CRESCE IL BUCO FINANZIARIO
Approvazione di una variante
di progetto ridotta per le
“parti a terra” e concessione
del II° credito suppletorio, di
CHF 3.25 MIO (di cui CHF 1.9
MIO per rincari), per la
conclusione dei lavori di
costruzione del Porto
comunale a San NazzaroEgregio signor Presidente,
Gentili signore, Egregi signori Consiglieri comunali,
con il presente messaggio municipale sottoponiamo, per esame e approvazione, la richiesta di
un credito suppletorio di CHF 3.15 MIO (IVA esclusa) per la conclusione dei lavori di costruzione
del Porto comunale a San Nazzaro.
INTRODUZIONE
La costruzione del Porto al Sass di Sciatt, nella frazione di San Nazzaro (in seguito Porto), per
dimensioni, difficoltà tecniche e orografia del luogo scelto è indubbiamente un progetto
complicato, che ha impegnato gli amministratori comunali in più Legislature.
A chi si confronta per la prima volta con questo progetto, sicuramente il più importante mai
realizzato in Gambarogno, è doveroso fornire tutte le informazioni utili affinché comprenda
l’importanza, la valenza, ma anche i motivi all’origine del superamento dei costi oggetto di
questo secondo credito suppletorio.
Il progetto del Porto non riguarda solo aspetti tecnici ed economici propri della costruzione, ma
si estende anche alla fruizione e alla rivalorizzazione delle rive secondo quanto previsto dal
Piano particolareggiato e relativo rapporto d’impatto ambientale (RIA), votati dal Legislativo nel
mese di settembre 2013, contestualmente al primo credito di costruzione.
Il Comune di Gambarogno si estende dal lago alla montagna e da Contone a Dirinella, con
tipologie di territori differenti, ma complementari. La parte a lago è indubbiamente uno spazio
importante e pregiato della nostra realtà comunale diffusa e per questo necessita di significativi
interventi per garantirne la cura, la fruibilità e la valorizzazione. L’indotto economico generato
dal Porto potrà contribuire in modo importante alla copertura di questi costi.
Per meglio contestualizzare a quali progetti si fa riferimento, citiamo le passeggiate a lago, la
mobilità lenta, i lidi comunali, gli attracchi temporanei e i porticcioli comunali.
In Gambarogno è dal lontano 1986 che si discute dell’opportunità di costruire un Porto di grandi
dimensioni, che permetta di sviluppare al meglio il turismo, creando le giuste premesse e
sinergie per favorire anche indotti economici a favore dell’intera Regione. Da qui la scelta di
ubicare la futura struttura portuale al Sass di Sciatt, a San Nazzaro la quale, pur presentando
criticità per conformazione della riva e profondità del fondale, è l’unico posto non ancora
edificato in una zona morfologicamente protetta che possa ospitare una struttura di queste
dimensioni senza impattare su strutture a riva.
Di seguito andremo a elencare le fasi salienti del progetto, poiché con la presentazione di
questo Messaggio si creano i presupposti per modificare il progetto del Porto e ottenere la
necessaria copertura finanziaria per concluderne i lavori di costruzione, entro la fine del primo
semestre 2026.
Anche chi non avrà un natante da stazionare nella nuova struttura portuale godrà di ampi spazi
rinaturati e di un percorso pedonale a lago, previsti quali opere di compensazione naturalistica.
Questi progetti, unitamente ai percorsi di mobilità lenta promossi in ambito di agglomerato
(PALoc), al Parco del piano di Magadino e alla Fondazione Bolle, contribuiranno a rafforzare la
visione di un Gambarogno a misura d’uomo.
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LA STORIA DEL PROGETTO
La storia del Porto è lunga e, per certi versi, non priva di tribolazioni. Le prime discussioni relative
alla sua realizzazione risalgono a quasi 40 anni orsono.
In tempi più recenti, è con la costituzione del Comune unico aggregato che il progetto trova
nuovo slancio, venendosi a creare le condizioni ideali per passare dalla fase progettuale a
quella realizzativa.
Ripercorriamo i momenti più significativi che hanno contraddistinto il progetto del Porto:
1986 Prima ipotesi di costruzione di un Porto del Gambarogno.
1994 Il Consorzio Piano Regolatore del Gambarogno (in seguito Consorzio PR) commissiona
allo Studio d’ingegneria Sciarini SA un progetto di Porto comprensivo di darsena e
rimessaggio invernale.
Il Consorzio PR inoltra al Cantone la prima domanda di costruzione.
