Di questi tempi un po’ ovunque sono in corso lavori importanti (stradali e ferroviari) programmati sull’arco di diversi anni per snellire e migliorare il transito di merci e persone, in continua crescita. Immancabili i disagi, sia per imprenditori e maestranze impegnati nelle varie operazioni, sia per chi deve spostarsi ‘al rallentatore’. I lavori, manco a dirlo, creano anche problemi ‘estetici’, soprattutto nelle zone turistiche.
Ad esempio nel Gambarogno; ci siamo recati a Quartino e Magadino per dare un’occhiata ai cantieri lungo i binari della ferrovia Bellinzona-Luino, installati da un paio di mesi per la posa dei ripari antirumore (costi preventivati: 40 milioni di franchi) e ci siamo resi conto della complessità dell’operazione. Il colpo d’occhio (soprattutto alla stazione Ffs di Magadino) stride con la bellezza paesaggistica della regione, ma « questa è l’unica area disponibile lungo tutto il litorale per la sosta di mezzi e materiale collegata ai binari », fa presente il capostazione Virgilio Morotti.La speranza di tutti è che a settembre – data prevista per il termine dei lavori – i residenti non debbano più tapparsi le orecchie al passaggio dei treni. All’inevitabile deturpamento del paesaggio causato dai futuri ripari la gente si abituerà. Per avere contemporaneamente l’uovo e la gallina, sarebbe stato necessario scavare una galleria ferroviaria lungo tutto il litorale. Era il sogno dei gambarognesi; e un sogno resterà.
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