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Patriziato di Gerra Gambarogno : ASSEMBLEA PATRIZIALE 2024

Patriziato di Gerra Gambarogno Piazza On. Giuseppe Galli 1 6576 Gerra Gambarogno CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PATRIZIALE 2024 Care concittadine e cari concittadini patrizi, l’Assemblea patriziale, in conformità alla Legge patriziale (LOP) art. 71 e 72 e al Regolamento patriziale, è convocata a Gerra Gambarogno venerdì 26 aprile 2024, alle ore 17.30 nella sala assemblee dell’ex palazzo comunale

domenica 10 marzo 2024

La pancia (ora) è piena, ma la guardia resta alta

La bufera che ha travolto il servizio di fornitura dei pranzi per l’Istituto scolastico comunale è culminata con il cambio dell’azienda fornitrice 

laRegione

 Da due settimane i poco meno di 300 pasti giornalieri per gli allievi di scuola dell’infanzia, elementare e media sparsi nelle sei sedi vengono preparati nella piccola cucina di Vira È tornato il sorriso e soprattutto lo stomaco pieno, agli alunni che frequentano la mensa dell’Istituto scolastico di Gambarogno (e ai loro genitori), ma guai ad abbassare la guardia. È in sostanza questo il sentimento che si respira in questi giorni nel comune lacustre, dopo la bufera che ha travolto il servizio di refezione – che serve poco meno di 300 pasti giornalieri agli allievi e allieve di scuola dell’infanzia, elementare e media sparsi nelle sei sedi presenti sul territorio – e che ha vissuto il suo culmine un paio di settimane or sono, con il repentino cambio della ditta che si occupa appunto di fornire i pranzi. A garantire il servizio dall’inizio dell’anno scolastico in corso era la Cico Sa, azienda di catering con sede legale a Göschenen e amministrativa a Mezzovico (i pasti per il Gambarogno partivano da Losone) che si era aggiudicata il concorso pubblico indetto dal Comune. Sin dai primi giorni di scuola però alunni e famiglie, supportati persino da alcuni docenti, avevano lamentato tutta una serie di problematiche, tra cui la scarsa qualità del cibo servito, le porzioni insufficienti e una mancata attenzione tanto alle intolleranze alimentari quanto alle normative cantonali. Un malcontento espresso ad esempio attraverso, a fine settembre, un’astensione dalla mensa di tutti gli allievi delle Medie di Vira. O ancora, poche settimane or sono, con la consegna da parte di un gruppo di genitori di un centinaio di firme che in sostanza chiedevano di cambiare il fornitore dei pasti al Municipio, dopo che l’intervento di quest’ultimo aveva sì portato a un miglioramento della situazione, ma solo temporaneo. Un’eventualità quella del cambio in corsa sempre scartata dallo stesso esecutivo gambarognese, principalmente per la presunta impossibilità di trovare un’alternativa in tempi brevi. Ma è proprio ciò che le autorità comunali si sono trovate a dover fare di punto in bianco due settimane or sono, quando i dirigenti della Cico hanno comunicato loro l’interruzione del servizio a causa del fallimento dell’azienda. Così, da lunedì 26 febbraio, a preparare i pranzi per allievi e allieve gambarognesi è una nuova ditta già attiva nel settore, nota alla redazione ma che verrà presentata ai genitori durante un’apposita serata in programma il 20 marzo. Il sindaco: ‘Il cambiamento è evidente, tutti sembrano soddisfatti’ «Ciò che conta è che ora tutti sembrano soddisfatti: gli allievi, le loro famiglie e anche il personale di servizio – afferma il sindaco di Gambarogno Gianluigi Della Santa –. Il cambiamento è evidente e lo dico con cognizione di causa, visto che ricevo feedback giornalieri. Queste prime due settimane sono andate molto bene, non ho sentito una lamentela e c’è un atteggiamento diverso da parte di tutti. Possiamo quindi essere soddisfatti, a maggior ragione se si considera che abbiamo dovuto agire in situazione di urgenza, approntando il tutto in pochissimi giorni». Secondo il sindaco, una delle chiavi del successo della nuova organizzazione è legata al fatto che tutti i pasti vengono ora cucinati in loco, sfruttando la seppur piccola e datata – risalente agli anni 70 e che non a caso era andata in “pensione” alla fine dello scorso anno scolastico – cucina della sede di Vira. E questo nonostante un’analisi richiesta dal Municipio a una ditta specializzata avesse evidenziato l’impossibilità, in primis per mancanza di spazio, di rinnovarla e di implementare il servizio per coprire internamente il fabbisogno di tutte