Abbiamo un dubbio che a prendere spunti del nostro blog siano in tanti , meglio così
‘Non affondate la... navigazione’
Preoccupazioni (dal turismo alla politica) per i previsti tagli di Roma sul bacino del Lago MaggioreI tagli previsti da Roma alla Navigazione del Lago Maggiore (Nlm) preoccupano, e non poco, anche sul bacino svizzero del Verbano. Tanto che qualcuno si è già mosso per evitare il peggio: il consigliere nazionale Fabio Abate ha scritto all’Ufficio federale dei trasporti, mentre l’Ente turistico Lago Maggiore (Etlm) ha chiesto un incontro alla direzione della Navigazione.
Nella nuova legge finanziaria italiana, che deve ancora essere approvata, è contemplata la riduzione dei contributi statali all’Ente gestione laghi, e quindi anche alla Nlm. Per una convenzione tra Roma e Berna (che scadrà solo nel 2016) i trasporti pubblici via acqua di passeggeri e merci sull’intero Verbano sono in mani italiane.
« Noi siamo partner diretti, visto che ci occupiamo della vendita dei biglietti per i battelli nell’intero Locarnese – spiega il direttore dell’Etlm Fabio Bonetti –. Ovviamente i risparmi ventilati ci preoccupano ». Le ‘forbici’ romane, infatti, rischiano di portare a un deterioramento del servizio, pregiudicando l’assunzione di dipendenti stagionali e il necessario (leggi indispensabile) rinnovamento della flotta di natanti. Se così fosse, stando a Bonetti, i danni al settore del turismo non tarderebbero a farsi sentire. « Settimana scorsa abbiamo scritto una lettera al direttore d’esercizio della Nlm, Massimo Checcucci, ad Arona, esprimendo i nostri timori e chiedendo un incontro per chiarire i diversi aspetti e le conseguenze di queste manovre. Il lago rappresenta l’attrazione turistica principale della nostra regione, e ciò è innegabile. Per questo dobbiamo renderlo fruibile, mantenendolo almeno allo standard attuale ». Un discorso senza frontiere, che vale sia per la parte italiana sia per quella svizzera del Verbano. « Inutile ricordare che migliaia di turisti del Locarnese si spostano ogni anno sui battelli della Nlm e parecchi si recano oltreconfine per visitare le Isole Borromee e le località rivierasche ».
C’è posta per Berna
Fabio Abate, dal canto suo, ha inviato una missiva all’Ufficio federale dei trasporti, prendendo spunto dalle nuove misure di risparmio che il governo italiano vuole varare. « Ho già avuto modo negli scorsi anni di sollevare il problema legato alle carenze qualitative dell’esercizio, distante da un servizio pubblico degno di questo nome – scrive il consigliere nazionale ticinese –. Ora, le nuove circostanze di fatto giustificano serie preoccupazioni in merito a una prevedibile diminuzione delle corse, decisamente in contrasto con gli accordi e la concessione. Pertanto, mi permetto di sollecitare un approfondimento della situazione con un intervento conseguente presso le competenti autorità italiane. Infatti, sarebbe auspicabile evitare la semplice constatazione di decisioni già prese e irreversibili che riterrebbero così esaurito il margine di manovra a disposizione delle autorità svizzere ».Da la regione
va bene essere partner per la vendita dei biglietti, ma se potessimo ottenere il riconoscimento delle tariffe AVS e dell' arcobaleno sul bacino ticinese sarebbe quantomeno logico visto che se verranno a mancare corse o motonavi a disposizione il personale che perderà il lavoro sarà comunque a carico della disoccupazione svizzera e non di Roma!!!
RispondiEliminaQuindi bello quanto fatto da Fabio Abate ma ora che si dia una mossa anche il Cantone e la sua amm. waldis ratti