Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

mercoledì 2 febbraio 2022

Le contingenze degli acquedotti di Gambarogno !

 L'acqua di S.Abbondio l'acqua dei miracoli basterebbe prenderla

In questi giorni il comune di Gambarogno è stretto , nella parte più caratteristica del suo territorio, da una morsa di fuoco che stà creando danni importanti al patrimonio boschivo di protezione sopra il villaggio di Indemini .

La situazione, sebbene lentamente sembra evolvere verso il positivo.L’impegno di uomini e mezzi è notevole , di giorno e di notte .

La situazione ha messo in evidenza però qualche problema di approvvigionamento di acqua per poter sopperire ai bisogni dell’utenza e dei mezzi impegnati nello spegnimento.

Precauzionalmente l’acquedotto che serve Indemini è sotto sorveglianza, sperando che non abbia ad avere conseguenze a seguito dell’imbecillità di chi ha causato il disastro.

È però emerso anche un altro problema: l’invito rivolto alla popolazione di Gerra per un uso parsimonioso dell’acqua potabile.

Qualcuno si è posto il quesito del motivo di tale misura. In effetti l’acquedotto che serve il villaggio di Gerra e di Ronco, viene anche utilizzato per il riempimento di una vasca antincendio posta sotto i Monti di Gerra. E questa necessità ha vuotato il bacino di alimentazione dell’acquedotto. La portata di queste sorgenti è limitata ed in questo periodo di siccità ancor di meno .

A qualcuno di memoria un po' lunga è venuto in mente che anni fa, all’incirca ai primi anni del 2000, la Veddasca , confrontata con problemi di acqua potabile , aveva ottenuto dall’allora comune di St.Abbondio il permesso di recuperare abbondantemente l’acqua che sgorga dalle sorgenti della Tempelina situata sopra i Monti, e non utilizzata per i bisogni del paese: una sorgente che continua a sgorgare in modo generoso anche di questi tempi.

Sono passati anni da allora , il comune di Veddasca non esiste più, e la concessione per questa risorsa sembra sia passata in mano ad una azienda privata che gestisce gli acquedotti in Lombardia e in Piemonte.

Ritornando al problema della carenza d’acqua a Gerra e Ronco, la domanda è come mai il comune di Gambarogno non sfrutta questa preziosa risorsa per i suoi cittadini?

Una prima decisione da mettere in dubbio è la scelta fatta di andare pescare acqua dal lago, investendo cifre elevate e che ora bisognerà onorare . Come mai non si è proceduto a portare questa risorsa , con una condotta in montagna, verso gli acquedotti esistenti, sfruttando magari i dislivelli per produrre energia elettrica?

La Tempelina sgorga acqua a sufficienza per tutta la zona da Vira a Dirinella, come alimentazione tampone agli acquedotti esistenti.

Ora non è che si chiede di chiudere l’alimentazione alla ValleVeddasca.

Ma più semplicemente di recuperare l’abbondanza che va persa e di convogliarla verso l’acquedotto di Gerra così che le riserve possano essere garantite , sia per la popolazione che per i casi emergenza come in questi giorni.

Il problema di queste vasche è che vanno alimentate in continuazione, ma se a monte i bacini sono vuoti, perdono la loro funzione dopo mezz’ora di utilizzo,e creano carenze all’erogazione pubblica.

Caso eccezionale? Ni, perché i casi eccezionali possono anche ripetersi,e se vogliamo salvare capra e cavoli, distribuendo acqua potabile e garantire le risorse antincendio, una qualche misura bisognerà adottarla, a meno di spostare la vasca antincendio da un’altra parte.

 

 

 

 

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