le scuole comunali (circa 45mila pasti all’anno)... «È stato il nuovo chef (che è supportato da due aiutanti della stessa azienda, ndr) a dirci che sarebbe stato in grado di preparare tutti i pasti lì e devo dire che così è decisamente meglio: da una parte meno chilometri tra produzione e consegna significa che il cibo arriva più rapidamente e inquinando meno; dall’altro c’è un contatto diretto con alunni e inservienti (personale del Comune, ndr) che prima mancava e che rende anche molto più facile risolvere eventuali problemi. Sicuramente sino alla fine dell’anno scolastico andremo avanti così, poi dovremo capire se e per quanto questa organizzazione potrà venir riproposta». Posto che, data la portata della commessa, bisognerà passare ancora dal concorso pubblico, che per la sua dinamica «espone a situazioni imprevedibili come quella in cui ci siamo ritrovati, per cui dovremo cercare di ridurre al minimo questo rischio definendo al meglio il capitolato del bando di concorso». L’Assemblea Genitori: ‘Sforzo apprezzato, ma le preoccupazioni non sono sparite’ «Abbiamo apprezzato la maniera di trovare una soluzione tempestiva da parte del Municipio in una situazione di emergenza, ma le preoccupazioni delle famiglie non sono di certo sparite – puntualizza dal canto suo Simone Bergonzoli, papà e presidente dell’Assemblea dei Genitori di Gambarogno –. Come comitato ci ritroviamo a cercare di fare da ponte tra le famiglie e le autorità comunali. Da una parte ci sono le preoccupazioni e le paure dei genitori, dall’altra il non facile lavoro di un esecutivo che ha dovuto agire in urgenza. La nostra volontà è che ci siano trasparenza, collaborazione e una comunicazione funzionale nei due sensi e in quest’ottica abbiamo sollecitato il Municipio per far organizzare una serata in cui ci si possa confrontare apertamente, in modo da ricevere tutte le risposte e le rassicurazioni del caso per quel che riguarda le famiglie e poter esporre il lavoro effettuato e i piani per il futuro da parte dell’esecutivo». Proprio guardando al futuro, il consigliere comunale di Gambarogno (per il Plr) amplia il discorso… «Mi sento un promotore un po’ futuristico e secondo me, posto che nell’immediato bisogna risolvere e dare una continuità alla questione mensa, bisognerebbe avere una visione globale di cosa si voglia fare a medio-lungo termine con l’Istituto scolastico comunale. Adesso siamo 5mila anime, avere una sede unica (o eventualmente due) è un po’ il mio sogno e vorrei che questa possibilità venisse approfondita attraverso uno studio». La ditta fallita: ‘Danno d’immagine, noi preparati, gli addetti alla distribuzione no’ «Delle trentacinque persone che sono state licenziate, solo quattro sono ancora in attesa di trovare una collocazione, oltre alle sette che sono in malattia, mentre i restanti collaboratori hanno trovato nuovamente un lavoro». È l’ormai ex Ceo Roberto Marangoni a illustrarci “cosa” resta della Cico Sa, in liquidazione dopo che la Pretura di Lugano ne ha decretato il fallimento lo scorso 28 febbraio. Un epilogo a cui, sempre secondo Marangoni, ha contribuito anche la vicenda di Gambarogno, andato a pesare su una «situazione (dell’azienda, ndr) già abbastanza difficile» per dei mancati incassi e che ha portato a una «grave lesione di immagine». «Si è quindi deciso di non procedere con la ricapitalizzazione della società». Pur dicendosi «molto rammaricato per quanto accaduto presso le scuole del Gambarogno poiché l’impegno di tutto il team è stato tanto», l’ex amministratore della Cico ritiene che «sia molto facile colpevolizzare solo una parte» e lamenta nel personale comunale «una totale assenza di preparazione e formazione in ambito di somministrazione dei pasti», nonché di «collaborazione». Per contro la sua azienda, per quel che attiene al lavoro svolto nel Gambarogno, «è stata soggetta a diversi controlli, andati tutti molto bene».

16 commenti:

  1. Il sindic da il nome della ditta a laRegione e non a genitori e consiglieri comunali, già solo questo la dice lunga…

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  2. Questi documenti (contratto, referenze e curriculi) sono consultabili - - presso il comune . i consiglieri comunali vi hanno completo accesso. Il cuoco responsabile, titolare di un attestato federale di capacità, ha una lunga esperienza quale chef di cucina, dunque basterebbe che i consiglieri comunali vadano ad informarsi presso chi di dovere.

