![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT8ovx6JA9BUi0comsGAjJq1SPb2aXfap0waFKaoZkWc5LubEhHvcGSm1kySdz7TB9WuHBBA4xIiWHr0v5MBoFj45PrFXKX8_UWD4EHGGLuXtYQS6b5bycqy7XmcpPy_eBA-es3pgnFh7d/s320/Coregone1.jpg)
Lago Maggiore, i coregoni sotto indagine
■ «Indagini sui coregoni del Lago Maggiore: analisi sui pesci catturati nel 2010», questo il titolo del rapporto (voluto dall'UCP) uscito di recente redatto da Pietro Volta del CNR di Verbania-Pallanza e da Rudolf Müller della Limnos Fischuntersuchungen. In uno studio del 2008 ci si era concentrati sulla crescita delle due (principali) forme di coregone (pesce assai apprezzato) presenti nel Verbano (lavarello e bondella).
Orbene, la crescita delle due forme di coregone è considerata uniforme per il lago intero. La maggior parte dei pesci più piccoli di 330 mm sono bondelle. A causa della crescita più rapida, il lavarello costituisce la maggior parte del catturato nelle reti con maglia superiore a 35 mm. Mentre le reti di maglia piuttosto piccola (fino a 34 mm) sono idonee per catturare la bondella, reti di maglia a partire da 35 mm oppure 40 mm prendono soprattutto lavarelli. Le due specie di coregone sono catturate specificamente utilizzando o reti volanti e da fondo con maglia fino a 34 mm per la bondella, o reti volanti con maglia a partire di 40 mm per il lavarello.
I due esperti sottolineano che «la buona presenza dei coregoni, a fronte dell'assenza di immissioni di pesci giovani, è prova del corretto funzionamento della riproduzione naturale». I risultati, infatti, indicano che la pesca ai coregoni con gli attrezzi consentiti è sostanzialmente corretta per la bondella, senza sovrasfruttamento; per il lavarello, invece, non si ha lo stesso grado di certezza. D'altra parte, la misura minima di cattura della bondella, pari a 25 cm, appare idonea. Altra conclusione: «l'utilizzo di reti con maglia inferiore 40 mm contribuisce progressivamente alla riduzione della consistenza della popolazione di lavarello a causa della selezione di individui giovani, con un effetto indesiderato sulla sostenibilità del popolamento di questa forma di coregone… La misura minima di cattura del lavarello, pari a 30 cm, non sembra ottimale per il suo sfruttamento, concorrendo alla cattura di individui potenzialmente ancora immaturi». Da qui l'auspicio di un approfondimento sulla biologia riproduttiva di lavarello e bondella per definire in misura più completa una gestione sostenibile di queste specie, anche alla luce dell'evoluzione dello stato trofico del Lago Maggiore. RAI
Nessun commento:
Posta un commento