio di
essere considerato stupido, ignorante, zoticone, populista. Nel nostro paese solo uno può svolgere l'importante ruolo del bambino nella favola: il popolo. Quindi a voi tutti: intervenite criticamente quando tutto sembra troppo bello per essere vero!". Secondo Maurer la libertà è un grande privilegio ma anche un impegno. Non si può goderne i frutti - la qualità della vita, il benessere - e non passare questa preziosa eredità alla prossima generazione. Per il ministro delle finanze nella Confederazione purtroppo vi è però una tradizione non solo di libertà, bensì anche di indolenza. "Sussiste sempre la tentazione di cedere un po' di libertà e di ricevere in cambio un'apparente sicurezza". Il cittadino cede libertà allo stato, i comuni competenze ai cantoni e i cantoni alla Confederazione. Berna da parte sua sottoscrive accordi internazionali. Secondo Maurer la libertà è un grande privilegio ma anche un impegno. Non si può goderne i frutti - la qualità della vita, il benessere - e non passare questa preziosa eredità alla prossima generazione. Per il ministro delle finanze nella Confederazione purtroppo vi è però una tradizione non solo di libertà, bensì anche di indolenza. "Sussiste sempre la tentazione di cedere un po' di libertà e di ricevere in cambio un'apparente sicurezza". Il cittadino cede libertà allo stato, i comuni competenze ai cantoni e i cantoni alla Confederazione. Berna da parte sua sottoscrive accordi internazionali.

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