martedì 20 dicembre 2011

Consiglio Comunale News «Habemus stemma»:

 Di Teresio Valsesia

Abbandonata a furor di popolo la precedente proposta del "gambero", il nuovo sigillo comunale del Gambarogno si compone di tre elementi: le onde blu del lago, il verde di una aguzza montagna e un cielo bianco. L’altra sera il Consiglio comunale (presieduto da Michele Sargenti, PPD) l’ha approvato senza grande entusiasmo, con 22 sì e 5 astenuti. Gianfranco Sciarini (PLR) ha lamentato la mancanza del sole che avrebbe ravvivato lo spazio vuoto del cielo. Ma – si sa – l’alto Gambarogno nei mesi freddi di sole ne vede poco: "Paese della fortuna, d’inverno senza sole, d’estate senza luna". L’approvazione ha avuto anche il suggello di un applauso finale dei consiglieri, ma è sembrato più di liberazione (per la fine del lungo iter) che di entusiasmo.

Contrariamente al solito è stata una seduta abbastanza vivace, in clima già pre-elettorale, aperta con il "no" a una mozione di Gianfranco Sciarini che chiedeva incentivi finanziari per favorire le residenze primarie. Il Municipio ha rilevato invece che tali incentivi vanno attuati con il miglioramento dei servizi: offerta culturale, scuola di qualità, trasporti e posti di lavoro. Cristiano Bianchi (PLR) ha sollecitato un incontro della commissione pianificazione con il Municipio per stabilire comunque dei "bonus" a livello pianificatorio per le abitazioni primarie e Cleto Ferrari (Lega) ha chiesto interventi per evitare la desertificazione delle fascia collinare del basso Gambarogno, sempre più penalizzata dall’invecchiamento della popolazione. Il sindaco Tiziano Ponti (PLR) ha ribadito la linea del Municipio comunicando che il numero delle primarie e delle secondarie è equamente diviso sul 50% e il Consiglio comunale ha bocciato la mozione con 23 no e 4 astenuti.
Con l’approvazione di un credito di oltre 4 milioni si realizzerà un pozzo di captazione sulla riva di Vira con i timori sulla potabilità dell’acqua da parte di Sabrina Fiala (Lega). Ma il sindaco e Remo Clerici (PPD) hanno rassicurato: non si pescherà l’acqua del lago, ma quella della falda per assicurare l’approvvigionamento anche in estate. Del resto non ci sono sorgenti adeguate.
Maurizio Sargenti (PLR), a nome della Gestione, ha sollecitato un piano programmatico delle opere. «Ci manca ancora una base sicura e attendibile per redigerlo con serietà», ha risposto il sindaco ricordando che il nuovo Comune ha solo venti mesi di vita. Comunque il Piano finanziario e delle opere arriverà all’inizio della nuova legislatura. E Remo Clerici ha rilevato che tocca anche ai vari Gruppi politici dare indicazioni concrete sulle priorità.
Approvati poi radamente il preventivo e il moltplicatore per il 2012 (che rimane all’85%,), sono passate sei naturalizzazioni con l’astensione della Lega e (per una) anche dei socialisti. Fra le diverse interpellanze da segnalare quella di John Derighetti (PPD) per realizzare una sala multiuso nel Centro Rivamonte di Quartino.

2 commenti:

  1. Meglio cosi'
    A suo tempo lo stemma doveva essere
    dato e ricercato alle origine del vero Gambarogno ai ricercatori di proffessione, non ai politici e alla popolazione, che non vanno mai DACCORDO.
    Ci vorrebbe anche delle abitazioni primarie nelle zone adiacenti alle frazioni dove ci sono ancora terreni
    o vigneti persi, che non dovrebbero finire in mano a speculazioni immobiliarie.

    Achi.

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  2. la case primarie sono proprio gli ingegneri e gli architetti e altri speculatroi a non volerle!!!!!!!!

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