venerdì 1 luglio 2011

Dedicata al nostro esecutivo e in parte al legislativo molto sensibili al tema


Federazione ticinese integrazione handicap(FTIA)


Bilancio con tante luci e qualche preoccupazione

È importante tenere sotto osservazione l’attività della FTIA sempre, ma praticamente di questi tempi: il compito dell’assistenza si fa sempre più difficile e complicato e la borsa tende a chiudersi sempre più quasi che la mano data a chi si trova in situazioni precarie sia un sovrappiù. Lunedì 6 giugno l’assemblea generale si è svolta presso la sede di Giubiasco : tirare il bilancio di un anno di lavoro è sempre un compito importante, e non solo dal punto di vista economico.

Gestire l’attualità senza dimenticarel’andicap
L’assemblea xha prima di tutto espresso un forte preoccupazione sul primo pacchetto di misure della sesta revisione AI: la FTIA vi riscontra un peggioramento a danno delle persone che soffrono di problemi di salute di origine psichica. A parole si prevede l’integrazione nel mondo del lavoro di circa 17mila attuali beneficiari di rendita. Integrazione a parole perché sono proprio i posti di lavoro che mancano. Ma la revisione va ancora più avanti (in negativo però) : infatti le persone che soffrono di dolori cronici non dovuti a cause organiche a cui è stata concessa una rendita prima del 2008, corrono il rischio di perdere il diritto . Conseguenza: senza rendita nessuna garanzia di trovare un posto di lavoro. C’è garanzia di continuare a godere dei diritti acquisiti unicamente per chi ha più di 55 anni e per chi è beneficiario della rendita almeno da 15 anni; per tutti gli altri solo per due anni verrà mantenuto il diritto alle prestazioni dopo di che verranno proposte misure di reinserimento professionale, ma con quali risultati se il Parlamento non ha ritenuto di introdurre misure obbligatorie per le aziende? Soddisfacente invece l’introduzione del cosiddetto contributo di assistenza ma con un punto nero e cioè per finanziarlo saranno dimezzati gli assegni grandi invalidi alle persone che vivono in istituto. Il bilancio sul fronte della consulenza giuridica a persone con andicap e serie problematiche di salute si presenta alquanto positivo: il servizio, che è gestito in collaborazione con Unitas, Atgabbes e Pro Infirmis, ha presentato un bilancio positivo: oltre “100 consulenze personali, 1200 consulenze telefoniche e 850 richieste via e-mail: un bilancio di successo al 70%.
Garantire piena libertà di movimento alle persone con andicap Su questo fronte FTIA vigila su tutto il movimento di costruzioni per verificare se c’è o no il rispetto di accessibilità sancito dalla legge edilizia cantonale (lo fa consultando il registro cantonale delle domande di costruzione). L’articolo di legge recita “l’accesso ad edifici ed impianti destinati al pubblico di proprietà di cantoni, comuni ed altri enti preposti a compiti cantonali o comunali dev’essere garantito ai disabili”. L’attenzione deve essere vigile anche a favore degli anziani che in Ticino rappresentano un quarto della popolazione. Vengono osservati questi obblighi? La FTIA ha voluto verificare: in cinque mesi sono state controllate 110 domande di costruzione di edifici sottoposti a queste norme… il 36% non rispettavano le condizioni di accessibilità. Ed allora ben venga la legge edilizia cantonale che all’art. 55 ha sancito che entro febbraio 2012 tutti gli stabili pubblici di proprietà di Cantone e Comuni dovranno essere accessibili ai disabili.
**** Ma FTIA è anche qualcos’altro; e si impegna con attenzione e continuità a rendere più aperta a socievole la vita ai portatori di andicap.In quest’ambito va inserito l’impegno sportivo su vari fronti . E attualmente c’è una speciale attenzione ai giochi mondiali di Atene ai quali prenderà parte una delegazione ticinese composta da undici atleti.

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