L’ultima
dimora
di Goltz
Notizia falsa, o comunque gravemente inesatta, quella diramata ieri
da un’agenzia di stampa che annunciava il ritrovamento del corpo di
Gianni Goltz, morto nella primavera di due anni fa dopo aver raggiunto
l’Everest senza l’uso dell’ossigeno. Il ritrovamento sarebbe avvenuto
nell’ambito di un programma di pulizia sulla montagna. In realtà
l’indimenticabile alpinista di Avegno era stato sepolto, su richiesta dei familiari,
a 8.000 metri di quota, presso il Colle Sud.
C’è anche un film girato dalla televisione svizzero-tedesca che documenta
la cerimonia funebre.
Qualche tempo fa il governo nepalese ha deciso dare l’incarico a un
gruppo di sherpa per ripulire l’Everest dai molti rifiuti lasciati dalle spedizioni. I familiari di Gianni Goltz, interpellati in merito, avevano chiesto
unicamente che il suo corpo fosse cremato. «Dopo di allora non abbiamo
saputo più nulla – dicono i familiari – anche se ci è giunta una vaga
notizia secondo la quale sembra che fosse stato portato al campo base
». Qui potrebbe essere stato cremato. Gianni Goltz è comunque ricordato
da un piccolo “stupa”, costruito ai piedi del Pumori, da dove si vede il
percorso della sua ultima impresa
GdP
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