1996 Il Cantone rilascia al Consorzio PR l’autorizzazione a costruire.
1998 Per superare l’eccessivo frazionamento istituzionale dei Comuni e la difficoltà nel
trovare un accordo si costituisce la Porto Regionale del Gambarogno SA (in seguito
Porto SA), con pacchetto azionario detenuto dai Comuni.
2000 La Porto SA chiede e ottiene quindi l’autorizzazione a costruire.
2002 La Porto SA fa realizzare la pima variante di progetto, quindi chiede e ottiene
l’autorizzazione a costruire sul progetto rivisto.
2003 La Porto SA invia al Consiglio di Stato una richiesta per i sussidi secondo la Legge
federale sull'aiuto agli investimenti nelle regioni montane (LIM) e la Legge sul turismo
(LTur).
2005
Il Consiglio di Stato nega i sussidi.
La Porto SA rinuncia per questioni finanziarie a costruire il progetto nella variante 2002 e
fa elaborare una seconda variante che preveda la diminuzione del numero di
attracchi e l’abbandono della darsena.
2006 La Porto SA inoltra al Cantone una domanda di costruzione preliminare.
2007 La Porto SA fa elaborare il rapporto di Impatto ambientale (RIA) e il Piano
particolareggiato (PP6).
2008 La Porto SA invia il PP6 e il RIA al Dipartimento del territorio il quale, tramite gli Uffici
cantonali preposti, impone nuove modifiche al progetto che dovrà sorgere sul
demanio cantonale.
2009 Conclusione dell’esame preliminare del PP6 da parte del DT, pubblicazione e crescita
in giudicato del documento pianificatorio.
2010 La Porto SA rimane inattiva dal 2010 al 2012, in attesa della costituzione del nuovo
Comune aggregato Gambarogno. Dopo il suo scioglimento subentra in toto il
Municipio di Gambarogno (in seguito Municipio).
2012 Il Municipio riprende il progetto dalla Porto SA e decide di darvi continuità,
aggiornando e razionalizzando il progetto, sia a livello tecnico che finanziario.
2013 Il Municipio invia ai preposti Uffici cantonali l’incarto completo (PP e domanda di
costruzione) per nuovo esame.
Allestisce quindi il MM no. 36 da sottoporre al Consiglio comunale per la concessione
dei crediti di costruzione e l’accompagnamento pianificatorio.
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Nel mese di settembre il Consiglio comunale concede un credito quadro di CHF
14'409'385.00 per la messa in esercizio del Porto, la copertura dei costi pregressi della
Porto SA e l’accompagnamento del Piano particolareggiato PP6 (MM no. 35).
E’ sottoscritto con lo Studio d’ingegneria Sciarini SA un contratto di prestazioni globali
(SIA 112) comprensivo della progettazione, della fase degli appalti, del progetto
esecutivo, della direzione lavori, della messa in esercizio e della liquidazione di tutti i
lavori inerenti il Porto Gambarogno.
Nel mese di novembre è presentato un ricorso da parte di uno studio d’ingegneria del
Locarnese, contro il mandato di progettazione concesso allo Studio d’ingegneria
Sciarini SA.
2014 Nel mese di giugno il Consiglio di Stato approva il Piano particolareggiato del Porto e
concede al Comune sia l’autorizzazione a costruire sia la concessione demaniale
trentennale, per l’insediamento del porto al Sass di Sciatt.
Il ricorso presentato nel mese di novembre 2013 è dichiarato irricevibile dal Tribunale
amministrativo (in seguito TRAM) nel giugno 2014 e dal Tribunale federale nell’ottobre
dello stesso anno.
2015 Iniziano i lavori di affinamento del progetto esecutivo, dei concorsi d’appalto e delle
delibere per iniziare i lavori di costruzione.
2016 Nel mese di agosto, contro le delibere riguardanti il falso fondale e i moli frangiflutti,
vengono presentati due distinti ricorsi.
2017 Nel mese di febbraio il ricorso riguardante i frangiflutti galleggianti è accolto dal TRAM
per una questione formale relativa alla mancanza di un documento. Sentenza poi
confermata su ricorso sussidiario in materia costituzionale dal Tribunale Federale nel
mese di dicembre, mettendo il Comune nella necessità di adottare una nuova
decisione.
