Un mese di furti e rapine, il punto della situazione
La polizia cantonale rende noti gli esiti delle operazioni che hanno portato all'arrresto di diversi ladri
BELLINZONA - La polizia cantonale è soddisfatta. Sono importanti i successi inanellati dalla polizia cantonale nella lotta a furti e rapine in Ticino. "Successi - si legge sul comunicato - che gratificano l’importante lavoro svolto dal Corpo di polizia che continuerà a mantenere un alto livello di guardia nel contrastare il fenomeno in collaborazione con le polizie comunali, guardie di confine e singoli cittadini". Rapina alla Shell di Minusio - Il 27 ottobre è stato arrestato un 35enne domiciliato nel Locarnese autore della rapina messa a segno il 20 ottobre al distributore di benzina Shell di Minusio. Poco prima delle 7 aveva minacciato la commessa con una pistola softair e si era fatto consegnare del denaro (bottino recuperato) per poi allontanarsi a piedi. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Nicola Respini. Rapina in gioielleria ad Ascona - Il 28 ottobre poco dopo le 13 nella gioielleria Charly Zenger SA in Piazza San Pietro ad Ascona è stata perpetrata una rapina a mano armata. Gli autori sono entrati nella gioielleria in due fasi differenti. I primi due, spacciandosi come clienti interessati a degli orologi esposti, hanno chiesto di aprire delle vetrine d’esposizione. Una volta raggiunti dagli altri correi, hanno chiaramente fatto intendere le loro reali intenzioni riuscendo a rubare orologi, gioielli e una consistente somma di denaro (ingente refurtiva in massima parte recuperata). I rapinatori hanno immobilizzato le due commesse. Grazie ad un importante lavoro di inchiesta è stato possibile intercettare e quindi trarre in arresto quattro persone residenti nella vicina penisola. Si tratta di un 34enne cittadino serbo, di un 48enne cittadino italiano, di un 68enne cittadino italiano e di una 55enne cittadina italiana. Le loro singole responsabilità nello svolgimento della rapina sono ancora al vaglio della magistratura. L’inchiesta è coordinata dalla procuratrice generale aggiunta Rosa Item. Inchiesta Spark - Lo scorso 4 novembre sono state arrestate 5 persone residenti in Italia (4 kosovari di cui due di 36 anni, uno di 32 anni e uno 33 anni e un 44enne italiano) nell’ambito dell’inchiesta denominata “Spark” coordinata dal procuratore pubblico Nicola Respini. Il quintetto (un sesto componente della banda è già stato identificato ma è ancora latitante) si è reso autore negli scorsi mesi di circa una ventina di furti con scasso a danno di aziende ticinesi. L’inchiesta, ha coinvolto per diversi mesi agenti dei vari reparti delle forze dell’ordine. Rapina all'Avia di Ranzo - Negli scorsi giorni, grazie alla fattiva collaborazione coi Carabinieri di Luino, è stato arrestato l’autore della rapina a mano armata perpetrata alla stazione di servizio AVIA di Ranzo il 5 giugno 2009, durante la quale era stato ferito gravemente il gestore dell’esercizio. L’autore è un 39enne cittadino italiano residente in provincia di Varese che già beneficiava a suo tempo di un permesso per frontaliero in Svizzera. È stato arrestato dagli inquirenti italiani a seguito di altri reati analoghi commessi in Italia, sempre a mano armata. Il confronto dei riscontri d’indagine acquisiti in Italia e in Ticino, hanno permesso di determinare la sua paternità anche per l’episodio di Ranzo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Antonio Perugini. Furto con scasso a Sementina - Infine, il 6 novembre a Sant’Antonino sono stati arrestati tre cittadini italiani, di 54, 52 e 44 anni mentre un quarto individuo è tuttora latitante. Il quartetto era fuggito a piedi dopo aver abbandonato l’auto a Camorino nel tentativo di sottrarsi a un controllo da parte di una pattuglia di polizia. Sono indiziati di aver commesso un furto con scasso in un’abitazione di Sementina. Durante la perquisizione della loro vettura con targhe italiane sono stati ritrovati numerosi attrezzi atti allo scasso. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Andrea Pagani. Cantone |
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