La Federazione svizzera di pesca ha voluto premiare il suo ruolo di “ambasciatore della biodiversità”, con ben 24 specie nel nostro Paese, anche se il numero di esemplari sta crollando e va protetto
“La Svizzera è una roccaforte del coregone”, secondo la Federazione svizzera di pesca, che ha eletto questo animale acquatico “pesce dell’anno 2002”. Questo perché, si spiega nella nota “da un lato, il coregone è il più importante pesce ‘pane’ della pesca professionale, dall’altro è un ambasciatore della biodiversità”, pur essendo “sotto pressione”.
Molte persone associano il coregone a un menu di pesce pescato localmente. È comprensibile, dato che il coregone è considerato il “pesce pane” per eccellenza. In realtà, scrive la Federazione, il suo declino è allarmante. Negli anni 1990, all’anno venivano pescate 1500 tonnellate di coregone nei laghi svizzeri; nel 2019, la cifra era di 486 tonnellate. A titolo di paragone, attualmente vengono importate annualmente 80.000 tonnellate di pesce e frutti di mare.
Campione di adattamento
I coregoni sono pesci affascinanti, persino misteriosi. Come veri maestri dell’adattamento, sono in grado di adattare il loro habitat, il cibo, il sito di deposizione delle uova e la stagione della deposizione delle uova alla rispettiva situazione. Grazie a questa ammirevole versatilità, si possono trovare in tutti i più grandi laghi svizzeri, anche se oggi in numero notevolmente inferiore rispetto al passato. Attualmente si conoscono circa 24 specie diverse di coregone. I coregoni sono molto timidi, amano l’acqua fredda, vivono in banchi nelle profondità dei laghi - e sono difficili da fotografare e filmare. Nulla sfugge ai loro distintivi grandi occhi e alle loro caratteristiche linee laterali; percepiscono anche i più piccoli movimenti nell’acqua.
Eccezionale diversità delle specie, ambasciatore della biodiversità
I banchi argentei di coregoni che brillano meravigliosamente nell’acqua sono un tesoro prezioso. “Il coregone è un ambasciatore della diversità delle specie, anzi della biodiversità nel suo insieme”, dice Roberto Zanetti, presidente centrale della Federazione Svizzera di Pesca. Questo pesce così adattabile è una vittima del deterioramento delle condizioni di vita nelle acque. “Le cifre devono farci pensare”. Attualmente rimangono 24 specie in Svizzera e un terzo è invece già estinto.
I nostri pesci sono sotto pressione
“La ragione di questo massiccio declino è il forte deterioramento degli habitat”, dice David Bittner, direttore della FSP. In particolare, l’ossigeno è diventato troppo scarso nelle zone profonde e nelle zone di deposizione delle uova a causa dell’eccessivo carico di nutrienti di molti laghi durante il secolo scorso. In laghi come quelli dell’altopiano lucernese e argoviese, gli stock esauriti hanno potuto essere mantenuti solo con metodi di riproduzione artificiale. La riproduzione naturale è fortemente limitata a lungo termine. “I nostri coregoni hanno molto di più da affrontare”, dice Bittner, citando le rive artificiali e l’inquinamento chimico
Nessun commento:
Posta un commento