Nel mese di marzo anche il ricorso riguardante il fondale artificiale è accolto dal TRAM,
poiché il referente della ditta aggiudicataria non disponeva dei necessari titoli di
studio. Anche in questo caso il Comune si trova nella necessità di adottare una nuova
decisione. Il Municipio, per le delibere delle opere annullate su ricorso, allestisce i
nuovi concorsi con procedure libere sottoposte al Concordato intercantonale sugli
appalti pubblici (CIAP).
Sulla scorta delle offerte valide raccolte il Municipio comprende che il costo finale
stimato per l’opera supera il 10% il credito concesso dal Consiglio comunale nel mese
di settembre 2013, ma è volontà dell’Esecutivo mantenere questi importanti appalti in
Ticino.
2018 Nel mese di marzo il prof. Orlando Nosetti, sulla scorta delle previsioni di spesa del
progetto aggiornato, dichiara sia la sostenibilità finanziaria sia la redditività dello stesso,
anche a fronte di un investimento accresciuto a CHF 18'909'385.00.
Il Municipio allestisce il MM no. 233 riguardante il credito suppletorio necessario.
Nel mese di giugno il Consiglio comunale concede un credito suppletorio di CHF 4.5
MIO (MM no. 233) quale aggiornamento dei costi del Porto votati nel settembre 2013.
Nel mese di agosto, entro i termini previsti dalla Legge organica comunale, è
presentato un referendum contro la decisione del Legislativo che aveva approvato e
concesso il credito suppletorio di CHF 4.5 MIO.
2019 Nel mese di aprile ha luogo la votazione popolare sul referendum e il credito
suppletorio di CHF 4.5 MIO è accettato, confermando la decisione del Consiglio
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comunale del mese di giugno 2018.
2020 Continuano i lavori di affinamento dei progetti esecutivi, delle delibere e le prime fasi
di preparazione del cantiere con gli scavi e la realizzazione di una cabina elettrica.
2020 Iniziano i lavori per l’infissione dei micropali, la creazione del falso fondale e a seguire,
nel 2024 la costruzione e la posa del molo frangiflutti. I lavori sono in corso d’opera, di
seguito una panoramica delle principali fasi di cantiere:
• Fine 2020 - fine 2023 Opere consorzio Implenia-Ghidoni per il falso fondale
• 2024 Opere ditta Muttoni per il molo frangiflutti
• Marzo - maggio 2025 Opere Ingemar per pontili e finger d’ormeggio
• Maggio - dicembre 2025 Opere Mafledil per opere fuori terra
• 2026 Finiture
Durante le fasi esecutive, il Consiglio comunale e le Commissioni sono state
regolarmente informate – ricorrendo anche a sopralluoghi – circa l’avanzamento delle
opere e l’evoluzione dei costi. In particolare vi sono stati degli incontri il 18 maggio
2022, il 26 settembre 2022, il 29 settembre 2023, il 23 novembre 2023, il 11 marzo
2024 e il 24 giugno 2024.
L’ATTUALITÀ DEL PROGETTO
Il progetto del Porto è stato adottato dal Consiglio comunale nell’anno 2013, contestualmente
alla concessione dei crediti di costruzione e per l’accompagnamento pianificatorio.
La realizzazione del falso fondale, eseguita per questioni tecniche in modo differente rispetto
agli ancoraggi classici previsti dal progetto iniziale, è stata fatta propria dal Consiglio comunale
nell’anno 2018, quando è stato concesso il I° credito suppletorio di CHF 4.5 MIO.
Il progetto del Porto, così modificato, è frutto di vari compromessi poiché, oltre agli aspetti
tecnici legati alla configurazione del luogo ove sorge, ha dovuto considerare:
- le condizioni poste dagli Uffici competenti del DT nell’ambito degli esami preliminari e
definitivi;
- le norme di Piano Regolatore;
- il Piano Particolareggiato;
- l’autorizzazione cantonale a costruire;
- il rapporto d’impatto ambientale (RIA);
- la concessione demaniale.
Il ridimensionamento studiato per la parte a terra, di seguito descritto, è necessario per
contenere i costi d’investimento, ma non muta i contenuti e l’attualità del progetto che, per
ordine di grandezza, servizi e numero di natanti offerti risulterà il secondo Porto del bacino
svizzero del Lago Maggiore, dopo quello regionale di Locarno.
