Apprendiamo il pensiero del nostro Sindaco apparso sulla regione di oggi
‘Le soluzioni sono altre’
Per molti versi è sulla stessa lunghezza d’onda Tiziano Ponti, sindaco del Gambarogno: « Personalmente sono contro la limitazione contenuta nell’iniziativa popolare . Il problema esiste, lo ammetto, ma va affrontato in altri modi, ad esempio con la pianificazione a livello locale. Noi, ad esempio, abbiamo deciso di definire diverse zone pregiate del Comune e di riservarle a residenze primarie ».
Per Ponti, l’iniziativa di Weber è « troppo restrittiva e generalizzata. Non si può fare di ogni erba un fascio. È vero che nel Gambarogno quasi la metà delle costruzioni sono residenze di vacanza. Però dobbiamo fare delle distinzioni. Non si può mettere sullo stesso piano i rustici riattati sui monti e le ville acquistate da turisti che vengono da fuori. Nel caso in cui la proposta fosse accettata dal popolo svizzero, posso immaginare che nel nostro comune ci sarebbe un blocco totale dell’edilizia ».
classico dei liberali..come hanno fatto sulla cassa malati unica: far paura, se votate di si sarà la fine, se votate si, si perderanno posti di lavoro...sarà una catastrofe.
RispondiEliminail limite ci vuole, e non é retroattivo, ma si applica al nuovo
quali sono le altre soluzioni? politici da vent'anni in carica ma non hanno mai proposto nulla di concreto e intanto a S.Nazzatro abbiamo olre il 60% di queste schifezze che nulla ci portano
RispondiEliminasarà la fine di tutto...per l'amor i Dio non votate come professano quegli sventurati
RispondiEliminaViene a mancare la libetà del cittadino, noi nominiamo questi esperti, poi ci fanno le restrizioni !
RispondiEliminaChi lo ha visto !
liberta del cittadino un par de ball..allora tassiamo le secondarie.
RispondiEliminaA Gerra il costo la metro quadro é pasato dai 350 ai 650 franchi in 10 anni...
grazie alle speculazioni
CASE SECONDARIE, LIMITE ESAGERATO
RispondiEliminaBen venga l'iniziativa di Franz Weber di porre un freno alla scellerata speculazione edilizia che ha rovinato la zona collinare del Gambarogno con delle costruzioni fuori luogo, disegnate da architetti di bassa statura provenienti dalla Svizzera interna, avidi di lauti guadagni e aiutati dai solito branco di servi locali che svendono ogni metro quadro della preziosa terra ereditata dagli avi, pur di riempirsi le tasche!
Enzo Pauli, Fosano
Bisogna limitare le costruzioni di grandi stabili che vendono appartamenti, non le case primarie e secondarie. Le grandi costruzioni deturpano il Gambarogno e il paesaggio.
RispondiEliminaAchi.