mercoledì 10 aprile 2024

Il contropelo!

Siamo oramai allo sprint finale.

Dopo essere stati invasi da biglietti da visita, santini, messaggi in tutte le salse, sono poi arrivati i grandi manifesti; tanti sorrisi ammiccanti, frasi empatiche, slogan, alcuni indovinati altri meno. Quasi che questi grandi tableau potessero convincere qualcuno a pendere da una parte o dall’altra. Hanno però il merito di far conoscere quella parte di candidati che si affacciano ora all'attenzione elettiva, ma raramente o mai notati negli eventi della zona. Grandi affari per tipografie e stamperie varie. In generale si può ben dire di qualità. Sono poi seguite le varie cene di gala, aperitivi, inviti ad effetto e quant’altro, tutti simpaticamente ben frequentati, a dimostrazione che anche una elezione di questo tipo è diventata un “ social” come si dice oggi, occasione per incontrarsi, anche al di sopra delle appartenenze partitiche. Ma una elezione comunale è anche occasione per cercare di capire dove i cittadini si attendono dei cambiamenti nella composizione degli organi politici e quali risultati e obiettivi auspicati. Ebbene le prime sorprese si sono avute alla presentazione delle varie liste. Un rimescolamento agli estremi non da poco. La sinistra clamorosamente non si presenta per il consiglio comunale. Una mancanza importante sia come presenza numerica di elettori di questa area, sia come obiettivi politici, sempre voce critica e costruttiva sia in ambito sociale ,che educativo. C’è unicamente una candidata per il municipio che dichiara un abbraccio a tutto l’arcobaleno politico : dalla sinistra, all’ecologia agli indipendenti ( da che cosa poi , visto che ci sono indipendenti da tutte le parti). Una sfida non da poco , senza il sostegno di un gruppo in cc. Non è dato sapere se per mancanza di candidati o dissapori politici. Sulla destra pure grandi manovre . Da una parte una lista che cerca di rinforzarsi abbracciando la già presente Per Gambarogno con una sezione UDC, con una lista per il municipio e una per il cc. Anche qui una novità di uniti in famiglia ma separati. In effetti per il cc abbiamo una distinzione formale ben definita di chi è Per Gambarogno e chi per UDC, anche se gli obiettivi sono condivisi. Pure sulla destra scompare la Lega , e appare una lista con una intestazione che richiama un’altra presenza: Uniti per Gambarogno. Motivo di confusione? Talvolta forse ci si vuole differenziare, ma i principi sono analoghi . Al centro degli schieramenti i due partiti storici PLR e Centro sono presenti con la loro tradizione di una certa stabilità, anche se all’interno dei due schieramenti il fuoco arde , le forze in campo sono numericamente importanti. La contesa per un posto in municipio è accesa, sebbene politicamente sono più importanti quelli per il cc. Tanti candidati, alcuni anche di primo pelo e pure motivati, si sono proposti. Ma pure sulle liste del cc sono tanti i candidati, e in alcune poi ci sarà un ricambio importante. Giovani che si interessano alla cosa pubblica ce ne sono e questo è positivo. Ce ne sono però diversi che hanno lasciato e questo è un peccato, in quanto iniziavano a farsi una visione propositiva e costruttiva interessante. L’auspicio è che se i nuovi riescono ad essere portati ed eletti abbiano lo spazio per muoversi, e non solo una presenza numerica a disposizione dei famosi ordini di scuderia. La politica va fatta nelle sedute del consiglio comunale, e non pianificata nei bar o nelle commissioni che dovrebbero solo supportare l’approfondimento delle discussioni. Ma oltre ai candidati ci sono anche gli obiettivi i famosi programmi elettorali. Tutti vogliono il bene del cittadino, dell’anziano, dei giovani, dell’ambiente, dell’economia. Chi si presenta con degli slogan accattivanti, chi propugna obiettivi già decisi ed in fase esecutiva, chi vorrebbe ascoltare il cittadino e poi decidere e via di questo passo, arrivando persino qualcuno a porsi obiettivi per i quali varrebbe la pena porsi la domanda: ma visto che già c’eri come mai non li hai già proposti ? Ma cosa si aspettano forse i cittadini? Probabilmente obiettivi non molto altisonanti: un bel territorio gestito in maniera ottimale, presentabile e bello da viverci. Una sede per l’asilo degna di tale definizione in un luogo adatto , funzionale e protetto, abbinabile magari anche a un pre-asilo per quelle famiglie che veramente hanno questa necessità, e non soluzioni dove il preasilo ha un costo esorbitante. Per le famiglie e i genitori una soluzione definitiva e duratura per quanto concerne la famosa produzione dei pasti per le mense scolastiche. La lezione è stata dura per tutti, e l’auspico è che si vada , perché no, verso una soluzione interna, a beneficio anche di una categoria di persone che apprezzano il pranzo a domicilio. Una politica scolastica non solo proiettata ad anni in di venire, ma anche una gestione corrente efficace , sfruttando le risorse disponibili. Una politica che abbia mantenere e favorire l’insediamento primario su tutto il territorio. Non ha alcun senso pensare ad un comune diviso in due dove sul piano ci stanno le primarie e sulla parte rivierasca più preziosa, solo le secondarie. Evidentemente una continua gestione oculata delle risorse finanziarie a disposizione, dato che attualmente la situazione non è proprio rosea. Ed infine quello che i cittadini si aspettano è un approfondimento trasparente sulla questione porto. Un cantiere gestito “malamente”, che pure si trascina malamente e stà gravando in modo importante sulle risorse del comune. Se da una parte è comprensibile che ci si metta l’obiettivo di finirlo in fretta, dall’altra ci sono delle responsabilità importanti da chiarire e definire. Un progetto che sulla distanza degli anni ha raddoppiato i costi e ancora mancano 2 anni alla messa in esercizio. Una velleità voler ancora chieder crediti suppletori a breve, senza conoscere i dettagli di tutto.Un progetto che ancora sembra in evoluzione con modifiche finalizzate a uno smussamento dell’investimento finale , ma in parte a discapito del progetto originale. E ancora recentemente il municipio non ha dato l’impressione di avere completamente in mano la situazione , quando cita ancora , per la parte economica del porto la perizia iniziale Nosetti , la quale specificava che il tutto era sostenibile solo se non ci fossero varianti e soprattutto aumento dei costi. Affaire à suivre! Auguri a tutti i candidati e che il rispetto politico e democratico continui nel nostro bel comune.
Zio Bill

2 commenti:

  1. In poche parole non cambierà nulla (come sempre d’altronde) !

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  2. Per cambiare bisogna fare spazio ad altri entusiasmi, a persone con una visione oltre l'amministrativo.Quì continuiamo ad inseguire il lusso: vedi porto, vedremo la ristrutturazione del palazzo a Magadino. Nel nostro comune le opere sono sempre molto costose.
    Per cambiare ci vuole coraggio ed aprire quei documenti scottanti: pensiamo al porto.Un'opera infinita, economicamente oramai affondato rispetto alle aspettative iniziali. Ora si vuole solo concludere. Sarebbe tempo e ora ristabilire la credibilità in quest'opera :una bella perizia su quanto eseguito, sul come e sui costi. Ma nessuno oserà mai...

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