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I PRINCIPI A SOSTEGNO DEL II° CREDITO SUPPLETORIO
L’esigenza di chiedere un secondo credito suppletorio fonda sui seguenti principi:
1) il Legislativo è competente in materia d’investimenti, non solo per l’approvazione del
credito, ma anche nella scelta del progetto e dei preventivo definitivi;
2) il Municipio, nell’ambito delle proprie competenze, deve prendere tutte le decisioni e le
misure necessarie affinché la costruzione dell’opera sia realizzata conformemente al
progetto e al preventivo adottati dal Legislativo. Non è possibile introdurre elementi nuovi,
come pure tralasciarne di quelli facenti parte del progetto approvato;
3) modifiche al progetto (dunque non i dettagli costruttivi), anche se intese a ottimizzare lo
stesso, vanno sottoposte preventivamente al Legislativo, per approvazione;
4) qualsiasi spesa d’investimento attuata dal Municipio deve essere sorretta da sufficiente
base legale, rappresentata dall’approvazione del Legislativo o dalla delega di
competenza;
5) il coinvolgimento del Legislativo deve avvenire in tempi ragionevolmente sostenibili con
un'adeguata informazione alle Commissioni permanenti e quindi con la presentazione del
MM, sia sul credito suppletorio sia per la modifica di progetto delle parti a terra;
6) nel caso specifico del Porto, considerato che si è in presenza di più parti d’opera, la
previsione di maggior costo va fatta considerando il credito lordo globale votato dal
Consiglio comunale, da raffrontare con la spesa lorda globale presunta di liquidazione
(vedi art. 28 RGFCC).
RITARDI E PROIEZIONE DEI COSTI DEL PROGETTO 2013
Nel mese di agosto 2016 sono stati presentati due ricorsi contro le delibere a due ditte italiane,
risultate le migliori offerenti nei concorsi LCPubb/CIAP. Le sentenze del TRAM hanno visto
soccombenti le due ditte, ritenute inidonee per vari motivi e le opere in oggetto sono state
successivamente appaltate a ditte ticinesi, nonostante queste presentassero costi più elevati.
Oltre alle differenze negli importi di delibera citati sono pure subentrati, a seguito dei ritardi
cumulati nell’inizio dei lavori, i rincari sugli indici dei costi di produzione (in seguito ICP), nonché
l’opportunità di ottimizzare alcune componenti del falso fondale nell’ottica di permettere il futuro
contenimento degli oneri di manutenzione.
Con un presunto costo finale dell’opera che avrebbe superato il 10% del credito inizialmente
votato è nata l’esigenza di presentare la I° richiesta di credito suppletorio, per un importo di CHF
4.5 MIO.
Successivamente, la decisione del Consiglio comunale a riguardo del credito suppletorio, è
stata sottoposta a referendum popolare che, seppur respinto in votazione popolare del mese di
aprile 2019, ha ulteriormente ritardato l’inizio lavori che hanno quindi subito tutte le conseguenze
delle intervenute crisi pandemiche, politiche ed energetiche. Conseguenze assolutamente non
programmabili e men che meno dipendenti dalla volontà delle Autorità comunali.
Nel corso dell’anno 2023, in base all’avanzare di lavori e degli ulteriori rincari ICP intervenuti,
conosciuti o presunti, il Municipio ha aggiornato la proiezione dei costi ed ha dovuto constatare,
nell’agosto 2023, che la costruzione del Porto, se realizzata nella sua intera essenza secondo i
piani approvati, sarebbe costata poco meno di CHF 24.6 MIO, concretizzando dunque un
inaccettabile superamento di costo del 30% rispetto ai crediti votati.
Questa condizione ha posto le premesse per una rivalutazione del progetto, segnatamente le
parti a terra, nell’ottica di contenere in modo significativo l’investimento.
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LA NECESSITÀ DI RIDIMENSIONARE LE PARTI A TERRA E LA PROCEDURA DA
SEGUIRE, CONCORDATA CON LA SEZIONE DEGLI ENTI LOCALI
In funzione della situazione anzi indicata, con l’obiettivo di contenere i costi d’investimento, il
Municipio ha ritenuto necessario proporre un ridimensionamento delle parti a terra non ancora
costruite. Di questa volontà si sono informate preliminarmente le Commissioni permanenti della
Gestione e delle Opere pubbliche, indicando anche la volontà d’incontrare i responsabili della
Sezione enti locali per definire la corretta procedura da seguire.
L’incontro con i responsabili della SEL ha avuto luogo in data 7 febbraio 2024.
