le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

giovedì 12 novembre 2009

vita e miracoli del delinquente di Ranzo

Grande soddisfazione nella regione per la cattura del delinquente poi assicurato alle patrie galere italiane.
Sicuri che questo servirà anche a Luca per rimettersi più velocemente,sapendo che il suo aggressore non si aggirerà più nei dintorni.
Altra soddisfazione e questa lasciatela a noi ,con la cattura del delinquente saranno messe a tacere tutte le illazioni gratuite che si aggiravano nella regione.
Ora si tornerà anche a lavorare con più tranquillità.
Un grazie alla nostra polizia di Magadino che ci ha assicurato un occhio di riguardo nel farsi vedere specialmente nelle ore serali, le più brutte per chi deve lavorare nei distributori di benzina,un altro grazie vada agli inquirenti che in silenzio non hanno mollato nulla e con pazienza hanno potuto ricucire tutte le prove sino alla vittoria finale.
Un augurio vada all'amico Luca per una pronta riabilitazione e a un presto ritorno alla normale vita che un cittadino corretto e leale come lui si merita..

Un pò di storia del mondo delinquenziale in cui viviamo
Scoperto il rapinatore mancino che sparò al farmacista
Era già in carcere per la rapina al benzinaio di Cunardo
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Ha confessato giovedì sera in procura, davanti al pm Sara Arduini, durante un serrato e lungo interrogatorio, Carmelo Ragusi, 39 anni, ex fruttivendolo. E’
l’uomo che ha sparato al farmacista di via Milano a Varese la sera del 20 ottobre. E’ sempre lui che una settimana fa ha rapinato un benzinaio a Cunardo. Ed è ancora lui che il 30 settembre ha esploso dei colpi di pistola in via Ussi a Luino. Forse non è finita qua, ma è quanto basta per chiarire che l’inchiesta della squadra mobile sull’efferata rapina della farmacia ha trovato il colpevole.
Le indagini hanno potuto contare anche su un pizzico di fortuna. Ragusi mercoledì sera ruba 3500 euro in un benzinaio minacciando il titolare con una pistola. I carabinieri mostrano delle foto segnaletiche all’esercente, che a sua volta riconosce il viso del rapinatore e dice che è mancino (in realtà è ambidestro). Si tratta di un uomo con piccoli precedenti. Ragusi viene trovato a Luino in strada da una pattuglia e fermato mentre è in sella alla moto usata per il colpo, una Honda Transalp.
Negli stessi giorni la squadra mobile della Polizia di stato, che cerca un rapinatore mancino, diffonde a tutte le forze dell’ordine la fotografia del rapinatore della farmacia ricavata da un fotogramma delle telecamere interne. Un agente della polizia penitenziaria di Varese riconosce il volto del mancino Ragusi, ospite da qualche ora della casa circondariale ma non ancora indiziato per la rapina alla farmacia. Sulla scorta di questi elementi, giovedì pomeriggio, viene interrogato dal sostituto procuratore Sara Arduini e in serata ammette di aver sparato alla gamba del farmacista.
Il rapinatore aveva preso una china criminale spericolata. Il suo avvocato sostiene che si tratti di un uomo in difficoltà e depresso, ma se non fosse stato fermato in tempo probabilmente avrebbe colpito ancora.

Uno sparo, un urlo, la fuga con soldi. E' stata una rapina ma poteva finire molto peggio. E' accaduto tutto in pochi secondi, nella farmacia «Gagliardelli del dottor Sartori» di via Milano 23 a Varese, intorno alle 19. Un uomo, armato di pistola e a volto scoperto è entrato nel negozio dove si trovavano tre persone: i due figli del titolare e una commessa. L'uomo si è avvicinato a uno dei due fratelli, che in quel momento era al telefono dietro al bancone. Quest'ultimo ha fatto giusto a tempo a pronunciare una frase alla cornetta: «Mi stanno rapinando». L'aggressore non si aspettava questo contrattempo, forse ha perso la testa, ha mirato verso il basso e ha sparato alla coscia sinistra del farmacista, ferendolo. La vittima , 37 anni, è caduta a terra e il malvivente, secondo quanto riferito da un testimone, gli ha puntato di nuovo l'arma, ma il colpo, per fortuna, non è partito. L'uomo, sembra in preda all'agitazione, si è poi avvicinato all'altro fratello e gli ha ordinato di consegnare i soldi dell'incasso: raccolto il bottino è fuggito a piedi. Il ferito è stato subito soccorso dal 118 e trasportato all'Ospedale di Varese dove è ora ricoverato. Il proiettile gli ha trapassato la gamba sinistra ma la ferita subita non è di gravità tale da mettere in pericolo la sua vita. Sotto shock dopo aver assistito alla scena l'altro figlio e la dipendente che si trovava all'interno del negozio.Le immagini della rapina sono state interamente riprese dalle telecamere della farmacia. Nell'immagine ricavata dagli inquirenti è chiaramente distinguibile il viso dell'uomo che ha sparato. Indossava jeans e scarpe blu, un giubbotto nero e un berretto sulla testa. Le testimonianze riferiscono di un uomo, italiano, con accento meridionale, carnagione olivastra. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile della polizia di stato. Gli agenti sono ora sulle tracce del malvivente. La polizia ha effettuato i rilievi nella farmacia ma è soprattutto l'immagine con il volto del rapinatore, immortalato mentre sorpassa il bancone, che aiuterà gli inquirenti a trovarlo.

Luino
Preso il rapinatore di Cunardo
Si tratta di un trentanovenne già noto alle forze dell'ordine. L'arresto è avvenuto giovedì. L'uomo ha confessato
I carabinieri di Luino hanno preso l’autore della rapina al distributore di benzina di Cunardo, avvenuta mercoledì sera all'ora di chiusura. Un rapinatore con cappellino e giubbotto scuro aveva fatto irruzione nel gabbiotto del distributore di benzina Q8, e sotto la minaccia di una pistola, si era fatto consegnare l’incasso della giornata, 3500 euro in contanti. Il rapinatore si era poi dileguato a bordo di una motocicletta modello enduro di colore bianco, riuscendo ad evitare tutti i posti di blocco immediatamente predisposti dai carabinieri della compagnia luinese e del comando provinciale di Varese.
L’attività investigativa condotta dai militari consentiva agli stessi di raccogliere una dettagliata descrizione dell’autore della rapina. I sospetti puntavano verso verso C. R., 39 enne luinese originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), noto alle forze dell’ordine.
Venivano pertanto attivati a Luino specifici servizi di osservazione, sia presso l’abitazione del sospettato, sia presso i luoghi normalmente frequentati dal medesimo. La perseveranza dei militari e la perspicacia espressa nei servizi svolti, consentivano ai carabinieri di raccogliere i frutti sperati.
Nel pomeriggio di giovedì, infatti, una pattuglia in abiti civili notava il sospettato aggirarsi per le vie luinesi. Immediatamente i militari bloccavano l’uomo.
In una via limitrofa i carabinieri rinvenivano e sequestravano la motocicletta Honda Transalp utilizzata per la commissione della rapina. La perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire e sequestrare indumenti ed oggetti utili ai fini delle indagini.
A carico del medesimo veniva disposto il fermo di indiziato di delitto, per rapina aggravata. L’uomo è stato rinchiuso nel Carcere dei Miogni. L’indagine è coordinata dal pm Sara Arduini.
Nella mattinata di sabato il fermo è stato convalidato dal gip del Tribunale di Varese e l’uomo ha confessato il reato.

e per saperne di più
http://www.mattinonline.ch/content/view/12735/68/

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