lunedì 13 giugno 2011

L'Italia se desta «Addio al nucleare»

Vittoria netta dei sì in tutti i quesiti. Anche Berlusconi aveva ammesso: «Addio al nucleare»
MILANO - Il quorum è stato raggiunto. Quella che fino a lunedì mattina sembrava solo
 una eventualità più che probabile (dopo il 41% di votanti registrato nella rilevazione 
di domenica sera) è diventata una certezza con l'arrivo dei primi dati ufficiali del 
ministero dell'Interno: l'affluenza alle urne per i quattro referendum si è infatti
 attestata al 57%.
Lo stesso Silvio Berlusconi, in mattinata, a voto ancora in corso,
aveva rotto il silenzio elettorale ammettendo che «dovremo dire addio al nucleare
 in seguito del voto popolare» e che «dovremo impegnarci sulle energie rinnovabili»
Un concetto poi ribadito a risultato ormai conclamato: «La volontà degli italiani
 è netta su tutti i temi delle consultazioni».
I RISULTATI - Insomma, un risultato decisamente positivo per i comitati
 referendari, che per la prima volta da 16 anni a questa parte riescono nell'obiettivo
 di ottenere una partecipazione di popolo tale da garantire la validità della
 consultazione. In tutte le precedenti occasioni, infatti, il fronte dei no
 ha sempre preferito optare per una campagna pro-astensione, con l'obiettivo
 di far fallire il voto assommando il proprio non voto a quello degli astensionisti 
fisiologici, coloro che cioè non vanno a votare neppure per le elezioni politiche. 
Ma questa volta il «fuori gioco» referendario non è scattato. E il risultato alla 
fine è stato scontato: i sì per i diversi quesiti, senza significative variazioni
 per i diversi temi affrontati, risultano attorno al 95-97%.

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