Dopo l’esposizione dei fatti, Municipio e SEL hanno concordato il seguente modo di procedere:
1) nel corso del mese di marzo 2024 il Municipio ha organizzato un incontro informativo con le
Commissioni permanenti delle Opere pubbliche e della Gestione, per presentare il progetto
riduttivo e tutte le questioni finanziarie legate al presente Credito suppletorio;
2) in base ai progetti definitivi forniti dal progettista, per la parte riduttiva delle opere a terra è
stata avviata e conclusa positivamente la procedura edilizia con il rilascio della licenza
edilizia in data 19 settembre 2024;
3) con i servizi cantonali competenti è stata valutata la possibilità di assegnare le opere da
impresario costruttore, nonostante il tempo trascorso, all’impresa di costruzioni che aveva a
suo tempo vinto l’appalto, possibilità confermata e formalizzata con contratto del 18 ottobre
2024. Il contratto mantiene integralmente le condizioni del 2016, applicando i rincari
secondo il metodo dei costi di produzione (ICP, norma SIA 123) e adeguando i quantitativi
sulla scorta della variante riduttiva, oggetto del presente Messaggio municipale;
4) nel mese di giugno 2024 si è informato il Legislativo di tutto quanto in atto e dell’obiettivo di
presentare questo Messaggio sul credito suppletorio nell’autunno 2024, in presenza anche
dell’aggiornamento dell’Analisi economico finanziaria del mese di novembre 2024, allestita
dal Professor Orlando Nosetti.
Nel verbale dell’incontro con la SEL, i collaboratori hanno voluto evidenziare come l’obiettivo
fondamentale da perseguire nella prosecuzione del progetto avrebbe dovuto sempre essere
quello della tutela degli interessi collettivi, ossia di salvaguardare e non pregiudicare le effettive
competenze decisionali del Consiglio comunale sugli oggetti di sua competenza, evitando di
porre quest’organo (dal profilo progettuale e finanziario) di fronte a irreversibili fatti compiuti.
In quest’ottica si osserva che tutti gli interventi costruttivi sin qui eseguiti rispettano i piani
approvati da parte del Consiglio comunale e l’esecuzione di opere non approvate, come il
caso per le opere a terra contenute nella nuova variante progettuale non è ancora avvenuta e
diventa oggetto del presente Messaggio municipale. L’impegno del Municipio è stato quello di
rispettare il procedere concordato con la SEL ed in particolare il licenziamento del presente
Messaggio entro il corrente autunno, prima di avviare l’esecuzione delle opere a terra.
Per quanto concerne la nuova progettazione, affinchè i passi sviluppati dal Municipio fossero
sorretti da una visione condivisa, il Consiglio comunale e le sue Commissioni sono stati informati
nei seguenti momenti:
- in data 29 settembre 2023 con il Consiglio comunale, in una visita al Porto Gambarogno in
cui si sono esposte le prime valutazioni circa la possibilità di ridurre le opere a terra;
- in data 23 novembre 2023 con la Commissione della Gestione, in sede di discussione per il
Messaggio municipale sul preventivo 2024;
- in data 11 marzo 2024 con le Commissioni della Gestione e delle Opere pubbliche, in un
incontro dedicato;
- in data 24 giugno 2024 con il Consiglio comunale, durante la seduta ordinaria.
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DESCRIZIONE DEL PROGETTO RIDUTTIVO PER I SERVIZI A TERRA E CONFRONTO
DELLE VARIANTI DI PROGETTO 2013 E 2024
Nelle valutazioni eseguite dal progettista, senza snaturare i contenuti del progetto e
mantenendone gran parte delle peculiarità, è stato calcolato che è possibile conseguire un
contenimento nei costi d’investimento di ca. 2.44 MIO di CHF (IVA esclusa), portando il presunto
costo finale dell’opera a ca. CHF 22.14 MIO (IVA esclusa), ossia con un superamento rispetto ai
crediti votati del 17%.
Il progetto così rivisto, che mantiene inalterate le parti a lago in buona parte già costruite,
prevede una semplificazione nella realizzazione delle opere a terra, segnatamente:
- la capitaneria, ridotta nella sua metratura e concentrata su un unico piano;
- l’esercizio pubblico, con minori posti interni, il potenziamento di quelli esterni - certamente
più ricercati ed apprezzati - e il ridimensionamento dei servizi con tutta la struttura
concentrata su un piano unico;
- il parcheggio per 38 posti auto (di cui uno destinato ai disabili) su un unico piano a cielo
aperto, e non più su due livelli;
- un percorso pubblico (passeggiata) ottimizzato e realizzato collegando direttamente il prato
a lago con il soprastante posteggio, sfruttando il progetto PALoc, che permette un ulteriore
risparmio di CHF 435'000.00;
- la rinuncia alla costruzione delle pompe di benzina/diesel, che oltre al risparmio
garantiscono una maggior tranquillità per gli utenti del Porto e limitano fortemente i pericoli
d’inquinamento, le maleodoranze per i fruitori dell’esercizio pubblico, nonché i transiti nel
canale di accesso per il rifornimento.