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  3. Primo anonimo: perché il sindic? Magari il segretario, o il vice!
    Secondo anonimo: Perché non informare subito i genitori, se il cuoco è tanto rinomato, fai la comunicazione e sono tutti contenti, o mia capid perché ie mai bon a scriv do rig…

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  4. Sono una mamma e anche io ho diritto di sapere, non al 20 di marzo, mal al 26 febbraio chi cucina per mio figlio. Che giochi sono?

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  5. Alla gentile mamma ,... non comprendo la sua preoccupazione , ..quando va al ristorante con la famiglia chiede sempre i certificati e passaporto del cuoco ! ...voi il cuoco non lo vedete nemmeno...!!!! Cercate di darne un taglio adesso e lasciate lavorare chi ha voglia di fare bene !

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  6. Vero poi fanno la fila ai McDonald's a far mangiare schifezze indescrivibili ai loro figli.

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  7. Sono la mamma di prima. Ho chiesto chiarimenti e non bullismo digitale, un complimento anche al moderatore. Bravi. Se pensate che le mamme sono stupide o volete farle passarle per tali vi sbagliate. Se lo portavo dal Mac, me ne sbattevo del cuoco, e in ristorante mi interesso, cone ai fornelli a casa. Ma non potete arrivarci partendo dai soliti stereotipi.

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  8. Alla gentile mamma che si interessa, andrebbero fatti i complimenti, non rimproveri…
    Se ci fosse il completo disinteresse, a quest’ora i bambini starebbero ancora mangiando cibo non ritenuto idoneo. Ringraziate le mamme che si preoccupano, perché sono quelle che ogni figlio si merita.

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  9. La mamma ha perfettamente ragione di capire la soluzione adottata. Troppe bugie sono state scritte sulla cucina di Vira, concorso, sull'assegnazione, sul cambio di fornitore e ora ancora si dissimulano le decisioni. Per quale motivo' Genitori e cittadini non hanno forse ragione di chiedere chiarezza da subito? Oppure c'è ancora qualcosa da nascondere? Il comune ha assunto direttamente la produzione dei pranzi e relativo personale? Oppure ha riassunto personale della Cico? E anche se fosse , perchè non lo si vuole dire? Oppure il lavoro è svolta sotto altra egida, ma con personale Cico? Ci vuole poco a dire come stanno le cose, dato anche il fatto che la situazione sia migliorata. Ora non ci manca ancora un altro concorso con un'altra delibera a prezzi stracciati.

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  10. Ma perché si tira in ballo sempre il sindac?
    Sfogliando il sito del Comune, capitolo dicasteri, ecco cosa ho trovato.
    Non sarebbe compito della capo dicastero affrontare questo problema visto anche che é una madre, sicuramente altrettanto sensibilizzata, quanto quella che si preoccupa di sapere come si chiama il cuoco?

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  11. capo dicastero educazione ?? ... segui prossimamente sul programma di "chi l'ha visto" .....

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  12. Zerbola Cristina
    Dicasteri

    Ambito di competenza
    Educazione
    sostituto Sussigan Michele

    Scuole dell'infanzia
    Scuole elementari
    Istituto scolastico
    Trasporti scolastici
    Progetto Midnight Gambarogno
    Previdenza sociale
    sostituto Sussigan Michele

    Assicurazione AVS, PC, AI, CM
    Protezione della gioventù
    Case per anziani
    Assistenza

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  13. Capo dicastero e sostituto ... ciao ciao ciao ...

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  14. E allora perché si tira sempre in ballo il sindaco quando ci sono capo dicastero e sostituto che dovrebbero adempiere ai loro doveri?

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  15. Noi genitori e cittadini paghiamo le tasse al comune, ed evidentemente ci aspettiamo di disporre dei servizi per i quali paghiamo. Che sia il capodicastero o il sindaco che risponde o che scrive importa poco. Forse si era abituati troppo bene nelle precedenti legislature dove l'attenzione per la scuola era, giustamente, molto alto .Non si sono mai riscontrate tutte queste problematiche : cambi di direttori, aumento del personale di direzione, chiusura di sede di asilo,prodizione pasti, trasporti, mense , ecc ecc. Se si vuole ceramente che arrivi gente ad abitare nella nostra bella zona, l'organizzazione scolastica è uno dei capisaldi da gestire correttamente senza lesinare i mezzi.

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  16. Inutile la caccia ai colpevoli.Il municipio decide tutto assieme ,non si é sentita una voce fuori dal coro dunque tutti si prendano la loro resosabilità.

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