Lo statuto della Società pescatori risale al 1912
D.INel 2010 era toccato alla “Diana” (la società che raggruppa i cacciatori della sponda sinistra del Verbano) sottolineare i 100 anni di esistenza ma mentre erano in corso i preparativi per allestire una piccola festa, due eventi luttuosi a distanza di pochi mesi (il decesso del presidente Giuseppe Schuler e quello del segretario Luigi Pini) indussero gli organizzatori a soprassedere nel rispetto dei due “pilastri” del gruppo. Il prossimo anno sarà la “Gambarognese di pesca” a raggiungere la vetta delle 100 primavere e già s’intravedono gli ingredienti per la piena riuscita della cerimonia giubilare.
Sicuramente nel lago Maggiore si pescava ben prima d’allora (sin da tempi immemorabili), ma il documento più vecchio rintracciato negli archivi che attesta la nascita del club attuale, risale al 1912. Si tratta dello Statuto sul quale si legge: Art. l “È fondata nel Gambarogno la Società Gambarognese di pesca ed acquicoltura”. Art.2 “Scopo della Società è quello di promuovere, proteggere e favorire l’acquicoltura, la pesca ed il commercio del pesce, e di elevare le condizioni morali e materiali dei pescatori e possibilmente possedere un incubatorio delle uova e stabilimento inerente”. Seguono poi altri 26 articoli ai quali i soci dovevano sottostare.
Il comitato in corpore – con a fianco il presidente della Pro Vira Leban Galli – si è riunito mercoledi sera a San Nazzaro per tracciare, a grandi linee, il programma della festa commemorativa, che troverà spazio nell’ambito della sagra di San Pietro e Paolo a Vira Gambarogno, a fine giugno. Verranno invitati rappresentanti di tutte le società consorelle cantonali, esponenti del mondo ittico, e alcune autorità politiche di spicco. Tenendo conto che soltanto i pescatori della “Gambarognese” sono oltre duecento, è facile prevedere (anche perché vi sarà una grigliata “... mai vista” – parola del presidente) un’affluenza eccezionale.
Per meglio sottolineare l’evento in modo “visibile nel tempo” era prevista la posa di una scala di monta nella Val Vadina, ma un inconveniente tecnico ha fatto slittare l’operazione ai mesi autunnali. A tempo debito saremo più precisi sul programma.
Sicuramente nel lago Maggiore si pescava ben prima d’allora (sin da tempi immemorabili), ma il documento più vecchio rintracciato negli archivi che attesta la nascita del club attuale, risale al 1912. Si tratta dello Statuto sul quale si legge: Art. l “È fondata nel Gambarogno la Società Gambarognese di pesca ed acquicoltura”. Art.2 “Scopo della Società è quello di promuovere, proteggere e favorire l’acquicoltura, la pesca ed il commercio del pesce, e di elevare le condizioni morali e materiali dei pescatori e possibilmente possedere un incubatorio delle uova e stabilimento inerente”. Seguono poi altri 26 articoli ai quali i soci dovevano sottostare.
Il comitato in corpore – con a fianco il presidente della Pro Vira Leban Galli – si è riunito mercoledi sera a San Nazzaro per tracciare, a grandi linee, il programma della festa commemorativa, che troverà spazio nell’ambito della sagra di San Pietro e Paolo a Vira Gambarogno, a fine giugno. Verranno invitati rappresentanti di tutte le società consorelle cantonali, esponenti del mondo ittico, e alcune autorità politiche di spicco. Tenendo conto che soltanto i pescatori della “Gambarognese” sono oltre duecento, è facile prevedere (anche perché vi sarà una grigliata “... mai vista” – parola del presidente) un’affluenza eccezionale.
Per meglio sottolineare l’evento in modo “visibile nel tempo” era prevista la posa di una scala di monta nella Val Vadina, ma un inconveniente tecnico ha fatto slittare l’operazione ai mesi autunnali. A tempo debito saremo più precisi sul programma.
Nessun commento:
Posta un commento