I sottostanti Piani permettono una prima visione globale delle differenze che comporta la
variante riduttiva presentata. Per un miglior confronto tutti i piani originali sono pubblicati e
consultabili sulla piattaforma del Consiglio comunale. I COSTI DEL NUOVO PROGETTO (IVA ESCLUSA)
Come indicato, la realizzazione del nuovo progetto permetterà un contenimento dei costi di
CHF 2.44 MIO, attestando il nuovo preventivo a CHF 22'141'000.00. Per ossequiare i disposti LOC,
nonché quanto ad oggi discusso con la SEL e il Legislativo, la richiesta di credito da sottoporre
al Consiglio comunale e oggetto del presente Messaggio municipale si attesa a CHF 3.25 MIO.
Le voci a preventivo che definiscono le fasi principali e concernono i costi maggiori per le
opere a terra e a lago sono state tutte contrattualizzate e in parte eseguite (falso fondale e molo
frangiflutti), segnatamente:
- il faIso fondale - Officine Ghidoni SA;
- il molo frangiflutti - Matteo Muttoni Costruzioni SA;
- i moli interni e i finger d’ormeggio - Ingemar S.r.l.;
- le opere da Impresario costruttore - Mafledil SA.
Voci
Credito
2013+2018
Pagato al 20.11.2024
Proiezione costi finali
con progetto 2013
Proiezione costi finali
con progetto 2024
Opere a terra 3’939’235 219’000 6% 4’266’000 108% 1’696’300 43%
Sistemazioni esterne 280’000 1’900 1% 280’000 100% 355’000 127%
Opere a lago 12’602’500 11’178’000 89% 14’600’000 116% 15'032’800 119%
Onorari e tasse 1’382’650 1’008’000 73% 1’925’000 139% 1’925’000 139%
Altri costi 705’000 891’800 126% 1’172’000 166% 1’227’500 174%
Totale (iva esclusa) 18’909’385 13’298’700 70% 22’243’000 118% 20’236’600 107%
Rincari secondo ICP 1’188’000 2’340’000 1’904’400
Totale rincari compresi 18’909’385 14’486’700 77% 24’583’000 130% 22’141’000 117%
Fabbisogno di credito 5’673’615 3’231’615
Arrotondamento 18’385
Richiesta di credito da sottoporre
al CC
3’250’000
Contributo PALoc -435’000 -435’000
Totale IVA esclusa 18’909’385 14’486’700 77% 24’148’000 128% 21’706’000 115%
Ipotetico supplemento di costo
finale netto (rispetto al credito
2013+2018)
5’238’615 2’796’615
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Dalla tabella si evince che già rincari ICP non permettono di rispettare i crediti in precedenza
votati; con una cifra di ben CHF 1’904'400.00, rappresentano da soli poco meno del 12% della
spesa complessiva. I rincari ICP sono in parte conosciuti e in parte sono stati stimati dal
progettista, con la collaborazione del Supporto alla Committenza (BHU), basandosi sulle stime di
evoluzione congiunturale del settore.
Il Contributo PALoc concerne la realizzazione della passeggiata a lago e andrà in deduzione
dell’investimento complessivo al termine delle opere.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
Sia nel credito di costruzione originale del 2013 sia nei due crediti suppletori, tutti gli importi sono
esposti al netto dell’IVA, poiché il Porto è assoggettato quale servizio a sé stante dal 1° gennaio
2013.
L’imposta pagata non è inserita nei costi poiché integralmente recuperata; è quindi considerata
alla stregua di una partita di giro.
ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA
Sulla scorta dei costi di costruzione rivisti in base al progetto ridimensionato delle parti a terra,
considerati pure i rincari ICP noti e quelli presunti fino alla conclusione dei lavori, è stato dato
incarico al Professor Orlando Nosetti di aggiornare l’analisi economica finanziaria della sua
ultima revisione, risalente al mese di marzo 2021. L’analisi e le relative tabelle di calcolo sono
allegate e parte integrante del presente Messaggio municipale.
