Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

sabato 11 giugno 2011

Gambarogno, per tutta l’estate il cantiere dei ripari fonici

Di questi tempi un po’ ovunque sono in corso lavori importanti (stradali e ferroviari) programmati sull’arco di diversi anni per snellire e migliorare il transito di merci e persone, in continua crescita. Immancabili i disagi, sia per imprenditori e maestranze impegnati nelle varie operazioni, sia per chi deve spostarsi ‘al rallentatore’. I lavori, manco a dirlo, creano anche problemi ‘estetici’, soprattutto nelle zone turistiche.
Ad esempio nel Gambarogno; ci siamo recati a Quartino e Magadino per dare un’occhiata ai cantieri lungo i binari della ferrovia Bellinzona-Luino, installati da un paio di mesi per la posa dei ripari antirumore (costi preventivati: 40 milioni di franchi) e ci siamo resi conto della complessità dell’operazione. Il colpo d’occhio (soprattutto alla stazione Ffs di Magadino) stride con la bellezza paesaggistica della regione, ma « questa è l’unica area disponibile lungo tutto il litorale per la sosta di mezzi e materiale collegata ai binari », fa presente il capostazione Virgilio Morotti.
La speranza di tutti è che a settembre – data prevista per il termine dei lavori – i residenti non debbano più tapparsi le orecchie al passaggio dei treni. All’inevitabile deturpamento del paesaggio causato dai futuri ripari la gente si abituerà. Per avere contemporaneamente l’uovo e la gallina, sarebbe stato necessario scavare una galleria ferroviaria lungo tutto il litorale. Era il sogno dei gambarognesi; e un sogno resterà.

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