Ad ogni buon conto, riportiamo fedelmente le conclusioni del professor Nosetti, che ben
riassumono il contesto del progetto:
“Sulla base dei piani economico-finanziari, aggiornati in base ai dati più recenti e tenuto conto
dello sviluppo stimato dopo il 2029, così come dei rischi d’investimento, finanziario e operativi,
si può dunque affermare ragionevolmente che la sostenibilità del progetto nel medio-lungo
termine è garantita”.
In termini concreti, a piena occupazione il Porto permetterà indicativamente di generare
annualmente un utile netto di CHF 230'000.00 e sin dai primi anni d’esercizio, una liquidità (cash
flow) che sarà rivelante e si avvicinerà a CHF 1.00 MIO annui. Le valutazioni del Prof. Nosetti
contengono pure alcune suggestioni circa l’iniziale occupazione del Porto, che si prevede di
aprire – in forma ridotta e senza alcuni servizi a terra, che ancora devono essere completati –
già per la stagione 2025.
Va osservato che le valutazioni del Prof. Nosetti sono sostanzialmente prudenziali, il che significa
che con buona probabilità le calcolazioni relative alla redditività del Porto vedranno una
evoluzione migliore e soprattutto potrebbero avverarsi in tempi più brevi rispetto a quanto
indicato.
Dal 2027 saranno generati utili crescenti che permetteranno gradualmente di assorbire, al più
tardi entro il 2034, le perdite riportate. In tale condizione è prevedibile che l’intero debito
assunto per la realizzazione del Porto potrà essere ammortizzato entro l’anno 2050, mentre gli
anticipi del Comune potranno essere estinti entro l’anno 2040.
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CORROSIONE DELLE STRUTTURE SOMMERSE
Nell’estate del 2023 è stata riscontrata una possibile corrosione precoce delle strutture
sommerse, segnatamente le travi metalliche che formano i tralicci del “falso fondale”.
Per la realizzazione di queste opere sono state utilizzate 2 diverse soluzioni progettuali per la
protezione anticorrosiva dell’acciaio:
- per i pali emergenti sui bracci oscillanti esposti all’aria la scelta è ricaduta uno strato
protettivo superficiale, mediante applicazione di uno strato di zinco e 2 strati di pittura
anticorrosiva;
- per le travi perennemente immerse è stato invece preferito prevedere un sovraspessore di
1.8 mm dell’acciaio, sacrificabile nel lungo periodo senza che la resistenza statica
dell’intera struttura ne sia compromessa.
Le verifiche esperite hanno permesso di determinare che la corrosione - meno di 1/10 di
millimetro - deriva da una significativa concentrazione di diatomee, il cui metabolismo genera
maggiori concentrazioni di ossigeno.
Sono state posate 3 boe di controllo a ultrasuoni, in grado di perturbare il metabolismo e la
crescita di dette diatomee, soluzione che ha portato ad una mitigazione del fenomeno (controlli
aprile-giugno 2023).
È stata organizzata una campagna di misurazione degli spessori dell’acciaio per verificare nel
dettaglio la profondità di corrosione e la relativa evoluzione, grazie alla quale la ditta Cescor
S.r.l di Milano ha redatto una corposa analisi, a disposizione dei consiglieri che vorranno
visionarla, da cui riportiamo le peculiarità:
- il fenomeno corrosivo sembra essersi stabilizzato.
- la corrosione non ha compromesso i valori limite degli spessori dei tubolari, dette tolleranze,
per l’accettazione dell’opera ai sensi delle normative SIA in vigore.
- le perdite previste di spessore nei primi anni rientrano nell’ordine del decimo di millimetro.
- con l’avanzamento della corrosione, nei termini comprovati di soli 10 micron/anno, nei
prossimi 50 anni è prevedibile una riduzione di spessore di complessivi 0.6 mm; ciò significa
la durata di vita minima di 50 anni risulta essere garantita.
- nei prossimi anni saranno esperite delle campagne di ispezione a scadenze regolari. Le
boe di controllo ad ultrasuoni saranno mantenute in funzione.
Ad oggi per questa tematica sono stati spesi ca. CHF 80'000.00, segnatamente per analisi,
prelievi, immersioni, acquisto e posa delle boe di controllo ad ultrasuoni.
Per i controlli futuri e per la regolare verifica della progressione dello stato corrosivo, si prevede
un costo di ca. 8'000.00 CHF/anno per i primi 5 anni, dilazionati in seguito ad intervalli
quinquennali. I costi per il consumo elettrico delle sonde non sono qui stati considerati ma
rientreranno negli ordinari costi di funzionamento del Porto.
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TEMPISTICHE
Nonostante alcune fasi del progetto sono già state palesate nei precedenti capitoli, riteniamo
doveroso riassumere le prossime peculiari tappe del cantiere:
- fine lavori frangiflutti, fine gennaio 2025;
- fine lavori posa pontili e finger d’ormeggio, fine maggio 2025;
- possibilità di utilizzo del Porto (attracco natanti), a partire da giugno 2025;
- fine opere da impresario costruttore parte fuori terra, dicembre 2025;
- fine opere di finitura, esterni e consegna al Committente, autunno 2026.
ALLINEAMENTO AL NUOVO PIANO CONTABILE MCA2
Il credito suppletorio andrà in aumento dei crediti già votati per il Porto e iscritto nella categoria
1403.902, con una durata dell’investimento di 40 anni e un ammortamento lineare del 2.5%.
L’ammortamento, come per i crediti già votati per il Porto, sarà calcolato a partire dall’anno
successivo alla consegna dell’opera.
CONCLUSIONE
La concessione di questo credito suppletorio, di CHF 3.15 MIO (IVA esclusa), risulta oltremodo
importante, poiché il Porto è un investimento strategico in grado di autofinanziarsi che
promuoverà servizi a favore di residenti e turisti, garantendo nel contempo indotti finanziari a
favore di albergatori, esercenti, cantieristi, immobiliaristi, negozianti e artigiani.
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Il presente Messaggio, così come gli allegati, sono stati approvati nella seduta di Municipio del
9 dicembre 2024, con risoluzione no. 855. Il Municipio, la Direzione di progetto, il Supporto alla
Committenza (BHU) e il Prof. Orlando Nosetti restano a disposizione per fornire alle Commissioni
interessate tutte le informazioni e la documentazione di dettaglio che saranno richieste.
Visto quanto precede, siete invitati a voler
d e l i b e r a r e :
1) E’ approvata la variante di progetto riduttiva per le costruzioni a terra, nel rispetto degli
schizzi inseriti nel Messaggio e dei piani di costruzione pubblicati sulla piattaforma del
Consiglio comunale.
2) E’ concesso il II° credito suppletorio, di CHF 3.25 MIO (IVA esclusa, di cui CHF 1.9 MIO per
rincari), da aggiungere ai precedenti crediti votati e da utilizzarsi per la conclusione dei
lavori di costruzione del Porto comunale a San Nazzaro.
3) Gli investimenti andranno iscritti nel conto investimenti nell’anno di realizzo.
tra cui mezzo milione di interessi gia pagati.Con quale soldi?
RispondiEliminaQuanto bla bla bla per giustificare un prevedibile fallimento che non è altro che un sintomo delle proprie scarse qualità o di una insufficiente intelligenza. E che messaggio! Non scrivere per farti leggere e giustificare: scrivi per farti capire e non per annacquare il problema.
RispondiEliminaMa questo è il vero trucco adottato dai grandi... inviarti un gran mucchio di lettere e carta per portarti nell'assoluto caos e distrazione ...per poi lasciar perdere .. vedi la vicina penisola, vedi l'UE ecc.
RispondiEliminaCaro Nosetti ... quando giungerai a porto ultimato ricordati di portare le monete , avremo un bell'automatico SELECTA che al posto del ristorante .
Da questo lungo romanzo si deduce che il tema Porto non è stato affrontato, fin dall’inizio, in maniera professionale.
RispondiEliminaContinuano a nascondere che ci sono più di 2,5 MIO di costi straordinari. Lo fanno perchè durante il referendum avevano chiaramente assicurato che visto il dettagliato e approfondito progetto non ci sarebbero stati costi straordinari. Avevano anche assicurato apertura nel 2022. Montagne di palle. Vinto il referendum il 7 aprile 2019 per un anno hanno solo studiato il fondale e i lavori sono iniziati nel 2020....Adesso le palle continuano. Più tardi il Comune dovrà nuovamente investire. Sicuramente per i posteggi....Altri investimenti che non figurano in questi 22 MIO.
RispondiEliminaPorto Gambarogno (EM FAI TRENTA FEM TRENTUN)Visto che terminare il porto con la variante parte a terra ridimensionata costa 25,35 milioni sarebbe meglio aggiungere i 2,4 milioni e completare l'opera come da progetto iniziale cosi che dovrebbe produrre ,forse, piu utili dei 250 mila franchi annui previsti, visto pure che la durata delle infrastrutture sott'acqua sono molto limitate . Se no el sant ü var mia la candela
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